Roma, 30 marzo 2024 – Nessuno la vuole, ma i russi, come gli americani, si tengono pronti anche per l’apocalisse nucleare. Nei primi giorni di aprile la Russia dovrebbe effettuare due dei sette lanci di missili balistici intercontinentali (Icbm) – lanci che avverranno, ovviamente, senza testate nucleari a bordo –, annunciati lo scorso dicembre dal comandante delle forze strategiche missilistiche russe, il generale Sergei Karakamev. Nel 2023 i russi hanno raddoppiato i test dei loro missili intercontinentali, dai quattro del 2022 ad otto.

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Nel 2024 , dopo il lancio già effettuato il primo marzo, proseguiranno subito dopo Pasqua. Secondo una segnalazione del professor Marco Langbroeck, della facoltà di ingegneria aerospaziale dell’Università di Delft, in Olanda – che tiene sotto controllo i “Notam“, gli avvisi ai naviganti relativi a rischi per il traffico aereo – un lancio è previsto nella finestra tra il 2 e il 10 di aprile tra il cosmodromo di Plesetsk, nel gelido oblast di Arcangelsk, 800 chilometri a nord di Mosca, verso lo storico sito di test di Kura, nella penisola siberiana della Kamchatka, a una distanza di ben 5.800 chilometri.

Il missile testato dovrebbe essere un RS24 Yars, in grado di portare quattro testate nucleari, operato dal 33° Guardie delle forze missilistiche strategiche delle forze armate russe.

Quasi contemporaneamente, tra il 2 e il 7 aprile, dovrebbe esserci un secondo lancio dal poligono di Kasputin Yar, oblast di Astrakan, 100 chilometri ad est di Volgograd, nella Russia meridionale, verso Sary Shagan, un poligono del Kazakstan, lontano 2.050 chilometri, affittato dal governo russo dal 2019 per effettuare test missilistici. In questo caso il missile da lanciare non sarebbe un Rs24 ma probabilmente un Topol-E, versione modificata del vecchio SS27-Topol russo, che verrebbe utilizzato per provare i sistemi di rientro delle testate multiple a bordo (ovviamente, anche in questo caso le testate nucleari sarebbero sostituite con testate non nucleari).

Anche gli americani, va detto, sono impegnati in test dei loro Icbm. Nel 2023 hanno effettuato con successo due lanci dei loro Minuteman III (che almeno fino al 2035 sarà la spina dorsale delle forze missilistiche strategiche terrestri americane) dalla base californiana di Vandenberg verso uno atollo delle isole Marshall, nel Pacifico, a una distanza di 6,760 chilometri. Ma un terzo lancio – al pari di almeno due dei lanci russi del 2023 – effettuato il primo novembre dell’anno scorso, è andato male e il missile è stato fatto esplodere in aria dal controllo a terra.

QOSHE - Putin mostra i muscoli. Super missile nucleare: test dall’Artico al Pacifico / - Alessandro Farruggia
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31.03.2024

Roma, 30 marzo 2024 – Nessuno la vuole, ma i russi, come gli americani, si tengono pronti anche per l’apocalisse nucleare. Nei primi giorni di aprile la Russia dovrebbe effettuare due dei sette lanci di missili balistici intercontinentali (Icbm) – lanci che avverranno, ovviamente, senza testate nucleari a bordo –, annunciati lo scorso dicembre dal comandante delle forze strategiche missilistiche russe, il generale Sergei Karakamev. Nel 2023 i russi hanno raddoppiato i test dei loro missili intercontinentali, dai quattro del 2022 ad otto.

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