Sotto la neve non si sciolgono i dubbi. Donald Trump dopo l’Iowa ha vinto in New Hampshire, ma, sebbene distaccata di 11 punti, l’avversaria nelle primarie dei Repubblicani, Nikki Haley non abbandona la corsa per la nomination verso la Casa Bianca. Questo fa infuriare l’ex presidente Usa che non riesce a piegare l’unica donna scesa in campo per sfidarlo. L’altra sera, dopo averla apertamente minacciata, Trump si è scagliato anche contro il suo vestito blu damascato e luccicante. Nikki sa che nel partito e tra i conservatori molti deputati e senatori si schierano con Trump per paura, perché, se vincesse a novembre, non farebbe prigionieri, ma è convinta che Donald nel profondo animo repubblicano non sia poi così forte e amato.

Se i finanziatori di Wall Street, che appoggiano Haley fin dall’inizio, non la molleranno, l’ex ambasciatrice all’Onu spera ancora di poter ribaltare i pronostici o che il tycoon venga squalificato dalla Corte Suprema l’8 febbraio, quando dovrà decidere se il suo nome potrà essere inserito o meno nelle schede dopo l’insurrezione del 6 gennaio con l’assalto al Congresso. Ma se Nikki è in attesa di fondi , perché Trump rimane dominante sulla carta anche in South Carolina, Joe Biden non ha meno problemi.

Continua ad arrancare nei sondaggi e viene criticato dai giovani e dai neri, suo punto di forza nel 2020. Migliaia di loro invece del suo nome a penna hanno scritto in New Hampshire "cessate il fuoco", ma l’attuale inquilino della Casa Bianca ha vinto comunque col 68% le primarie democratiche, anche se il suo nome non era previsto sulla scheda. Molti nei comizi lo criticano e interrompono per l’appoggio dato a Israele. Se arriverà a novembre, lo voteranno turandosi il naso. C’è chi in modo cinico e insinuante continua a suggerire, soprattutto fra i commentatori conservatori, che solo sostituendo Kamala Harris con Michelle Obama Biden potrebbe creare un ticket vincente. Il tabloid conservatore, New York Post, si spinge oltre, ipotizzando addirittura un ritiro di Biden dalla corsa per la rielezione, con la discesa in campo – a sorpresa ma in realtà preparata da tempo – di Michelle che ottiene poi la nomination democratica per la Casa Bianca alla convention ad agosto.

Il fantasma degli Obama, insomma, sembra aleggiare sul presidente ottantenne. Michelle nega nel modo più risoluto di entrare nella sfida, mentre Barack ha ricevuto ieri l’offerta di diventare il presidente di Harvard, ma si racconta sia sempre più preccupato che il suo ex vice non riesca a battere (una seconda volta) Trump. Che qualcosa non vada spedito nella macchina elettorale di Biden si è capito del tutto ieri, quando il presidente ha tolto dalla Casa Bianca Mike Donilon e Jennifer O’Malley Dillon per affidare loro la rimonta nei sondaggi e portarlo alla vittoria come successe nel 2020 proprio contro il tycoon.

QOSHE - Elezioni usa, Biden dietro nei sondaggi. L’ombra lunga degli Obama: "Michelle è l’anti Trump" - Giampaolo Pioli
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Elezioni usa, Biden dietro nei sondaggi. L’ombra lunga degli Obama: "Michelle è l’anti Trump"

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25.01.2024

Sotto la neve non si sciolgono i dubbi. Donald Trump dopo l’Iowa ha vinto in New Hampshire, ma, sebbene distaccata di 11 punti, l’avversaria nelle primarie dei Repubblicani, Nikki Haley non abbandona la corsa per la nomination verso la Casa Bianca. Questo fa infuriare l’ex presidente Usa che non riesce a piegare l’unica donna scesa in campo per sfidarlo. L’altra sera, dopo averla apertamente minacciata, Trump si è scagliato anche contro il suo vestito blu damascato e luccicante. Nikki sa che nel partito e tra i conservatori molti deputati e senatori si schierano con Trump per paura, perché, se vincesse a novembre, non farebbe prigionieri, ma è convinta che Donald nel profondo animo repubblicano non sia poi........

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