Cento. Vittoria pesante. Da vera squadra e meritatissima. Venti minuti in equilibrio a suon di canestri e ritmi indemoniati prima di prendere il largo e chiuderla con autorità. Punti che valgono ora in classifica dove le ripetute vittorie di chi non molla mai e vuole centrare l'obiettivo salvezza con anticipo allungano di giornata in giornata la quota da raggiungere. La Sella c'è e risponde pan per focaccia con una prestazione di livello e una vittoria praticamente mai in discussione. Non è esattamente la partita che ci si attendeva, ma non sempre è possibile limitare una squadra di attaccanti senza fare altrettanto, alzando i ritmi accettando il tiro al bersaglio. La Sella si adegua con la corsa e le briglie sciolte e le percentuali fin da subito al tiro sia da dentro il pitturato che da oltre il perimetro permettono di confezionare il blitz che vale davvero tanto. 4 vinte su 5, questo il ruolino di marcia nell'orologio della squadra di Mecacci aggrappatissima al treno buono. Oggi ci sono assenze pesanti da una parte e dall'altra. Mussini sulla sponda Sella, Beverly, Bonacini e Amato dall'altra. Toscano sta bene e gioca, Mitchell pure. Alla faccia dell'infortunio al dito di un piede; Il texano si prende tutte le sue responsabilità e gioca una partita di altissimo livello. Quello che devono fare gli americani. Propizia il primo vero allungo nel secondo quarto, riesce sempre a battere il suo uomo, chiudendo o innescando gli altri. Ma la vittoria di Milano non è solo Mitchell. È un successo di squadra con 5 uomini in doppia cifra; ognuno ci mette del suo. Palumbo, sempre più leader della squadra; Delfino con lampi di genio non da tutti; Moreno tornato a livelli più consoni a lui. Bruttini, sostanza ed esperienza al servizio della squadra.

Primo parziale da corri e tira con squadre che si inseguono punto a punto e tiri da tre punti che si sprecano da una parte e dall'altra. Montano se ne prende un sacco e segna parecchi canestri mentre Potts litiga subito con i falli. La Sella pero non lascia mai scappare l'Urania e risponde ad ogni strappetto; la ribalta presto e non mollera' più il vantaggio. Resistendo ad ogni minima reazione. Sono i canestri di uno scatenato Wendell Mitchell ad aprire il primo vero gap tra le due square. L'esterno texano colpisce da due e da tre. 24-30 al 12', 33-41 al 15' nonostante un sanguinoso gioco da 4 di Landi. Palumbo ha saldamente in mano la squadra che segna la bellezza di 56 punti in 20'. Difesa un po' allegra quella di Milano, forse si. Ma Il 68% da due, il 47% da tre e 100% al liberi raccontano di 20' impeccabili da parte della Sella.

Alla fine sarà un eloquente 51% da tre uno dei segreti del blitz di mezzogiorno. Oltre al dominio nei rimbalzi. Milano è già matematicamente ai playoff ma nonostante le assenze vorrebbe ben figurare di fronte ad una squadra motivatissima. Potts suona la carica dopo il riposo con 4 triple una dietro l'altra riavvicinando l'Urania fino ad un possesso, ma è scritto da qualche parte che questa giornata deve essere biancorossa perche' Delfino fa il Delfino rispondendo per le rime con due siluri dalla distanza. Ora è il momento di andarsene per davvero e chiuderla li'. La Sella adesso ha il merito di restare tranquilla, giocare senza frenesia. Andando sempre dai suoi punti di forza. L'Urania invece non gioca più la palla sotto, si limita a tiri da lontano anche aperti ma con percentuali in calo di minuto in minuto. La Sella affonda la sua lama con il solito immarcabile Palumbo che alterna soluzioni da sotto dove attacca e bene Montano a tiri da tre. Il vantaggio aumenta, 73-86. Schiaccia Ladurner servito da un assist di Mitchell, ora la Sella può anche iniziare a giocare con il cronometro. Giusto insistere pure con il tiro perché la giornata in fondo lo consente. Milano è piena di falli e anche Potts non segna praticamente più. Non resta che far passare gli ultimi minuti. A 4' dalla fine cade male Palumbo fermato da un fallo in situazione di tiro da 3. Si tiene la caviglia.

È vero che al peggio proprio non c'è fine ma il fatto che esca dal campo non a braccia ma camminando è abbastanza rassicurante. La partita è ormai vinta. La chiude Delfino con l'ennesima tripla. Massimo vantaggio Sella 80-99. Alla fine tutti a far festa sotto il manipolo di una cinquantina di tifosi che alle 12.00 di domenica mattina hanno seguito la squadra al Palalido incitandola senza sosta in un mezzogiorno da ricordare. Finisce 81-99

(Foto di Antonio Iachini)

QOSHE - La Sella Cento espugna Milano - Simone Gagliardi
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La Sella Cento espugna Milano

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24.03.2024

Cento. Vittoria pesante. Da vera squadra e meritatissima. Venti minuti in equilibrio a suon di canestri e ritmi indemoniati prima di prendere il largo e chiuderla con autorità. Punti che valgono ora in classifica dove le ripetute vittorie di chi non molla mai e vuole centrare l'obiettivo salvezza con anticipo allungano di giornata in giornata la quota da raggiungere. La Sella c'è e risponde pan per focaccia con una prestazione di livello e una vittoria praticamente mai in discussione. Non è esattamente la partita che ci si attendeva, ma non sempre è possibile limitare una squadra di attaccanti senza fare altrettanto, alzando i ritmi accettando il tiro al bersaglio. La Sella si adegua con la corsa e le briglie sciolte e le percentuali fin da subito al tiro sia da dentro il pitturato che da oltre il perimetro permettono di confezionare il blitz che vale davvero tanto. 4 vinte su 5, questo il ruolino di marcia nell'orologio della squadra di Mecacci aggrappatissima al treno buono. Oggi ci sono assenze pesanti da una parte e dall'altra. Mussini sulla sponda Sella, Beverly, Bonacini e Amato dall'altra.........

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