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Ferrara Aveva vinto l’appalto del Cinema Teatro Boldini con un ribasso-monstre, il 27,77%, con consegna dei lavori il 10 maggio 2021, e da subito si era capito che qualcosa non andava: Consorzio stabile restore di Napoli «non ha mai prodotto un cronoprogramma operativo dei lavori aderente alla propria capacità produttivo e non ha mai consegnato il progetto esecutivo delle migliorie offerte in sede di gara». E nei mesi successivi la tendenza è stata confermata dal cantiere-lumaca, presto abbandonato. Oggi che il Comune ha reso operativa la risoluzione del contratto, avviando il lungo iter che porterà auspicabilmente alla ripresa dei lavori, emergono i particolari che spiegano come si è potuti arrivare ad una chiusura di anni del cinema tra i più amati dai ferraresi, per un cantiere che avrebbe dovuto durare cinque mesi.

La vicenda La ricostruzione è firmata da Massimo Cavallin, il dirigente del Servizio edilizia del Comune che ha preso il posto come responsabile del procedimento di Ferruccio Lanzoni, andato in pensione nel luglio scorso (il nuovo responsabile dei Beni Monumentali è invece Paolo Rebecchi). «La produzione del cantiere - c’è scritto nella determina di stato di consistenza - è risultata fin dall’inizio insufficiente a raggiungere gli obiettivi dell’appalto nei tempi previsti. Conseguentemente i lavori edili e strutturali sono stati eseguiti in tempi estremamente lunghi». Di più, «in seguito l’impresa ha dimostrato una inadeguata organizzazione e difficoltà tecniche nella gestione ed esecuzione dei lavori impiantistico/tecnologici», e inoltre «ha quasi sempre disatteso le richieste del Direttore lavori e del Rup, ottemperando solo parzialmente agli ordini di servizio impartiti». Se in sede di gara il Csr aveva indicato come termine di ultimazione il 6 ottobre 2021, solo nell’aprile 2022 trasmise un cronoprogramma «con previsione fine lavori entro il 30 giugno, termine ampiamente disatteso». Ad un certo punto fu la stessa azienda a chiedere la rescissione «per eccessiva onerosità sopravvenuta», senza però mettere giù dei numeri, e dal luglio 2022 «il cantiere è stato di fatto abbandonato», annota il Rup, senza però una formale sospensione dei lavori.

Ci fu poi un lungo periodo di stallo e solo nel giugno di quest’anno il Rup ha preso atto della «sussistenza delle condizioni per la risoluzione del contratto con Cse per grave inadempimento», con un particolare in più: il grave ritardo dei lavori «non più recuperabile» era «tale da mettere a rischio l’ottenimento del contributo finanziario della Regione». Le controdeduzioni dell’azienda sono state respinte dal Comune, e quindi si è proceduto alla risoluzione del contratto.

Gli sviluppi L’assessore Andrea Maggi vuole mettersi alle spalle il più presto possibile questa amara vicenda: «Abbiamo chiuso lo stato di consistenza (il residuo credito del Comune è stato fissato a 60mila euro, ndr), trasmesso mercoledì all’impresa con l’ordine di sgomberare il cantiere in massimo quindici giorni. Ora stiamo preparando l’interpello per l’azienda subentrante, eliminando le lavorazioni già eseguite». Con inizio 2024 qualcosa si dovrebbe sbloccare.

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QOSHE - Ferrara, cantiere Boldini mai decollato - Stefano Ciervo
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Ferrara, cantiere Boldini mai decollato

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11.12.2023

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Ferrara Aveva vinto l’appalto del Cinema Teatro Boldini con un ribasso-monstre, il 27,77%, con consegna dei lavori il 10 maggio 2021, e da subito si era capito che qualcosa non andava: Consorzio stabile restore di Napoli «non ha mai prodotto un cronoprogramma operativo dei lavori aderente alla propria capacità produttivo e non ha mai consegnato il progetto esecutivo delle migliorie offerte in sede di gara». E nei mesi successivi la tendenza è stata confermata dal cantiere-lumaca, presto abbandonato. Oggi che il Comune ha reso operativa la risoluzione del contratto, avviando il lungo iter che porterà auspicabilmente alla ripresa dei lavori, emergono i particolari che spiegano come si è potuti arrivare ad una chiusura di anni del cinema tra i più amati dai ferraresi, per un........

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