Ivan Rota

Al Grande Fratello, Fiordaliso ha detto a Massimiliano Varrese: “Voglio dire, se si sono presi una lisciata, una ramanzina così, te la prendi e basta. Non hanno mica quindici anni. Inutile che dicono ‘non ci hanno tutelati’. Non ti possono tutelare quando sei 24 ore su 24 in diretta. Come fanno a tutelarti quando dici e fai cose davanti alle telecamere? Hai sentito che da fuori chiedevano la squalifica?! Non se ne sono resi conto? A me sembra che sono già stati tutelati visto che sono ancora qui dentro. Quindi incassi, stai zitto, vai avanti e poi basta. Capisci l’errore, hai sbagliato e chiudi lì tutto. Invece questi fanno la polemica. Se io dico queste cose loro mi saltano in testa”.

E ancora: “Hanno sbagliato! L’altro giorno, non dico chi, ma uno di loro era arrabbiato perché il GF aveva annullato la tua festa. Io ho detto ‘ragazzi ma qui è successa una cosa grave c’è un lutto, ve ne rendete conto o non ve ne rendete conto di quello che è successo?’. Ogni tanto se ne sono ricordati? Questi pensavano al tuo compleanno ed erano arrabbiati per te. Io ho detto loro di mettersi nei panni di Beatrice. Era come se non si fossero resi conto della situazione. Eppure io sono stata lì a farglielo notare”.

Subito dopo aver saputo della morte del padre di Beatrice Luzzi, Sara Ricci ha fatto le condoglianze alla collega e le ha anche detto di volerle molto bene: “Purtroppo so cosa si prova. Sono in lacrime per quello che è successo, mi dispiace non esserci chiarite. Sai però che ti voglio bene“. L’attrice adesso è tornata a parlare dalle pagine di Chi e ha ricordato l’aneddoto quando Beatrice non l’avrebbe sostituita sul set di Vivere dopo la morte della madre (aneddoto mai confermata però dalla Luzzi).

Festa da Calipso Fishbar a Milano per il compleanno di Maria Grazia Lamera, autrice del libro di poesie “Amati-Tra Ombra e Luce”, con gli amici piú cari, da Daniela Iavarone con il marito Mario all’ imprenditore Arturo Artom con la moglie Alessandra Repini, Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, con la moglie Betta Guerreri , apprezzatissima stilista con il marchio Gió Guerreri, l’ architetto Elio Messi, Alba Parietti, l’ Influencer Gian Maria Sainato, l’esperto d’ arte Federico Guiscardo, Alex Di Giorgio, Luca Marchesi e Pietro Fanelli. Accolti dal mitico Cristiano, alta cucina e champagne con tanta musica.

Selvaggia Lucarelli posta: “Vi odio perché quelli che “ma Giorgia Meloni, ma la digos, ma questo governo”mi costringono a ricordare a quelli che non ricordano che quello che è accaduto a Acca Larentia accade da anni, stesso raduno, stesso cerimoniale. Cambiano solo i governi, ma nessuno cancella neppure la croce celtica nello spazio dove si svolge la commemorazione fascista. (le immagini del 2022 mi sembrano le stesse. E così quelle del 2019, 2018…)”

Una certa attrice molto giovane di una certa serie molto famosa finirá nel dimenticatoio se qualcuno non le spiega che non é la nuova Sofia Loren.

“Quello che ho “imparato” a Massimiliano é il rispetto” dice il padre. Robe da matti vista la violenza verbale che Varrese ha esercitato su Heidi Baci e poi su Beatrice Luzzi. Altro che provvedimenti: Il “santino” del Grande Fratello a Varrese é “encomiabile”. Il carico da novanta c’è lo mette Cesara Buonamici, ormai alla deriva, che applaude “ego-man” e lo definisce “ingentilito” e apprezza il “commovente” incontro. “É proprio bello vedervi insieme”, si chiosa. Non guardano il programma forse. Varrese ha minacciato Vittorio perché si é presentato in mutande da Monia.

E poi anche per Monia arriva la mamma che piange e vuole rivedere anche Varrese, ex della figlia che prima gli dava il lungo, ma ora inscenano un ritorno di fiamma per andare verso la finale.
Secondo “santino” per lo stalker.

Ci ha pensato Anna Pettinelli, ospite di Myrta Merlino a cazziare Varrese: “…io devo dire che non lo consiglierei alla mia peggior nemica: Lo dico perché è un uomo troppo controverso e poi ha detto delle cose terribili, anche violento verbalmente, pollice verso dai.”

Beatrice Luzzi é rientrata al GF. Poco prima del suo ritorno, la sua “amica” Letizia Petris ha detto a Vittorio Menozzi e a Fiordaliso, che secondo lei la produzione non avrebbe dovuto permettere alla Luzzi di tornare. E poi si é messa a frignare perché l’ attrice appena entrata le ha detto: “Adesso siamo in due” alludendo al fatto che entrambe hanno perso il padre. E Letizia al suo macellaio Paolo: “Non la sopporto. Ha toccato il mio unico punto debole“. E lui: “… fregatene, non gliela da vinta.”

Beatrice: “Fuori ho sentito dei congiuntivi a Roma, ho sentito ogni tanto che qualcuno ha usato il congiuntivo e io ho detto “wow però, ah ma allora esiste? Per me era un antico ricordo”. Ha dato dei caproni a tutti.

Al Grande Fratello, Vittorio tira fuori la “cazzimma”: “Paolo mi ha deluso.. con me ha chiuso! mi ha fatto passare per un guardone e uno che prende in giro le persone.” Paolo era geloso perché Vittorio era andato in mutande dalla sua Letizia. Dallo studio Mirko dà ragione al modello, asfalta anche Garibaldi e esulta per Beatrice.

Anita che schifa coi conati il bacio di Giuseppe e dice "Che schifo!" Stranamente quando Beatrice era fuori dalla casa non vuole più essere toccata dal bidello...Chi aveva ragione a dire che Anita voleva solo mettersi in mezzo??

IL branco si interroga. Rosy: “Come mai Mirko che ci ha vissuto per mesi si è rivoltato cosi ? Letizia :”…si, e quando ha detto che si ritiene fortunato a non essere con noi ? forse fuori ci odiano?” Lo hanno capito…

Varrese torna all’attacco: e dice a Rosy: “Chin, tu ti salvi solo perché sei sposata lo sai sì..."Rosy: "Se no che mi facevi?" E lui(con la voce da maniaco): "È da Settembre che mi stuzzica oh... da Settembre..."

I ClubDogo, in vista dell’uscita del nuovo album, non rilasceranno interviste: “Tutto ciò che abbiamo da dire è dentro il disco.” Anche meno..

Cristiano Leone ci dice: “È con orgoglio ed emozione che vi annuncio di essere il nuovo Presidente della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala su nomina del Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, al termine di una selezione pubblica.

Il Santa Maria della Scala è stato uno dei più imponenti e antichi ospedali europei. È ora, a seguito di una colossale opera di recupero, uno dei massimi complessi museali e culturali non solo di Siena, ma d’Italia e d’Europa.

La Fondazione oggi accoglie il Museo archeologico nazionale, la Biblioteca e Fototeca Giuliano Briganti, la Collezione Piccolomini Spannocchi, il Museo d’Arte per bambini, nonché un’importantissima serie di itinerari di visita che esplorano la complessità storica, architettonica, artistica e funzionale dell'edificio, oltre alle opere di immenso valore storico e artistico che contengono, come il capolavoro monumentale della Fonte Gaia di Jacopo della Quercia.

Ritorno così nella mia Siena adorata, dopo i magnifici anni trascorsi in occasione del mio dottorato europeo in Filologia Romanza, essendo pienamente consapevole della grande responsabilità del mio ruolo e dell’onore di presiedere un Consiglio di amministrazione composto da personalità di rilievo - Niccolò Fiorini, Viviana Castelli, Francesco Piroli e Massimiliana Quartesan - e di accompagnare il lavoro della Direttrice Chiara Valdambrini e della sua squadra.

Iniziamo a lavorare da subito, consci che il Santa Maria della Scala non è il prodotto della storia di singoli individui ma di una collettività, ed è in questa chiave che desidero indirizzare la mia visione al servizio di questa istituzione.

Da Presidente, ambisco ad apportare la mia doppia competenza, manageriale e artistica, che ho esplorato nel mio insegnamento universitario ma che ho potuto soprattutto applicare, attraverso progetti sia sperimentali che rivolti al grande pubblico, per preservare e valorizzare il patrimonio storico, culturale e artistico del Santa Maria della Scala.

Farò frutto dell’esperienza professionale presso diverse realtà internazionali; indirizzerò i miei sforzi a intessere partenariati sia pubblici che privati; proporrò di portare la cultura performativa tra le mura del museo; mi adopererò a dare il mio contributo alla strategia della comunicazione, affinché il Santa Maria della Scala trasformi il suo immenso patrimonio culturale in un volano per il territorio, attraverso il dialogo con le arti contemporanee e con la tecnologia, con una sensibilità sempre più marcata nei confronti della sostenibilità, sia energetica che ambientale.

Ma prima di ogni cosa, dovremo sempre ricordarci che, così come quando questo luogo fu ospedale, anche la nostra politica culturale dovrà quindi essere sempre basata sull’umanità e sul rispetto.

Il mio più grande desiderio, infatti, è che questo luogo carico di storia, che ha accolto tra le sue mura milioni di persone nei secoli, possa pienamente trasformarsi in uno spazio collettivo per la mente e lo spirito, un luogo di aggregazione, condivisione, premura, attenzione all’altro, che ci ha preceduti e che ci è contemporaneo, e a chi verrà dopo di noi.

Per questo il mio progetto per il Santa Maria della Scala è aperto a tutti coloro che vorranno e potranno contribuirvi.

Ringrazio il Sindaco di Siena, Nicoletta Fabio, per avermi giudicato all’altezza di questo compito. Saluto dunque i cittadini senesi, che erano già nel mio cuore e che da oggi lo sono - se possibile - ancora di più; ringrazio il Presidente e i consiglieri uscenti per il loro operato, e tendo e stringo forte la mano ai miei colleghi del nuovo Consiglio di amministrazione, alla Direttrice, al Comitato Scientifico, al Collegio dei Revisori dei Conti, e a tutta la squadra del Santa Maria della Scala.

Concludo invitandovi tutti a visitare questo luogo straordinario: io stesso mi ci ero recato appositamente tra un viaggio e l’altro qualche settimana fa per visitare, in particolare, una delle mostre in corso - quella, raffinatissima, e di livello internazionale nel senso più alto - di un artista che ho sempre amato, Fausto Melotti (“Fausto Melotti. In leggerezza. Un omaggio a Italo Calvino”, a cura di Michelina Eremita).

Ne ero rimasto affascinato, come del resto lo sono stato ogni volta che ho varcato le soglie del portale di accesso del Santa Maria della Scala”.

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La festa di Maria Grazia Lamera a Milano: chi c'era

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12.01.2024

Ivan Rota

Al Grande Fratello, Fiordaliso ha detto a Massimiliano Varrese: “Voglio dire, se si sono presi una lisciata, una ramanzina così, te la prendi e basta. Non hanno mica quindici anni. Inutile che dicono ‘non ci hanno tutelati’. Non ti possono tutelare quando sei 24 ore su 24 in diretta. Come fanno a tutelarti quando dici e fai cose davanti alle telecamere? Hai sentito che da fuori chiedevano la squalifica?! Non se ne sono resi conto? A me sembra che sono già stati tutelati visto che sono ancora qui dentro. Quindi incassi, stai zitto, vai avanti e poi basta. Capisci l’errore, hai sbagliato e chiudi lì tutto. Invece questi fanno la polemica. Se io dico queste cose loro mi saltano in testa”.

E ancora: “Hanno sbagliato! L’altro giorno, non dico chi, ma uno di loro era arrabbiato perché il GF aveva annullato la tua festa. Io ho detto ‘ragazzi ma qui è successa una cosa grave c’è un lutto, ve ne rendete conto o non ve ne rendete conto di quello che è successo?’. Ogni tanto se ne sono ricordati? Questi pensavano al tuo compleanno ed erano arrabbiati per te. Io ho detto loro di mettersi nei panni di Beatrice. Era come se non si fossero resi conto della situazione. Eppure io sono stata lì a farglielo notare”.

Subito dopo aver saputo della morte del padre di Beatrice Luzzi, Sara Ricci ha fatto le condoglianze alla collega e le ha anche detto di volerle molto bene: “Purtroppo so cosa si prova. Sono in lacrime per quello che è successo, mi dispiace non esserci chiarite. Sai però che ti voglio bene“. L’attrice adesso è tornata a parlare dalle pagine di Chi e ha ricordato l’aneddoto quando Beatrice non l’avrebbe sostituita sul set di Vivere dopo la morte della madre (aneddoto mai confermata però dalla Luzzi).

Festa da Calipso Fishbar a Milano per il compleanno di Maria Grazia Lamera, autrice del libro di poesie “Amati-Tra Ombra e Luce”, con gli amici piú cari, da Daniela Iavarone con il marito Mario all’ imprenditore Arturo Artom con la moglie Alessandra Repini, Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, con la moglie Betta Guerreri , apprezzatissima stilista con il marchio Gió Guerreri, l’ architetto Elio Messi, Alba Parietti, l’ Influencer Gian Maria Sainato, l’esperto d’ arte Federico Guiscardo, Alex Di Giorgio, Luca Marchesi e Pietro Fanelli. Accolti dal mitico Cristiano, alta cucina e champagne con tanta musica.

Selvaggia Lucarelli posta: “Vi odio perché quelli che “ma Giorgia Meloni, ma la digos, ma questo governo”mi costringono a ricordare a quelli che non ricordano che quello che è accaduto a Acca Larentia........

© Libero Quotidiano


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