Roma, 1 dicembre 2023 – Meno soldi nelle tasche di italiani ed europei. Tagli al superfluo e rinunce spesso non sono più sufficienti per arrivare a fine mese. E si arriva a spendere più dello stipendio per pagare le bollette. In Italia il 68% dei consumatori sta cercando di tagliare le spese di tutti i giorni, e il 60% dovrà attingere ai propri risparmi per far fronte al pagamento delle bollette e delle spese essenziali. È questo uno dei dati, davvero poco incoraggianti, elaborato dell’European Consumer Payment Report (Ecpr), ricerca basata sulle esperienze di spesa di 20.000 consumatori in 20 Paesi europei.

Rispetto a un anno fa, il 51% afferma di avere meno denaro a disposizione dopo aver acquistato i beni essenziali e pagato le bollette. Il dato è allineato alla media europea, il 49%. Il 71% potrebbe cancellare le spese dedicate alle vacanze, e il 77% dice che potrebbe spendere meno per il Natale. Per altri, la realtà è ancora più dura: il 68% sta cercando di tagliare le spese di tutti i giorni e il 60% dovrà attingere ai propri risparmi per far fronte alle esigenze essenziali e saldare i pagamenti dovuti.

Spesso, anche per le spese essenziali, il denaro disponibile non è sufficiente e chiedere un prestito inizia a diventare una soluzione sempre più frequente. Insomma, arrivare a pagare tutto, seppur con delle rinunce, può essere una impresa impossibile. Dallo stesso studio emerge che quasi una persona su 5 ha chiesto un prestito negli ultimi 6 mesi per pagare le bollette, e che nell’ultimo anno il 28% non è stato puntuale nel pagamento. Inoltre, il 25% prevede di contrarre nuovi debiti per soddisfare le spese quotidiane. In Italia il 17% degli intervistati spende più di quanto guadagna semplicemente per soddisfare gli impegni essenziali, l’importo medio in eccesso è pari a 267 euro, un dato analogo a quanto spendono in eccesso i francesi, 265 euro, ma superiore ai 208 euro dei tedeschi.

Un cambiamento significativo nell’atteggiamento verso i pagamenti dovuti è quello delle bollette. Se in passato le bollette rappresentavano, insieme a cibo e medicinali, le spese essenziali da conteggiare, oggi la situazione sta cambiando; soprattutto nel caso di quelle scadute. Saltare i pagamenti è una nuova prassi per alcune famiglie europee, tra cui anche quelle italiane. In Italia, il 28% afferma di aver mancato il pagamento di almeno una bolletta negli ultimi 12 mesi, dato che tuttavia risulta in miglioramento rispetto agli ultimi anni. La media europea invece è in controtendenza e sale al 35%. Sono soprattutto i paesi del nord Europa e dell’Europa centrale a peggiorare la performance rispetto al 2022. Tre su dieci affermano che si sentirebbero oggi meno in colpa di alcuni anni fa per aver saltato il pagamento di una bolletta, una tendenza preoccupante per i creditori e le aziende.

Una strategia per poter gestire al meglio la propria disponibilità economica - in un mercato in cui l’on line favorisce l’acquisto impulsivo e gli abbonamenti a piattaforme digitali fanno aumentare i costi fissi - può essere proprio l’alfabetizzazione finanziaria a conferire la capacità di superare con fiducia le sfide economiche. Il risultato sarebbe quello di rafforzare la sensazione di avere il controllo delle finanze personali, consentendo agli individui di adattarsi, pianificare e compiere scelte strategiche per salvaguardare il loro benessere finanziario. Nello stesso report, infatti, risulta che solo il 29% afferma di avere solide competenze, mentre più della metà, il 57%, ritiene di essere molto competente nel tenere traccia delle spese e soddisfare tutti gli impegni finanziari. Il divario di alfabetizzazione finanziaria si manifesta anche nei mancati pagamenti: le persone prive di alfabetizzazione finanziaria sembrano pagare le bollette in ritardo più spesso di quelle con una buona alfabetizzazione, il 17% hanno mancato il pagamento di una bolletta nell’ultimo anno, contro l’8% di coloro che hanno un buon livello di conoscenza finanziaria. La fiducia nelle proprie capacità finanziarie si traduce in una condizione mentale più forte e di minore stress.

Resta uno scampolo di fiducia anche a fine 2023. Un terzo dei consumatori crede che la propria situazione finanziaria migliorerà nei prossimi 12 mesi, mentre la maggior parte prevede che l’inflazione durerà potenzialmente per diversi anni ancora. Il 67% ritiene che sarà difficile diventare benestanti, a prescindere da quanto si impegnerà nel suo lavoro o da quanto cercherà di risparmiare per il futuro.

QOSHE - Meno soldi nelle tasche: aumentano richieste di prestito e bollette scadute - Ilaria Bedeschi
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Meno soldi nelle tasche: aumentano richieste di prestito e bollette scadute

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01.12.2023

Roma, 1 dicembre 2023 – Meno soldi nelle tasche di italiani ed europei. Tagli al superfluo e rinunce spesso non sono più sufficienti per arrivare a fine mese. E si arriva a spendere più dello stipendio per pagare le bollette. In Italia il 68% dei consumatori sta cercando di tagliare le spese di tutti i giorni, e il 60% dovrà attingere ai propri risparmi per far fronte al pagamento delle bollette e delle spese essenziali. È questo uno dei dati, davvero poco incoraggianti, elaborato dell’European Consumer Payment Report (Ecpr), ricerca basata sulle esperienze di spesa di 20.000 consumatori in 20 Paesi europei.

Rispetto a un anno fa, il 51% afferma di avere meno denaro a disposizione dopo aver acquistato i beni essenziali e pagato le bollette. Il dato è allineato alla media europea, il 49%. Il 71% potrebbe cancellare le spese dedicate alle vacanze, e il 77% dice che potrebbe spendere meno per il Natale. Per altri, la realtà è ancora più dura: il 68% sta cercando di tagliare le spese di tutti i giorni e il 60% dovrà attingere ai propri risparmi per far fronte alle esigenze essenziali e saldare i pagamenti........

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