Cento Tre sconfitte di fila in sette giorni e vantaggio sulla nona in classifica risicato: appena 2 punti. Un passo indietro sotto il profilo della prestazione rispetto a quella contro Verona. Di fatto la Sella è rimasta in partita per 32’, nonostante una prova offensiva da dimenticare, troppi errori da sotto e una percentuale deficitaria nelle triple. Prima di cedere di schianto alla fatica. Ancora senza un americano e forse anche senza un altro giocatore da rotazione che adesso manca.

L’analisi «A Piacenza abbiamo fatto una buona partita per 35’, finché siamo rimasti in scia – commenta il giorno dopo il centro Davide Bruttini, uno dei pochi salvabili sia in attacco che in difesa dove ha limitato Skeens –. Poi purtroppo è arrivata qualche palla persa consecutiva di troppo, forse dovuta alla stanchezza di tre partite in una settimana senza un giocatore importante nelle rotazioni che si è fatta sentire. E poi qualche scelta sbagliata, però non direi una giornata no. Dispiace aver preso venti punti, un risultato che non rispecchia l’andamento reale della partita. Il momento è delicato anche per i vari assestamenti che stiamo avendo in casa – prosegue Bruttini, che indica la strada per uscire dal tunnel – tra cambi forzati e l’arrivo di Mitchell, che poi si è fatto male, al posto di Sabin. No, non stanno venendo meno certezze, manca un po’ di vissuto, di lavoro assieme. Ne usciremo se il gruppo c’è e se riusiamo ad allenarci bene. Questa è la via da seguire, testa bassa e pensare a vincere sempre la prossima, perché la vittoria è quella che risolve tutti i problemi; però quello che possiamo fare ora è allenarci e cercare di recuperare Mitchell il prima possibile».

In classifica Piacenza ha staccato Cento: 4 punti di vantaggio e 2-0 negli scontri diretti. Dietro si sono avvicinate Rimini e Cividale. La Sella è ancora ottava, da sola. Ma questa classifica, in questo girone, con questa formula non fa certo dormire sonni tranquilli: «Non dobbiamo fare la corsa su nessuno, dobbiamo pensare a noi, a vincere più partite possibili, e poi vedremo quello che succede – dice Bruttini –. Non è che dobbiamo fare la corsa su una squadra davanti o proteggerci da chi è dietro, mancano ancora tante partite, è chiaro che il modo per prendere fiducia e affrontare tutto più serenamente è quello di vincere». Convincente la prestazione di Bruttini in difesa. Protagonista nella rimonta anche con un paio di canestri figli dei suoi tipici movimenti. Ha giocato 31 minuti. Tantissimi, ma la cosa pare non pesargli: «Più che aver marcato bene io Skeens, la squadra ha fatto un ottimo lavoro, abbiamo preparato bene la partita per evitare di lasciargli scarichi facili sotto canestro, e abbiamo fatto davvero un ottimo lavoro. Avere un minutaggio così non mi pesa, mi piace giocare, sto bene fisicamente; al di là dei minuti – chiude l’esperto pivot –, che possono essere anche meno, l’importante è far bene».

Il futuro Parecchio complicata la prossima partita, ancora in trasferta, a Trieste. Assolutamente da non sbagliare poi quella del 23 dicembre contro Chiusi. Un altro vero e proprio scontro diretto. l

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Sella, il filotto negativo preoccupa Bruttini: «Ne usciremo assieme»

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12.12.2023

Cento Tre sconfitte di fila in sette giorni e vantaggio sulla nona in classifica risicato: appena 2 punti. Un passo indietro sotto il profilo della prestazione rispetto a quella contro Verona. Di fatto la Sella è rimasta in partita per 32’, nonostante una prova offensiva da dimenticare, troppi errori da sotto e una percentuale deficitaria nelle triple. Prima di cedere di schianto alla fatica. Ancora senza un americano e forse anche senza un altro giocatore da rotazione che adesso manca.

L’analisi «A Piacenza abbiamo fatto una buona partita per 35’, finché siamo rimasti in scia – commenta il giorno dopo il centro Davide Bruttini, uno dei pochi salvabili sia in attacco che in difesa dove ha limitato Skeens –. Poi purtroppo è arrivata qualche palla persa........

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