Roma 20 gennaio 2024 - De Rossi non stecca la prima all'Olimpico e si regala i primi tre punti da allenatore in Serie A. La Roma supera il Verona per 2-1 in un match difficilissimo, dove dopo un grande primo tempo, concluso sul doppio vantaggio grazie alle reti di Lukaku e Pelelgrini, i capitolini soffrono per tutta la rirpesa. Gli scaligeri si dimostrano ancora una volta degli ossi durissimi e nel secondo tempo fanno di tutto per trovare punti insperati. Djuric sbaglia un rigore, prima delle rete di Folorunsho che accorcia le distanze, preludio di un assalto finale, purtroppo per i gialloblu, inconcludente.

Per il debutto all'Olimpico De Rossi conferma il cambio di modulo, schierando la difesa a quattro davanti a Rui Patricio con Karsdorp, Huijsen, Llorente e Spinazzola a proteggerlo. Nella linea a tre a centrocampo Paredes agisce al centro, supportato da Bove e Pellegrini, mentre il tridente capitolino vede Lukaku, supportato sugli esterni da Dybala ed El Shaarawy. Baroni, tra squalifiche e cessioni si trova la rosa ridotta all'osso e si affida a Montipò tra i pali, protetto da Tchatchoua, Dawidowicz, Magnani e Cabal. Serdar e Folorunsho agiscono in mediana, mentre Mboula, Suslov e Saponara supportano l'unico centravanti in Djuric.

Forse un po' troppo legata nei primissimi minuti la nuova Roma di De Rossi, che comincia a ingranare solo intorno al decimo di gioco, rischiando però poco o nulla nelle battute iniziali del match. Il ritmo inizialmente è basso, ma quando i giallorossi cominciano a ingranare, mettono sotto grande pressione i veronesi. Alla fine i capitolini fanno cadere la difesa gialloblu alla primissima occasione. Si lotta a centrocampo, con Pellegrini a toccare in maniera delicata per lo scatto di El Shaarawy sulla destra. Il faraone entra in area e sterza in maniera repentina, liberandosi della doppia marcatura su di lui. L'esterno azzurro poi tocca in maniera morbida perfettamente per la corrente Lukaku, che ha seguito l'azione scendendo al centro. il belga si ritrova così un rigore in movimento, solo davanti a Montipò, e segna la prima rete del nuovo corso romanista. Al 19' lupacchiotti avanti sugli scaligeri per 1-0.

Neanche il tempo di finire l'esultanza per il primo gol, che subito la squadra di De Rossi trova il raddoppio. Questa volta è Lukaku a iniziare l'azione aprendosi bene sulla destra e provando a convergere verso il centro. Il suo primo tentativo di servizio al centro viene respinto, il secondo no. El Shaarawy manca però il controllo sul cross, diventando così un assist per Pellegrini alle sue spalle. Il capitano giallorosso controlla e calcia forte con il sinistro sotto la traversa, realizzando il 2-0 romanista al 25'. Esulta l'Olimpico che si butta alle spalle tutti i malumori dell'esonero di Mourinho e festeggia il ritorno a Roma del figliol prodigo, che tanto fece sognare quando indossava la 16 da giocatore.

Non è un primo tempo di sole buone notizie però per i capitolini. Al 28' infatti si accascia da solo Spinazzola, accusando un problema fisico. Il consulto medico è abbastanza rapido e si conclude purtroppo con il giocatore costretto a uscire dal campo, al suo posto entra sul terreno di gioco Kristensen. La Roma però non si disunisce per la sostituzione e insiste nel proprio palleggio prolungato a caccia del buco che potrebbe portare alla rete del ko. Le azioni da gol però sono prossime allo zero, arrivando così in maniera lenta ma inesorabile fino alla fine della prima frazione di gioco. Prima del duplice fischio di Sacchi da segnalare però il cartellino giallo sventolato in idrezione di Paredes al 41'. Finisce dunque 2-0 il primo tempo tra Roma e Verona, grazie alle reti di Lukaku e Pellegrini.

Il secondo tempo si apre con l'ingresso di Bonazzoli per Mboula e il conseguente cambio di modulo dei veronesi, i quali passano così al 4-4-2, cercando di aumentare il proprio speso specifico in attacco. Cala il palleggio dei padroni di casa nella ripresa, mentre prova ad aumentare la fisicità il Verona. Paga dazio Dawidowicz il quale si guadagna un cartellino giallo per un intervento duro su Bove. I gialloblu sono però tutt'altro che domi e al 56' si vedono una rete annullata. Suslov crossa bene in area sul secondo palo per la corrente Folorunsho, il quale per liberarsi di Karsdorp, spinge il difensore olandese, costringendo il direttore di gara a fischiare il fallo in attacco. Si accende un piccolo parapiglia dopo la decisione del direttore di gara, con Llorente e lo stesso Folorunsho ai ferri corti, entrambi ammoniti da Sacchi.

De Rossi prova a correre ai ripari visto il maggiore pressing del Verona: entra così Zalewski per Dybala. I gialloblu però insistono e al 63' arriva l'occasione per riaprire il match. Cabal scende sulla sinistra e crossa per Djuric, il cui colpo di testa viene però rimpallato da Llorente con le braccia larghe. In campo Sacchi non vede nulla, così viene richiamato all'onfield review, dove evidenzia il braccio largo del difensore romanista e comanda il penalty in favore degli scaligeri. Sul dischetto si presenta lo stesso attaccante bosniaco che ha guadagnato il tiro dagli undici metri. Il tentativo del capitano del Verona però termina altissimo sulla traversa, tra la gioia della difesa giallorossa e la disperazione degli ospiti.

L'errore dagli undici metri però non toglie animo alla manovra dei ragazzi di Baroni, il cui appuntamento con il 2-1 è solo rimandato. Al 74' infatti Folorunsho si riprende il maltolto precedente e realizza la rete che accorcia le distanze all'Olimpico. Strappo a centrocampo e destro violentissimo dai 30 metri che gira in maniera beffarda e supera Rui Patricio, non perfetto nell'occasione. Esulta il centrocampista italiano, in prestito dal Napoli, per il suo secondo gol in Serie A.

Comincia a tremare l'Olimpico, mentre Baroni suona la carica e per il rush finale mette in campo l'uomo dei gol pesanti, Henry, togliendo dal campo Djuric. Insieme al bosniaco esce anche Saponara, al suo posto entra in campo Cruz. La risposta della Roma è affidata all'ingresso di Belotti per El Shaarawy, nel tentativo di spostare il baricentro in avanti e di conservare più palloni lontano dall'area di Rui Patricio. La Roma soffre, ma nei minuti conclusivi, più i cinque di recupero, la linea difensiva regge, con tanti sussulti, ma nessuna chiara occasione da gol in favore degli ospiti. L'unico tentativo degno di nota è il colpo di testa di Bonazzoli su cross da calcio d'angolo, bloccato da Rui Patricio. Così dopo 5 minuti di recupero Sacchi fischia tre volte e consegna Roma-Hellas Verona ai libri di storia, i giallorossi vincono per 2-1 soffrendo tantissimo nel finale, in gol Lukaku e Pellegrini per i giallorossi, Folorunsho per gli scaligeri.

QOSHE - Roma-Hellas Verona 2-1: De Rossi è buona la prima, gli ospiti rimpiangono rigore fallito / - Filippo Monetti
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Roma-Hellas Verona 2-1: De Rossi è buona la prima, gli ospiti rimpiangono rigore fallito /

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20.01.2024

Roma 20 gennaio 2024 - De Rossi non stecca la prima all'Olimpico e si regala i primi tre punti da allenatore in Serie A. La Roma supera il Verona per 2-1 in un match difficilissimo, dove dopo un grande primo tempo, concluso sul doppio vantaggio grazie alle reti di Lukaku e Pelelgrini, i capitolini soffrono per tutta la rirpesa. Gli scaligeri si dimostrano ancora una volta degli ossi durissimi e nel secondo tempo fanno di tutto per trovare punti insperati. Djuric sbaglia un rigore, prima delle rete di Folorunsho che accorcia le distanze, preludio di un assalto finale, purtroppo per i gialloblu, inconcludente.

Per il debutto all'Olimpico De Rossi conferma il cambio di modulo, schierando la difesa a quattro davanti a Rui Patricio con Karsdorp, Huijsen, Llorente e Spinazzola a proteggerlo. Nella linea a tre a centrocampo Paredes agisce al centro, supportato da Bove e Pellegrini, mentre il tridente capitolino vede Lukaku, supportato sugli esterni da Dybala ed El Shaarawy. Baroni, tra squalifiche e cessioni si trova la rosa ridotta all'osso e si affida a Montipò tra i pali, protetto da Tchatchoua, Dawidowicz, Magnani e Cabal. Serdar e Folorunsho agiscono in mediana, mentre Mboula, Suslov e Saponara supportano l'unico centravanti in Djuric.

Forse un po' troppo legata nei primissimi minuti la nuova Roma di De Rossi, che comincia a ingranare solo intorno al decimo di gioco, rischiando però poco o nulla nelle battute iniziali del match. Il ritmo inizialmente è basso, ma quando i giallorossi cominciano a ingranare, mettono sotto grande pressione i veronesi. Alla fine i capitolini fanno........

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