Roma, 27 novembre 2023 – Il caso Crosetto finisce per direttissima in commissione d’inchiesta Antimafia. L’intervista al Corriere in cui il ministro della Difesa paventa che il governo possa "essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra, l’opposizione giudiziaria", scatena la reazione di magistrati e forze di minoranza. Nessuna possibilità di fraintendimento. "Non mi sorprenderebbe, da qui alle Europee, una stagione di attacchi", è lo scenario evocato dal ministro che addirittura accredita "riunioni di una corrente della magistratura" per "“fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni“". "Ne abbiamo viste di tutti i colori in passato", è il preoccupato avviso cui segue, nel pomeriggio, una nota che approfondisce il solco.

Dopo aver citato i casi "Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal ’94 ad oggi", Crosetto – sostenuto solo dagli alleati di Forza Italia che chiedono di accelerare la riforma della giustizia – precisa di aver fatto quelle dichiarazioni "non superficialmente, non a cuor leggero, con l’amarezza di chi crede nelle istituzioni", di avere fiducia "nella stragrande maggioranza della magistratura" e di sentirsi "indignato qualora fosse vero quanto gli è stato riferito". Al carico di accuse aggiunge la disponibilità a riferire quanto sa in commissione bicamerale Antimafia o al Copasir (il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica).

“Una fake news, una cosa che non ha nessun fondamento e che fa male alle istituzioni", taglia corto Giuseppe Santalucia, presidente dell’Associazione nazionale magistrati, il sindacato delle toghe: "Fuorviante" la rappresentazione di una magistratura "che rema contro" e che si fa "opposizione politico-partitica". "Sembra un monito affinché la magistratura si conformi agli scopi del governo. Una magistratura di scopo", ragiona Stefano Musolino, segretario di Magistratura democratica. "Crosetto sembra come quegli allenatori che contestano l’arbitro prima di entrare in campo – osserva Giovanni Zaccaro, segretario di Areadem –. Dobbiamo tutti impegnarci a non delegittimarci reciprocamente".

Il Pd stringe i tempi e domani in ufficio di presidenza Antimafia chiederà di calendarizzare l’audizione di Crosetto (per l’aula o per il Copasir poi si vedrà). "Il Pd giudica grave e inquietante quella intervista e pericolosi i messaggi che contiene contro la magistratura e la sua indipendenza. Ma, a parte il giudizio, è necessario che il ministro riferisca prima possibile al parlamento sulle allusioni e i riferimenti oscuri contenuti nell’intervista", annuncia Walter Verini, capogruppo Pd all’Antimafia. "Dopo la Brigata Wagner, i benzinai e la Corte dei Conti, ora i nuovi nemici dell’azione del governo Meloni sono diventati i magistrati – ironizza Giuseppe Conte, numero uno del Movimento 5 Stelle –. Se il ministro Crosetto ha informazioni così gravi e rilevanti e se davvero è animato, come ha dichiarato con nota successiva, dall’amore per la “verità“, deve andare immediatamente in procura, perché è questo il luogo in cui si accertano fatti del genere ed è questo il modo corretto di servire le istituzioni".

“Immagino che il ministro Crosetto abbia preventivamente informato il presidente Mattarella, che presiede il Csm, di queste sue gravissime accuse", sfotte il segretario di +Europa Riccardo Magi. "Quando si sta al governo, ricoprendo un incarico delicato come quello del ministro della Difesa, responsabile delle forze armate, anche nelle articolazioni di intelligence, e dei carabinieri, si perde la libertà di esprimere giudizi sommari o congetturali", aggiunge il collega Benedetto Della Vedova.

Carlo Calenda, leader di Azione, attacca l’esponente di FdI chiamandolo per nome: "No Guido, in una democrazia seria un ministro fa l’inverso. Prima va a riferire le cose dettagliatamente a chi di dovere e poi, se ritiene e se può, ne parla con la stampa". Da Crosetto dichiarazioni "eversive", sintetizzano Angelo Bonelli (Avs) e Giovanni Barbera (Rc), mentre Matteo Renzi (Iv) si chiede perché "Giorgia Meloni" abbia "bloccato la riforma della giustizia". "La guerra dei poteri fa male alla democrazia. L’opposizione giudiziaria non esiste", afferma Nicola Fratoianni, confermato segretario di Sinistra italiana con Nichi Vendola presidente.

Clicca qui se vuoi iscriverti al canale WhatsApp di Quotidiano Nazionale

QOSHE - Politica-toghe, lo scontro. Crosetto sui giudici: "Fanno opposizione". Pd e M5S: frasi pericolose - Giovanni Rossi
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Politica-toghe, lo scontro. Crosetto sui giudici: "Fanno opposizione". Pd e M5S: frasi pericolose

5 0
27.11.2023

Roma, 27 novembre 2023 – Il caso Crosetto finisce per direttissima in commissione d’inchiesta Antimafia. L’intervista al Corriere in cui il ministro della Difesa paventa che il governo possa "essere messo a rischio solo da una fazione antagonista che ha sempre affossato i governi di centrodestra, l’opposizione giudiziaria", scatena la reazione di magistrati e forze di minoranza. Nessuna possibilità di fraintendimento. "Non mi sorprenderebbe, da qui alle Europee, una stagione di attacchi", è lo scenario evocato dal ministro che addirittura accredita "riunioni di una corrente della magistratura" per "“fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni“". "Ne abbiamo viste di tutti i colori in passato", è il preoccupato avviso cui segue, nel pomeriggio, una nota che approfondisce il solco.

Dopo aver citato i casi "Tortora, Mannino, Mori e la storia di centinaia di persone dal ’94 ad oggi", Crosetto – sostenuto solo dagli alleati di Forza Italia che chiedono di accelerare la riforma della giustizia – precisa di aver fatto quelle dichiarazioni "non........

© Quotidiano


Get it on Google Play