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Ferrara Poco più di un milione di euro per rafforzare ancora i sistemi di difesa informatica del Comune, già profondamente rinnovati dopo il pesantissimo attacco hacker subito nel luglio del 2023, con tanto di diffusione nel dark web di una porzione di dati personali dei cittadini e di documenti sottratti dagli hard disk. La Giunta comunale ha dato il via libera l’altro giorno alla partecipazione a all’avviso pubblico dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per interventi di potenziamento della resilienza cyber per la pubblica amministrazione, a valere sull’investimento "Cybersecurity" del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ovvero il Pnrr. Il bando da 50 milioni finanzia gli interventi fino 1,5 milioni di euro. «Molte cose sono state fatte dall’autunno - spiega Massimo Poletti, dirigente del Servizio sistemi informativi, recentemente premiato per la comunicazione e la trasparenza nella gestione dell’attacco hacker -, adesso andiamo a complemento con la parte di formazione, di security awareness (consapevolezza della sicurezza, ndr) del personale, formazione mirata per la dirigenza e per il personale dei servizi informatici. Poi vorremmo acquistare prodotti che non abbiamo ancora, come un nuovo asset management. Abbiamo inserito anche un’analisi di sicurezza dell’infrastruttura, con interventi di irrobustimento, vulnerability assessment e penetrartion test», ovvero prove di "tenuta" delle difese a fronte di tentativi di attacco. Gli eventuali finanziamenti provenienti dal bando permetteranno anche di acquistare nuovo hardware e nuovo software: «Nel 2025 andranno in obsolescenza i firewall, quindi ne prenderemo di nuovi e aggiorneremo gli applicativi per l’autenticazione, vorremmo implementare, per gli amministratori di sistema, un sistema con token fisico». Novità ma anche lavoro già fatto: «Il bando può rimborsare anche iniziative già iniziate e proveremo a recuperare le spese già effettuate», spiega Poletti. Questo potrebbe rendere meno pesanti per le casse comunali i costi di intervento. Da luglio in poi il Comune non sembra aver subito altri attacchi: «Le "sonde" non hanno evidenziato nulla, tutti gli allarmi sono stati falsi positivi, tranne che con una chiavetta usb che ha provato a installare un crack (un software che in genere permette di usare programmi a pagamento senza aver acquistato la licenza e che può nascondere virus e cavalli di Troia, ndr), ma abbiamo avvisato e spiegato ai dipendenti che non è un’operazione che si può fare».

QOSHE - Ferrara, caccia ai soldi del Pnrr per rafforzare la difesa contro gli hacker - Daniele Oppo
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Ferrara, caccia ai soldi del Pnrr per rafforzare la difesa contro gli hacker

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25.03.2024

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Ferrara Poco più di un milione di euro per rafforzare ancora i sistemi di difesa informatica del Comune, già profondamente rinnovati dopo il pesantissimo attacco hacker subito nel luglio del 2023, con tanto di diffusione nel dark web di una porzione di dati personali dei cittadini e di documenti sottratti dagli hard disk. La Giunta comunale ha dato il via libera l’altro giorno alla partecipazione a all’avviso pubblico dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per interventi di potenziamento della resilienza cyber per la pubblica amministrazione, a valere........

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