Cento È l’ultima della prima fase di una stagione difficile, con tanti infortuni, “restyling” in corsa, nuovi assetti da costruire sul campo e un rendimento che è rimasto comunque troppo alterno. Alti e bassi che non aiutano una squadra come la Benedetto XIV, destinata a lottare fino alla fine nella successiva fase a orologio per salvare la categoria. La Sella si appresta alla trasferta di domani con Cividale, appuntamento friulano al quale chiede due punti per non perdere posizioni in graduatoria e, alla peggio, difendere il +11 nella differenza canestri, che potrebbe servire per un eventuale piazzamento alla pari o per stilare una classifica avulsa.

L’analisi L’allenatore Matteo Mecacci ieri nella conferenza pre-partita ha parlato chiaro: «Il problema della scarsa continuità - ha dichiarato l’allenatore senese - è che in questo momento pecchiamo di senso di urgenza. Con Orzinuovi non era una partita facile, però è chiaro che, dopo aver vinto due partite di vitale importanza, dopo tutto ciò che ci era successo, domenica scorsa era un’occasione per dare continuità e vincere un’altra partita in casa davanti al proprio pubblico, avendo così un po’ più di serenità in vista del rush finale, che partirà sostanzialmente da Cividale. Ci sarà una partita che determinerà per noi, per loro e per tutte le altre squadre il posizionamento nella fase a orologio, quindi partirà un mini-campionato di 10 partite in cui ci giocheremo tutti i nostri obiettivi. È chiaro che se i problemi riaffiorano costantemente vuol dire che non abbiamo trovato la quadratura e questa è una pecca che ci portiamo dietro: l’unica soluzione è di rimanere uniti e non buttarsi giù».

Non sono alibi, ma dati oggettivi. Anche a Cividale mancherà Mattia Palumbo, fermato da un risentimento muscolare nella settimana dopo il derby con la Fortitudo. Un vero peccato, perché il play era forse il giocatore maggiormente progredito dall’inizio della stagione. Una vera arma tattica con le sue leve e i rimbalzi atipici per un playmaker.

Bollettino Mecacci prosegue sulla condizione dei suoi: «Kuuba sta meglio, fortunatamente almeno riusciamo ad allenarci, non con continuità, perché Palumbo non sta bene e difficilmente sarà della partita a Cividale, speriamo di riaverlo quanto prima anche se non sarà facile. La situazione purtroppo è questa e anche se non è un alibi, nel girone di ritorno su 11 partite solo 5 volte abbiamo avuto la squadra al completo. Dobbiamo andare avanti e cercare di farci trovare pronti, sperando in una situazione fisica migliore. Sicuramente non avere un equilibratore di gioco come Palumbo non aiuta per quanto riguarda la distribuzione dei possessi tra Mitchell, Delfino e Mussini. È chiaro che dobbiamo cercare di avere una maggior qualità nel movimento di palla all’interno delle nostre soluzioni offensive, cosa che contro Orzinuovi c’è stata: il dato negativo della scorsa gara è in difesa, visto che 80 punti in casa bastano e avanzano per vincere le partite, ovviamente se ne subisci quasi 100 allora non vinci da nessuna parte. Al di là del bottino di punti fatto da Mussini contro Orzinuovi, nei primi due quarti le sue scelte di tiro erano tra quelle che lui ha all’interno delle proprie soluzioni offensive, semplicemente prima aveva fatto meno canestro, dopo ha segnato di più. Dobbiamo cercare di restare tutti sulla stessa linea d’onda e per fare questo abbiamo bisogno di allenarci al completo: ora non possiamo, ma sono convinto che riusciremo a giocare la nostra pallacanestro».

Quella di domani non è una finale, perché prima della fase a orologio non si decide nulla, ma una partita importante per stabilire la griglia di partenza. Nel migliore dei casi, la Sella partirebbe da settima, nel peggiore da decima. L’importante sarà affrontare la partita con il giusto spirito, il giusto atteggiamento. È il solo modo per provare a portarla casa.

Incognite «Contro Cividale dovremo sicuramente giocare una partita difensiva, andiamo là per vincere, ma non dobbiamo assolutamente dimenticare che la differenza canestri potrebbe giocare un ruolo fondamentale alla fine delle 32 partite. Non sappiamo come giocherà Cividale, visto che ha cambiato tanto: ha inserito Campani, non c’è più Furin e ora i 4 lunghi sono Campani, Berti, Dell’Agnello e Miani, con gli ultimi due che giocano di più e partono di solito in quintetto; Redivo da guardia è scalato playmaker, con Rota che parte dalla panchina, e sceglieranno chi mettere dentro tra Doron Lamb, che contro Trieste ha fatto vedere il suo talento, e Vincent Cole, che contro la Fortitudo ha fatto bene. Vediamo che squadra troveremo e dovremo essere pronti a una battaglia in tutti i sensi». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA

QOSHE - Cento, «per la Sella arriva una battaglia». Coach Mecacci dribbla le difficoltà - Simone Gagliardi
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Cento, «per la Sella arriva una battaglia». Coach Mecacci dribbla le difficoltà

12 1
03.02.2024

Cento È l’ultima della prima fase di una stagione difficile, con tanti infortuni, “restyling” in corsa, nuovi assetti da costruire sul campo e un rendimento che è rimasto comunque troppo alterno. Alti e bassi che non aiutano una squadra come la Benedetto XIV, destinata a lottare fino alla fine nella successiva fase a orologio per salvare la categoria. La Sella si appresta alla trasferta di domani con Cividale, appuntamento friulano al quale chiede due punti per non perdere posizioni in graduatoria e, alla peggio, difendere il 11 nella differenza canestri, che potrebbe servire per un eventuale piazzamento alla pari o per stilare una classifica avulsa.

L’analisi L’allenatore Matteo Mecacci ieri nella conferenza pre-partita ha parlato chiaro: «Il problema della scarsa continuità - ha dichiarato l’allenatore senese - è che in questo momento pecchiamo di senso di urgenza. Con Orzinuovi non era una partita facile, però è chiaro che, dopo aver vinto due partite di vitale importanza, dopo tutto ciò che ci era successo, domenica scorsa era un’occasione per dare continuità e vincere un’altra partita in casa davanti al proprio pubblico, avendo........

© La Nuova Ferrara


Get it on Google Play