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Finale Tutti conoscono la frase “Non aprire agli sconosciuti”. Ma è difficile metterla in pratica quando alla porta di due coniugi ultraottantenni si presentano un uomo vestito da vigile e un altro con un giubbotto catarifrangente arancione.

È successo alle 13 di martedì, in un quartiere residenziale di Finale.

VOLEVANO ENTRARE

«La badante – racconta la figlia della coppia – era appena uscita di casa e non sappiamo se per sbaglio avesse lasciato il cancellino aperto. Mia madre ha sentito bussare alla porta sul retro e si è trovata questi due individui sulla soglia».

L’uomo con il giubbotto arancione, che indossava una mascherina Ffp2, ha esordito dicendo che qualcuno aveva avvelenato l’acqua e loro erano gli incaricati per effettuare i controlli. «Mia mamma – continua la donna – gli ha mostrato il contatore esterno, ma i due hanno insistito per entrare, dicendole di non preoccuparsi perché era presente un vigile».

LA DIVISA NON CREDIBILE

Una truffa di cui tutti hanno sentito parlare, ma che purtroppo continua ad avere tanta presa sui cittadini, specialmente anziani. «Mia mamma mi ha confidato di essersi accorta, a un certo punto, che la divisa da vigile non era credibile, ma chiaramente in quei momenti non si ha il tempo per pensare a ciò che sta accadendo». Una volta in casa, i malviventi si sono fatti accompagnare in bagno. Lì hanno versato una sostanza nel lavandino, invitando la donna ad annusare. «Le hanno detto: “Annusi, sente che c’è un problema di veleno?”. In quel momento lei si è insospettita e ha cominciato a indietreggiare, ma comunque sarebbero stati due uomini contro un’anziana».

LE GRIDA PROVVIDENZIALI

Per fortuna, il marito ha cominciato a urlare dall’altra stanza: «Le sue grida li ha fatto fuggire a gambe levate. Forse credevano che non ci fosse nessun altro e per timore di essere scoperti si sono dileguati».

Ad attenderli all’esterno c’era un terzo complice, alla guida di una macchina bianca: «Per fortuna è andata bene e nessuno si è fatto male. Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri, che ci hanno detto di aver ricevuto solo la nostra segnalazione».

IL CLOROFORMIO

La sostanza rovesciata nel lavandino si è scoperto poi essere cloroformio. «I militari ci hanno spiegato che per svenire basta inalarlo per pochi secondi. Si resta incoscienti per venti minuti, il tempo necessario per essere derubati di qualsiasi cosa». Non è la prima volta che la coppia di anziani finisce nel mirino di malviventi. La coppia ha subito un furto in casa anche a ottobre, ma in quell’occasione l'abitazione era vuota.

LA PISTOLA NELLA FONDINA

«Noi figli li abbiamo sempre messi in guardia contro le truffe, ma quando capita nella realtà è un’altra cosa. L’uomo vestito da vigile aveva anche la fondina con la pistola, che spero fosse giocattolo. Mia mamma non vede e non sente bene, non possiamo fargliene una colpa se crede nelle buone intenzioni di chi bussa dicendo di essere lì per aiutarla».

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QOSHE - Finale, la truffa del finto vigile: «Signora, sente il veleno?» - Chiara Marchetti
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Finale, la truffa del finto vigile: «Signora, sente il veleno?»

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21.03.2024

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Finale Tutti conoscono la frase “Non aprire agli sconosciuti”. Ma è difficile metterla in pratica quando alla porta di due coniugi ultraottantenni si presentano un uomo vestito da vigile e un altro con un giubbotto catarifrangente arancione.

È successo alle 13 di martedì, in un quartiere residenziale di Finale.

VOLEVANO ENTRARE

«La badante – racconta la figlia della coppia – era appena uscita di casa e non sappiamo se per sbaglio avesse lasciato il cancellino aperto. Mia madre ha sentito bussare alla porta sul retro e si è trovata questi due individui sulla soglia».

L’uomo con il giubbotto arancione, che indossava una mascherina Ffp2, ha esordito dicendo che qualcuno aveva avvelenato........

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