Cagliari, 25 febbraio 2024 - La vera cura è l'avvento in panchina di Calzona o il ritorno in campo di Osimhen? Per il momento il dubbio persiste intorno a un Napoli che continua a giocare male ma che si riscopre cinico proprio grazie al suo numero 9, capace di trasformare in platino le poche vere azioni pericolose imbastite dai campioni d'Italia in carica. Ad avvalorare la seconda tesi ci si mette il problema fisico che obbliga il nigeriano, autore del momentaneo 0-1, ad abbadonare il campo: da quel momento in poi gli azzurri provano prima ad amministrare il vantaggio e poi a chiudere i conti, ma nessuno dei protagonisti rimasti sul rettangolo verde ha in canna il gol come Osimhen. E come Luvumbo, che al 96' fa esplodere l'Unipol Domus (e stavolta senza ripensamenti dalla sala VAR, come successo in occasione dell'autogol di Rrahmani, annullato nel primo tempo per fuorigioco attivo di Lapadula): un guizzo che per il Cagliari vale un pareggio meritato in particolare per quanto profuso nella frazione iniziale, oltre al momentaneo aggancio in classifica a quota 20 a Verona e Sassuolo. Per il Napoli invece arriva il terzo 1-1 consecutivo, considerando anche quello contro il Barcellona. E, soprattutto, arriva l'ennesima partita ricca di rimpianti di un campionato che continua a non voler svoltare.

Ranieri sceglie un 4-4-2 aperto da Scuffet, con Nandez, Mina, Dossena e Augello in difesa, Jankto e Luvumbo sulle corsie esterne e la coppia Deiola-Makoumbou in mezzo al campo: le due punte invece sono Gaetano e Lapadula. Calzona replica con un 4-3-3 che tra i pali prevede Meret, protetto da Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera: la mediana è composta da Anguissa, Lobotka e Zielinski, mentre l'attacco annovera Raspadori, Osimhen e Kvaratskhelia.

L'inizio del match è nel segno di un botta e risposta che tuttavia non produce grosse occasioni: il Cagliari, come da copione, si chiude e prova a ripartire anche grazie agli spunti di Luvumbo, contenuto dall'altrettanto veloce Raspadori, mentre il Napoli prova a guadagnare presto il dominio del campo. La prima occasione arriva al 16' ed è di marca rossoblù, con Augello che batte rapidamente una rimessa laterale proprio per Luvumbo, il cui cross verso il secondo palo arma l'incornata di poco fuori di Jankto, una delle mosse a sorpresa di Ranieri. Al 23' il fresco ex Gaetano serve ancora Luvumbo, un rebus irrisolvibile per la difesa azzurra, che a sua volta mette in mezzo per Lapadula, pronto al tap-in da due passi: Olivera salva i suoi con un recupero miracoloso. La risposta del Napoli arriva al 28', quando Raspadori, quasi dal nulla, esplode un mancino che Scuffet disinnesca in tuffo. Gli ospiti sembrano crescere dopo una fase di confusione, ma al 32' il solito imprendibile Luvumbo anticipa Rrahmani e guadagna una punizione: proprio il kosovaro, con una sciagurata deviazione di testa, manda la palla nella propria porta sul cross teso di Gaetano, ma l'intervento del VAR, con successiva on field review di Pairetto, ravvisa una posizione di fuorigioco attiva di Lapadula e strozza in gola l'urlo di gioia dell'Unipol Domus. Il Cagliari prova a rifarsi al 43', quando Meret esce alto ma viene ostacolato dal fuoco amico di Juan Jesus: Luvumbo ha la palla del vantaggio sulla propria testa ma, a porta sguarnita, manda fuori. Al 45' gli azzurri replicano con un cross di Raspadori e un controcross di Mazzocchi verso Osimhen, che potrebbe battere a colpo sicuro: Dossena si immola e respinge la minaccia. I minuti di recupero concessi da Pairetto sono 4: al 48' i rossoblù guadagnano un corner dal quale svetta proprio Dossena, ma senza la dovuta precisione. L'ultimo guizzo del primo tempo è un po' la fotografia dello stesso: Mina, uno dei migliori dei suoi (con tanto di duelli spesso al limite con Osimhen), lancia Luvumbo, che buca la difesa ospite e scocca un cross che Meret intercetta in presa alta.

Le squadre rientrano con gli stessi effettivi: tra essi c'è Gaetano, che al 50' recupera palla e appoggia per Luvumbo, che crossa per Lapadula, impreciso al tocco finale. Dopo un inizio di ripresa complicato e in linea con il resto della partita, il Napoli prova a riordinare le idee: al 58' Zielinski guadagna una punizione da ottima posizione, ma Scuffet in uscita alta sventa la minaccia per i suoi. Ranieri apre la girandola delle sostituzioni: dentro Pavoletti, Viola e Zappa e fuori Lapadula, Gaetano e Jankto, acciaccato. Al 65' gli azzurri battono velocemente un corner: Kvaratskhelia sorprende la difesa di casa e forse anche lo stesso Osimhen, che schiaccia a terra senza impensierire Scuffet. Quest'ultimo al 66' è invece battuto proprio da Osimhen, che con lo stesso fondamentale manda nel sacco il cross di Raspadori, che aveva rubato la palla ad Augello. Sulle ali dell'entusiasmo, il Napoli insiste sullo stesso asse: Raspadori imbuca per Osimhen, che colpisce due pali prima con lo scavetto e poi con il tap-in prima che la bandierina alta del fuorigioco vanifichi tutto. Calzona cambia: fuori Kvaratskhelia e dentro Politano, con Raspadori che scala a sinistra. Al 73' il Cagliari, che ha accusato il colpo per lo svantaggio incassato, suona uno squillo con Deiola e il suo tiro a giro: Meret replica senza problemi. Sui rossoblù piove sul bagnato quando Pavoletti si fa male alla caviglia dopo uno scontro con Juan Jesus ed è costretto a uscire dopo appena poco più di un quarto d'ora sul terreno di gioco: Ranieri inserisce così Petagna e anche il rientrante Oristanio, che rileva Augello. Calzona getta nella mischia Cajuste e Lindstrom per Zielinski e Raspadori prima che Osimhen si accasci al suolo per un problema fisico: a questo punto entra anche Simeone, oltre a Ostigard per Mazzocchi. Proprio Ostigard all'88' prova a chiudere i conti di testa su suggerimento di Politano, ma Scuffet non si fa sorprendere. Al 90' il Napoli riparte con Simeone e Cajuste, che apparecchiano per la puntata di Politano che si spegne di poco sul fondo. Al 92' il Cholito serve ancora un Ostigard in proiezione offensiva: la botta del difensore è potente ma alta. Gli azzurri insistono a caccia del raddoppio: prima Simeone fa secco con un dribbling Dossena e con un destro poderoso impegna Scuffet e poi Lobotka si esibisce in uno slalom speciale che però non conduce alla meta ambita. Anzi: al 96' un Cagliari che appariva sfiduciato trova l'insperato pareggio con Luvumbo, che sbuca alle spalle di un disattento Juan Jesus, controlla la sfera e con un destro secco firma l'1-1 che fa esplodere l'Unipol Domus e che precede di pochi secondi il triplice fischio di Pairetto.

QOSHE - Luvumbo al 96esimo: il Cagliari riacciuffa il Napoli / - Giusy Anna Maria D&x27Alessio
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Luvumbo al 96esimo: il Cagliari riacciuffa il Napoli /

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25.02.2024

Cagliari, 25 febbraio 2024 - La vera cura è l'avvento in panchina di Calzona o il ritorno in campo di Osimhen? Per il momento il dubbio persiste intorno a un Napoli che continua a giocare male ma che si riscopre cinico proprio grazie al suo numero 9, capace di trasformare in platino le poche vere azioni pericolose imbastite dai campioni d'Italia in carica. Ad avvalorare la seconda tesi ci si mette il problema fisico che obbliga il nigeriano, autore del momentaneo 0-1, ad abbadonare il campo: da quel momento in poi gli azzurri provano prima ad amministrare il vantaggio e poi a chiudere i conti, ma nessuno dei protagonisti rimasti sul rettangolo verde ha in canna il gol come Osimhen. E come Luvumbo, che al 96' fa esplodere l'Unipol Domus (e stavolta senza ripensamenti dalla sala VAR, come successo in occasione dell'autogol di Rrahmani, annullato nel primo tempo per fuorigioco attivo di Lapadula): un guizzo che per il Cagliari vale un pareggio meritato in particolare per quanto profuso nella frazione iniziale, oltre al momentaneo aggancio in classifica a quota 20 a Verona e Sassuolo. Per il Napoli invece arriva il terzo 1-1 consecutivo, considerando anche quello contro il Barcellona. E, soprattutto, arriva l'ennesima partita ricca di rimpianti di un campionato che continua a non voler svoltare.

Ranieri sceglie un 4-4-2 aperto da Scuffet, con Nandez, Mina, Dossena e Augello in difesa, Jankto e Luvumbo sulle corsie esterne e la coppia Deiola-Makoumbou in mezzo al campo: le due punte invece sono Gaetano e Lapadula. Calzona replica con un 4-3-3 che tra i pali prevede Meret, protetto da Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus e........

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