Miami, 23 marzo 2024 – I muscoli di Sinner sembrano ancora caldi dopo un giorno di pausa per il maltempo a Miami. Bastano due set all’altoatesino per superare l’ostacolo del doppista compagno di Simone Bolelli e finalista agli Australian Open, Andrea Vavassori.
Si riparte da una situazione d’equilibrio: dal 3-2 Sinner quaranta pari, e Jannik – altro che diesel - comincia nell’immediato a giri altissimi. Due punti di fila e il primo break dell’incontro (interrotto il giorno prima sotto un acquazzone) arriva in un battibaleno.
La partita è godibile, con Vavassori che cerca in tutti i modi di sorprendere con le sue variazioni: serve and volley, slice e discese a rete in controtempo, l’avversario. La consistenza del 22enne nei fondamentali però fa la differenza. Tanto che il primo parziale è una pura e semplice formalità: 6-3 Jannik.
Il secondo atto è praticamente una fotocopia del primo, con Sinner che non evita di entrare nel territorio di caccia di Vavassori. Cavalca le variazioni in slice e chiude con una serie di accelerazioni brucianti. Il break che in pratica chiude la partita arriva sul 2-2. La sensazione è che lo specialista del doppio dopo un paio di scambi da fondo non riesca letteralmente a star dietro al ritmo del rosso di San Candido, che gioca sotto gli occhi attenti dell’allentare Darren Cahill (ieri pescato anche ad asciugare i campi) e di Sarita Errani, ex numero 4 del mondo.
Il match prosegue via liscio, secondo la regola dei servizi: Jannik continua a servire con percentuali alte. Se ne ha l’occasione si lancia in avanti verso la rete, insomma come a voler dimostrare di saperci fare anche lì e chiude 6-4.
Ai sedicesimi di finale l’azzurro troverà una vecchia conoscenza, l’olandese Griekspoor, già incontrato sia nella cavalcata trionfale degli Australian Open, che in quella all’Atp 500 di Rotterdam.