Napoli, 19 dicembre 2023 - Nella scorsa stagione la corsa del Napoli in Coppa Italia cominciò e finì agli ottavi di finale, con la Cremonese che fu corsara a Fuorigrotta ai rigori dopo essere stata a lungo in inferiorità numerica: tutto fu velocemente assorbito dalla piazza grazie alla contemporanea cavalcata vincente in campionato. Stavolta questo paracadute non c'è e così la caduta degli azzurri contro il Frosinone, al netto dei legni colpiti da Raspadori e Mario Rui, fa ancora più male. Non solo demeriti dei padroni di casa, sia nella formazione intrisa di turnover inizialmente schierata da Mazzarri sia in quella arricchita nella ripresa dei titolarissimi, tra i quali un disastroso Di Lorenzo: molti meriti vanno anche agli straripanti ciociari di Di Francesco, a segno con Barrenechea, Caso, Cheddira (su calcio di rigore) e Harroui e ora attesi ai quarti dalla vincente della sfida tra Juventus e Salernitana.

Le formazioni ufficiali

Mazzarri sceglie l'ormai consueto 4-3-3 ma non privo di novità a livello di formazione. Si comincia dai pali, dove c'è Gollini: a destra figura Zanoli, a sinistra Mario Rui, mentre al centro della difesa svettano Ostigard e Natan, che torna così al suo ruolo originale. In cabina di regia si rivede Demme, con Cajuste e Gaetano a completare la mediana, mentre la punta è Simeone, innescato da Lindstrom e Raspadori. Di Francesco replica con un inedito 3-5-2 aperto da Cerofolini, protetto da Okoli, Monterisi e Lusuardi: i quinti sono Kvernadze e Brescianini, mentre in mezzo al campo figurano Bourabia, Barrenechea e Garritano, con Cheddira e Caso a comporre il tandem offensivo.

Il primo tiro del match è firmato proprio da Cheddira, che tuttavia manca il bersaglio. Dopo questo sussulto i ritmi calano fino all'8', quando ancora il Frosinone si fa vedere in attacco con una percussione centrale di Bourabia: Cajuste e Natan chiudono in coppia. Il Napoli si fionda finalmente in attacco al 14', quando Lindstrom lancia Raspadori, che a sua volta serve Mario Rui, il cui cross viene ribattuto dalla difesa ospite. E' il preludio alla prima vera occasione del match, che arriva al 16', quando Cerofolini respinge in bello stile il destro potente di Lindstrom. Gli azzurri, curiosamente, continuano a giocare di rimessa, lasciando ai ciociari il pallino del gioco. Eppure, la pericolosità dei padroni di casa cresce e al 22' è solo il palo a mettersi in mezzo tra Raspadori, servito da Cajuste e il gol del vantaggio, con la parte esterna del legno a sputare fuori dal campo il sinistro in diagonale del numero 81. Il Frosinone però tiene botta e allo scoccare della mezz'ora manda al tiro Caso, bravo a mandare al bar Zanoli: Ostigard mura con il corpo. Poco dopo Monterisi fa lo stesso dall'altro lato con Mario Rui, ma ancora una volta il massimo del fatturato raccolto è un tiro dalla bandierina. Gli azzurri provano a ripartire con Gaetano, stoppato sul più bello, che per il Maradona si materializza al 37', quando Simeone scarta Cerofolini e insacca la sfera dopo aver ricevuto come regalo di Natale in anticipo un retropassaggio avventato di Okoli: tutto viene vanificato dalla on field review di Abisso, che prende atto di un precedente controllo di braccio di Lindstrom. Il Cholito non ci sta e prova a rifarsi al 41', quando riceve la palla da Cajuste e scocca un destro che, deviato, frutta un corner al Napoli. Al 47' Raspadori si incarica della battuta di una punizione dal limite guadagnata da Mario Rui: Cerofolini risponde presente e blinda lo 0-0 all'intervallo.

Il Frosinone rientra in campo senza l'ammonito Kvernadze, rimpiazzato da Lirola. Proprio come l'alba della prima frazione, i ritmi non sono altissimi: al 52' Raspadori viene chiuso alla grande da Monterisi e al 53' è ancora il palo a dire di no al gol azzurro, con Mario Rui che si vede respingere dal legno il suo piazzato. Mazzarri prova a cambiare qualcosa gettando nella mischia Lobotka e Di Lorenzo per Demme e Mario Rui. Il Napoli, complici le sostituzioni (con Kvaratskhelia che rimpiazza Raspadori e Osimhen che rileva Simeone), guadagna il predominio del campo e prova a schiaccare il Frosinone, che non riesce a ripartire come fatto più volte nella prima frazione. In realtà, i ciociari non si scompongono e al 65' passano in vantaggio grazie alla perfetta girata di testa di Barrenechea dagli sviluppi di un corner battuto da Garritano. Di Francesco, nonostante l'inattesa gioia (soprattutto per quanto visto nella ripresa), cambia subito per cercare di coprire i suoi: fuori Brescianini e Bourabia e dentro Gelli e Harroui. Il Napoli alza il ritmo a caccia del pari ma, così facendo, si espone anche al contropiede ospite. Il resto lo fa al 70' Di Lorenzo, che prima strattona vistosamente Cheddira e viene graziato da Abisso, che non ravvisa il fallo e poi serve l'assist vincente a Caso con un retropassaggio fuori misura verso l'incolpevole Gollini: il numero 10 ciociaro ringrazia e firma il clamoroso 0-2 che matura a Fuorigrotta. Proprio Caso, originario di Torre Annunziata, viene sostituito subito: dentro la stellina Soulé. Mazzarri replica gettando nella mischia Politano per Lindstrom, ancora una volta incapace di incidere. Stavolta le mosse della panchina non scuotono gli azzurri che, anzi, rischiano quando Garritano, uno dei migliori dei suoi, apparecchia per l'inserimento di Harroui, che prova di tacco a beffare Gollini, che stavolta ci mette una pezza allungandosi. All'84' il portiere di casa si immola su Gelli, che aveva provato a chiudere i conti sfruttando un lancio in profondità. Di Francesco inserisce l'esperienza di Romagnoli per Lusuardi. Al 91' Di Lorenzo ne combina un'altra pestando in area Gelli: Abisso indica un dischetto dal quale è implacabile Cheddira, che segna da giocatore di proprietà del Napoli e fa partire ufficialmente la festa del Frosinone, che al 95' cala addirittura il poker con Harroui, che riceve l'imbucata di Pirola e firma il definitivo e clamoroso 0-4.

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Napoli clamorosamente fuori dalla Coppa Italia: il Frosinone vince 4-0 e vola ai quarti

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20.12.2023

Napoli, 19 dicembre 2023 - Nella scorsa stagione la corsa del Napoli in Coppa Italia cominciò e finì agli ottavi di finale, con la Cremonese che fu corsara a Fuorigrotta ai rigori dopo essere stata a lungo in inferiorità numerica: tutto fu velocemente assorbito dalla piazza grazie alla contemporanea cavalcata vincente in campionato. Stavolta questo paracadute non c'è e così la caduta degli azzurri contro il Frosinone, al netto dei legni colpiti da Raspadori e Mario Rui, fa ancora più male. Non solo demeriti dei padroni di casa, sia nella formazione intrisa di turnover inizialmente schierata da Mazzarri sia in quella arricchita nella ripresa dei titolarissimi, tra i quali un disastroso Di Lorenzo: molti meriti vanno anche agli straripanti ciociari di Di Francesco, a segno con Barrenechea, Caso, Cheddira (su calcio di rigore) e Harroui e ora attesi ai quarti dalla vincente della sfida tra Juventus e Salernitana.

Le formazioni ufficiali

Mazzarri sceglie l'ormai consueto 4-3-3 ma non privo di novità a livello di formazione. Si comincia dai pali, dove c'è Gollini: a destra figura Zanoli, a sinistra Mario Rui, mentre al centro della difesa svettano Ostigard e Natan, che torna così al suo ruolo originale. In cabina di regia si rivede Demme, con Cajuste e Gaetano a completare la mediana, mentre la punta è Simeone, innescato da Lindstrom e Raspadori. Di Francesco replica con un inedito 3-5-2 aperto da Cerofolini, protetto da Okoli, Monterisi e........

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