Reggio Emilia, 26 marzo 2024 – Sono finiti poco dopo le 16 e sono durati circa un’ora i funerali di Saman Abbas, la 18enne pachistana ammazzata dalla sua famiglia nella notte tra il 31 aprile e il primo maggio 2021. Le esequie si sono svolte in forma strettamente privata e sono state celebrate dall’Imam Yassine Lafram, presidente Ucoii.

"Noi della comunità islamica non l'abbiamo rinnegata da viva e non l'abbiamo rinnegata da morta. La nostra presenza oggi è un segnale importante – ha detto dopo i funerali l’Imam Yassine Lafram -. Chi pensa che la religione sia stata il nemico numero uno sbaglia, come Ucoii ci siamo costituiti parte civile al processo per l'omicidio di Saman e siamo stati ammessi. Siamo qui per rimarcare che siamo dalla parte della vittima e non del carnefice. Senza se e senza ma. Siamo dalla parte di Saman che ha subito una barbarie indicibile. Sarà per sempre un simbolo di libertà. Il fratello? È molto provato, non riusciva a parlare, ma ha partecipato attivamente alla cerimonia".

Infine Lafram risponde a chi gli chiede se vi sia ancora un problema culturale sui matrimoni forzati. "Sicuramente ci sono ancora persone retrograde con atti tribali che non devono far piu parte della nostra cultura".

Il feretro (video) con la salma di Saman Abbas era arrivato al cimitero intorno alle 13.35 sotto una pioggia scrosciante, per le vie di una Novellara in lutto cittadino, scortato dalle auto dei carabinieri.

"È molto importante per noi che Saman riposi nel nostro cimitero. Significa averla sempre qui, resterà un simbolo". Così la sindaca di Novellara, Elena Carletti (video), poco prima di entrare al cimitero per presenziare alla ristretta cerimonia privata del funerale di Saman Abbas. "Da domani ognuno potrà portare un pensiero o un fiore sulla sua tomba", ha detto la sindaca.

"Novellara è una comunità sconvolta da ormai tre anni per questa tragedia - continua la sindaca - ma ora è più consapevole su ciò che occorre fare per contrastare la violenza sulle donne e combattere i matrimoni forzati".

Infine la sindaca svela di essere stata stamattina nella scuola Lelio Orsi di Novellara, l'ultima che sia Saman sia il fratellino Ali Haider hanno frequentato a Novellara. "Abbiamo fatto un bella riflessione insieme sul contrasto alla violenza", ha concluso la sindaca Carletti che poi ha ricevuto dai giovani studenti una corona di fiori con una lettera dedicata al fratello di Saman. Tutto ciò verrà deposto, come da loro richiesta, sul feretro della 18enne pakistana dal primo cittadino novellarese”.

"Sei sempre stata la sorella più forte e coraggiosa. Mi mancherai ogni giorno, ogni momento, ogni notte". È la frase che Ali Haider ha scelto di scrivere sotto la stele della sorella Saman Abbas, sopra alla bara che verrà tumulata oggi pomeriggio a Novellara. La foto-ricordino scelta è quella iconica di Saman: fascia rossa in testa e rossetto. È l'immagine simbolo di libertà. Saman voleva vivere all'occidentale e si era opposta a un matrimonio forzato con un cugino in Pakistan. E per questo è stata uccisa dai suoi stessi familiari coi genitori (il padre Shabbar è in carcere, mentre la madre Nazia è ancora latitante) condannati in primo grado all'ergastolo dal tribunale di Reggio.

QOSHE - Funerali Saman, l’Imam: “Non l’abbiamo mai rinnegata”. Il fratello: “Sorella forte e coraggiosa” - Daniele Petrone
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Funerali Saman, l’Imam: “Non l’abbiamo mai rinnegata”. Il fratello: “Sorella forte e coraggiosa”

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26.03.2024

Reggio Emilia, 26 marzo 2024 – Sono finiti poco dopo le 16 e sono durati circa un’ora i funerali di Saman Abbas, la 18enne pachistana ammazzata dalla sua famiglia nella notte tra il 31 aprile e il primo maggio 2021. Le esequie si sono svolte in forma strettamente privata e sono state celebrate dall’Imam Yassine Lafram, presidente Ucoii.

"Noi della comunità islamica non l'abbiamo rinnegata da viva e non l'abbiamo rinnegata da morta. La nostra presenza oggi è un segnale importante – ha detto dopo i funerali l’Imam Yassine Lafram -. Chi pensa che la religione sia stata il nemico numero uno sbaglia, come Ucoii ci siamo costituiti parte civile al processo per l'omicidio di Saman e siamo stati ammessi. Siamo qui per rimarcare che siamo dalla parte della vittima e non del carnefice. Senza se e........

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