Fort Lauderdale (Stati Uniti), 21 marzo 2024 - La prima delle due amichevoli dell'Italia in terra americana si chiude nel segno di un super Retegui, che con un gol per tempo batte un Venezuela mai domo: lo si era evinto già dopo pochi giri di lancette, quando un errore della difesa azzurra (e non sarà l'unico della sfida) spiana porta sul dischetto Rondon, ipnotizzato da Donnarumma. Scampato il pericolo la Nazionale, sotto gli occhi di Jannik Sinner, passa in vantaggio proprio grazie a Retegui, che in chiusura di tempo capitalizza al meglio una topica in fase di costruzione dal basso dei sudamericani, che dopo pochi minuti si vedono ricambiare il favore: a incassare è Machis, che dà il via a una lunga fase di sofferenza della banda Spalletti, destinata a terminare grazie alle sostituzioni e soprattutto al cambio di modulo, con il ritorno al 4-3-3 provvidenziale per rimettere sui binari giusti il test disputato nella casa di Messi. L'appuntamento per confermare le buone sensazioni viste oggi, e migliorare quanto non ha funzionato (non poco), è per domenica sera, quando l'Italia sfiderà l'Ecuador.

Spalletti lancia un 3-4-2-1 aperto da Donnarumma, con Di Lorenzo, Buongiorno e Scalvini in difesa e Cambiaso e Udogie come quinti: in mediana ci sono Locatelli e Bonaventura, mentre l'unica punta Retegui è assistito da Frattesi e Chiesa. Batista replica con il medesimo modulo, che tra i pali prevede Romo, protetto da Osorio, Angel e Ferraresi, con Aramburu e Navarro sulle bande e Casseres e Martinez in mezzo al campo: sula trequarti ci sono Savarino e Machis, con Rondon in attacco.

La partita inizia come peggio non potrebbe per l'Italia: Aramburu strappa la palla a Udogie e serve Rondon, atterrato da Buongiorno. L'arbitro Vazquez indica il dischetto, sul quale si presenta proprio Rondon: Donnarumma si distende alla sua sinistra e respinge, con Savarino che poi manda alle stelle la ribattuta. Dopo lo choc iniziale, gli azzurri alzano il baricentro e cominciano a diventare molto pericolosi dagli sviluppi dei piazzati: Rondon, in posizione difensiva, manda in corner una punizione tagliata di Chiesa. Proprio quest'ultimo, al 14', riceve da Bonaventura e prova il destro a giro, mancando di poco il bersaglio. Il Venezuela torna pericoloso al 20', quando Machis va via a Di Lorenzo e mette un cross basso per Rondon, che in spaccata da due passi manda incredibilmente la palla fuori. Al 24' Frattesi batte un colpo con una conclusione da lontano che però non centra il bersaglio. Al 27' un cross di Retegui frutta un corner, dai cui sviluppi proprio la stessa punta del Genoa si rende pericolosa prima di incontrare la risposta in mischia del Venezuela: poco dopo proprio dalla bandierina Cambiaso impegna Romo, costretto a concedere un altro angolo. Al 40' i sudamericani si fanno male da soli pasticciando nella costruzione dal basso: Locatelli intercetta il rinvio errato di Romo e serve Retegui, che dal cuore dell'area di rigore non può sbagliare e infatti non sbaglia. L'Italia scarta al meglio il regalo del Venezuela, che al 43' se lo vede praticamente restituire quando Donnarumma passa la sfera a Bonaventura, che a sua volta serve Machis che, proprio come accaduto pochi minuti prima a Retegui, da quella posizione non può sbagliare e infatti non sbaglia, facendo calare il sipario su un primo tempo con più errori su entrambi i fronti che azioni degne di nota.

L'Italia rientra in campo senza Bonaventura, rimpiazzato da Barella, che prova subito a innescare in area Chiesa: Osorio chiude in anticipo all'ultimo secondo. Al 52' Frattesi mette in mezzo una palla molto interessante che però nessun compagno riesce a intercettare: è il sintomo di una partita entrata in una fase nervosa e spezzettata, con gli stessi azzurri incapaci di imbastire azioni degne di tale nome. I piazzati tornano l'arma preferita dell'Italia, che al 59' batte una punizione con Cambiaso: Buongiorno impatta di testa ma manda la palla sul fondo. Il Venezuela risponde al 61' con Rondon, che di testa impegna Donnarumma, riproponendo il duello che si era consumato all'alba del match dal dischetto. Batista cambia qualcosa: dentro Cadiz per Machis e Pereira per Savarino. Proprio Cadiz si presenta alla grande beffando nel duello corpo a corpo Buongiorno e involandosi verso Donnarumma, che chiude alla grande lo specchio, imitato poco dopo da Scalvini sul nuovo tentativo della punta da poco entrata. Spalletti chiama ben tre cambi: dentro Zaccagni, Jorginho e Pellegrini per Chiesa, Locatelli e Frattesi. La situazione non si sblocca, anzi, con il Venezuela che resta più propositivo, e così il ct inserisce anche Zaniolo per Cambiaso con l'obiettivo doppio di alzare il tasso qualitativo e di tornare al consueto 4-3-3. Il nuovo entrato ripaga la fiducia con una rasoiata mancina da fuori a chiusura di un'azione aperta da Retegui e proseguita nel segno della caparbietà di Barella: Romo si salva in corner. Batista inserisce Castillo per Martinez e Makoun per Angel, ma è l'Italia a flirtare con il vantaggio: prima Di Lorenzo fa il vuoto a destra ma il suo omologo a sinistra Udogie sbaglia l'ulitmo controllo e poi Retegui, ancora lui, all'81' gira nel sacco il suggerimento ravvicinato di Jorginho. Gli azzurri insistono con Pellegrini, che batte un angolo spizzato da Zaccagni proprio per Retegui, che stavolta non impensierisce Romo. Batista inserisce Otero per Aramburu e Rincon per Casseres, mentre Spalletti getta nella mischia Raspadori per Retegui. Al 90' il Venezuela conquista un corner che alla fine arma il colpo di testa fuori bersaglio di Makoun. Al 92' Zaniolo con un gran numero a destra apparecchia per Barella, che a sua volta serve a rimorchio Raspadori, che al volo manda la palla alle stelle. Il tris non arriva ma l'Italia può comunque festeggiare per la vittoria di una partita tutt'altro che bella e semplice che però serve a rilanciare le quotazioni di Retegui come bomber principe.

QOSHE - Italia-Venezuela 2-1: sugli scudi Retegui e Donnarumma - Giusy Anna Maria D&x27Alessio
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Italia-Venezuela 2-1: sugli scudi Retegui e Donnarumma

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22.03.2024

Fort Lauderdale (Stati Uniti), 21 marzo 2024 - La prima delle due amichevoli dell'Italia in terra americana si chiude nel segno di un super Retegui, che con un gol per tempo batte un Venezuela mai domo: lo si era evinto già dopo pochi giri di lancette, quando un errore della difesa azzurra (e non sarà l'unico della sfida) spiana porta sul dischetto Rondon, ipnotizzato da Donnarumma. Scampato il pericolo la Nazionale, sotto gli occhi di Jannik Sinner, passa in vantaggio proprio grazie a Retegui, che in chiusura di tempo capitalizza al meglio una topica in fase di costruzione dal basso dei sudamericani, che dopo pochi minuti si vedono ricambiare il favore: a incassare è Machis, che dà il via a una lunga fase di sofferenza della banda Spalletti, destinata a terminare grazie alle sostituzioni e soprattutto al cambio di modulo, con il ritorno al 4-3-3 provvidenziale per rimettere sui binari giusti il test disputato nella casa di Messi. L'appuntamento per confermare le buone sensazioni viste oggi, e migliorare quanto non ha funzionato (non poco), è per domenica sera, quando l'Italia sfiderà l'Ecuador.

Spalletti lancia un 3-4-2-1 aperto da Donnarumma, con Di Lorenzo, Buongiorno e Scalvini in difesa e Cambiaso e Udogie come quinti: in mediana ci sono Locatelli e Bonaventura, mentre l'unica punta Retegui è assistito da Frattesi e Chiesa. Batista replica con il medesimo modulo, che tra i pali prevede Romo, protetto da Osorio, Angel e Ferraresi, con Aramburu e........

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