Di scena oggi, a Brescia, i difensori dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi nell'aula della Corte d'appello, in cui si discutono le istanze di revisione della sentenza che ha condannato all'ergastolo la coppia per la strage di Erba dell'11 dicembre del 2010. La sera del'11 dicembre del 2006, in un condominio in via Diaz, a Erba vennero massacrati a coltellate e sprangate Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef di due anni, la madre di Raffaella, Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini. Marito e moglie confessarono di essere gli autori della strage. L'udienza di oggi si prevede lunga e complessa.

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Prende la parola l'avvocato Nico D'Ascola, il primo della difesa a intervenire per chiedere di riaprire il processo per la strage di Erba

Olindo Romano e Rosa Bazzi sono presenti nell'udienza del processo di revisione sulla strage di Erba. Maglioncino grigio lui, giubbotto nero lei, i due sono seduti nella gabbia riservata agli imputati dell'aula della
Corte d'Appello. I coniugi non possono essere inquadrati nell'aula, aperta solo a un pubblico "selezionato".


"La verità è già stata scritta e speriamo che presto sia confermata e che non si debba più parlare di questa strage ma si ricordino le vittime". Lo ha detto, entrando nel tribunale di Brescia, l'avvocato Massimo Campa, che difende i fratelli Pietro e Giuseppe, che nella strage di Erba del 2006 persero mamma, sorella e nipote.

''Conduco questa battaglia per tutti. Ho letto le carte, ho visto il percorso di questi anni che confermano che qualcosa non va. Sono tantissime le cose che non tornano''. Lo afferma Azouz Marzouk, marito e padre di due delle quattro vittime della strage di Erba, varcando l'ingresso del tribunale di Brescia dove sta per iniziare l'udienza del processo di revisione chiesto dalla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo in via definitiva per la mattanza dell'11 dicembre del 2006. Azouz Marzouk fin dal primo grado ha nutrito dubbi sulla colpevolezza dei coniugi Romano.

Ha iniziato a formarsi già alle 4 la coda davanti al Palazzo di Giustizia di Brescia dove alle 9 inizierà il processo di revisione a Olindo Romano e alla moglie Rosa Bazzi, che scontano una condanna definitiva all'ergastolo perché giudicati responsabili della strage di Erba. Fra i più mattinieri una signora di Milano in attesa dalle 4.30. Attorno alle 6 si è presentato un gruppo di studenti di Giurisprudenza dell'università di Torino. Una coppia (lei pensionato, lei in giornata di libertà dall l'impiego) è arrivata da Bellagio, sul lago di Como.

QOSHE - Strage di Erba, il giorno della verità: attesa per le nuove prove della difesa. Curiosi in coda per assistere all'udienza - Gabriele Moroni
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Strage di Erba, il giorno della verità: attesa per le nuove prove della difesa. Curiosi in coda per assistere all'udienza

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16.04.2024

Di scena oggi, a Brescia, i difensori dei coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi nell'aula della Corte d'appello, in cui si discutono le istanze di revisione della sentenza che ha condannato all'ergastolo la coppia per la strage di Erba dell'11 dicembre del 2010. La sera del'11 dicembre del 2006, in un condominio in via Diaz, a Erba vennero massacrati a coltellate e sprangate Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef di due anni, la madre di Raffaella, Paola Galli e la vicina Valeria Cherubini. Marito e moglie confessarono di essere gli autori della strage. L'udienza di oggi si prevede lunga e complessa.

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