Castelfiorentino (Firenze), 20 novembre 2023 – Piange spesso, non riesce più a sorridere. La sua vita si è svuotata. Un pezzo di lei è svanito con la morte, atroce, di Klodiana Vefa. “Certe tragedie ti cambiano la vita. Te la stravolgono”. Non si dà pace l’amica e confidente più cara della giovane donna e mamma di due figli, uccisa a Castelfiorentino a colpi di pistola dall’ex marito in strada, a pochi passi da casa, lo scorso 28 settembre all’ora di cena. Il killer è stato ritrovato morto due giorni dopo in un terreno nelle campagne del comune di San Casciano: si è sparato con la stessa arma con cui aveva tolto la vita all’ex moglie. Sono quasi due mesi che Klodiana non c’è più. Cosa le manca di più di lei? “Mi manca semplicemente lei. Era davvero speciale, soltanto per l’impegno che metteva in tutto quello che faceva, dalla famiglia al lavoro. Klodiana era una persona che se l’abbracciavi ti ringraziava. Era talmente buona che mai, e dico mai, l’ho sentita parlare male pubblicamente del suo ex marito. Di lui diceva che era un gran lavoratore. I suoi tormenti e timori li confidava soltanto agli amici. Lui però non la lasciava in pace. Non accettava che lei potesse rifarsi una vita. Voleva essere felice, ci stava provando con tutte le sue forze. Aveva trovato una persona con cui stava bene. Un uomo che come lei ha vissuto anni di inferno sopportando di tutto perché volevano stare insieme”.

Infatti, a carico di Alfred Vefa non c’era alcuna denuncia di violenza, maltrattamento, stalking. Ma a lei aveva detto tutto e lei sapeva quanto poteva essere pericoloso... “Lui mi odiava e mi temeva perché gli tenevo testa. Io di lui non avevo paura. Più di una volta gli ho detto: se non ti denuncia lei per l’inferno che le stai facendo passare, lo faccio io. Klodiana non ha mai denunciato l’ex marito per i figli. Aveva paura che se lo avesse fatto lui avrebbe fatto del male ai suoi ragazzi: uno sfregio per colpire lei. E poi era convinta anche di un’altra cosa...”. Quale? “Pensava che anche denunciando le minacce, i pedinamenti e i tormenti che le infliggeva, non sarebbe cambiato nulla. Purtroppo lo penso anche io. I sensi di colpa mi tormentano, perché avrei potuto fare di più, ma poi mi chiedo: avrei davvero potuto impedire la sua morte?” Dopo Klodiana ne sono seguite altre: Giulia Cecchettin è l’ultima vittima... “Da quando è uscita la notizia della sua scomparsa non ho smesso di piangere. Lo sapevo come sarebbe andata a finire. Il modus operandi è sempre lo stesso. Cambia l’arma, l’età, ma alla base ci sono sempre gli stessi motivi: l’uomo che considera la donna un suo possesso. E’ una società malata dove non c’è più alcun rispetto per nulla. Eppure sono convinta che i segnali in certi uomini ci sono, basta saperli leggere. Penso alla storia di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta: un genitore non può non accorgersi se il figlio sta premeditando di uccidere la sua fidanzata. Anche io sono madre di un figlio maschio e ogni volta che c’è qualcosa che non va glielo leggo negli occhi”. Si è mai sentita in pericolo in una relazione con un uomo? “In pericolo no, perché sono riuscita ad allontanarlo prima. Ho riconosciuto i segnali. Lui non mi rispettava, cercava di prevaricarmi. Per fortuna ho avuto due genitori che mi hanno insegnato prima di tutto ad amare me stessa e a non permettere a nessuno di mettermi i piedi in testa”. La domanda ritorna ogni volta che accade un femminicidio: cosa fare affinché quella sia davvero l’ultima vittima? “Cambiando anche le leggi. Un uomo che uccide barbaramente una donna non dovrebbe più uscire dal carcere. Prendiamo il caso del killer di Giulia. Filippo Turetta è giovane. Verrà condannato, ma quanti anni in cella si farà veramente? Forse venti. Uscirà a 40 anni e potrà rifarsi una vita. Giulia, Klodiana e tutte le altre no”.

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QOSHE - Klodiana Vefa uccisa dall’ex marito, l’amica: “Voleva essere felice, non lo aveva denunciato per i figli” - Irene Puccioni
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Klodiana Vefa uccisa dall’ex marito, l’amica: “Voleva essere felice, non lo aveva denunciato per i figli”

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21.11.2023

Castelfiorentino (Firenze), 20 novembre 2023 – Piange spesso, non riesce più a sorridere. La sua vita si è svuotata. Un pezzo di lei è svanito con la morte, atroce, di Klodiana Vefa. “Certe tragedie ti cambiano la vita. Te la stravolgono”. Non si dà pace l’amica e confidente più cara della giovane donna e mamma di due figli, uccisa a Castelfiorentino a colpi di pistola dall’ex marito in strada, a pochi passi da casa, lo scorso 28 settembre all’ora di cena. Il killer è stato ritrovato morto due giorni dopo in un terreno nelle campagne del comune di San Casciano: si è sparato con la stessa arma con cui aveva tolto la vita all’ex moglie. Sono quasi due mesi che Klodiana non c’è più. Cosa le manca di più di lei? “Mi manca semplicemente lei. Era davvero speciale, soltanto per l’impegno che metteva in tutto quello che faceva, dalla famiglia al lavoro. Klodiana era una persona che se l’abbracciavi ti ringraziava. Era talmente buona che mai, e dico........

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