Ankara dice sì a Stoccolma. Il Parlamento turco ha ratificato l’adesione della Svezia alla Nato, ponendo fine a 20 mesi di negoziati. La candidatura svedese, che ora necessita soltanto del via libera dell’Ungheria, è stata approvata a stragrande maggioranza. Eppure, prima che Recep Tayyip Erdoğan firmasse i protocolli di adesione lo scorso ottobre, non era affatto scontato il via libera turco. La mediazione del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e i numerosi compromessi raggiunti hanno dato esito positivo. La Svezia ha dovuto modificare le sue leggi nazionali sul terrorismo per andare incontro alla Turchia. D’altro canto, quest’ultima nei mesi scorsi ha, infatti, chiesto a Stoccolma garanzie sulla “non interferenza” nella dura politica applicata verso i curdi e, in particolare, al Pkk che la Turchia ritiene essere un’organizzazione terroristica. In questi lunghi mesi di trattative, un aspetto è apparso particolarmente nitido: il potenziale via libera di Erdoğan era tutto fuorché disinteressato. Tra le tante carte in tavola e gli scambi di cortesie, infatti, il presidente della Turchia ha rilanciato il dibattito sull’adesione del Paese all’Unione europea.

“Oggi siamo un passo più vicini nel diventare membri a pieno titolo della Nato. È positivo che la Grande assemblea nazionale turca abbia votato in favore dell’adesione della Svezia all’Alleanza atlantica”. Lo scrive su X il primo ministro svedese Ulf Kristersson. Il ministro degli Esteri svedese Tobias Billström ha dichiarato di non vedere alcun motivo per negoziare con l’Ungheria la sua adesione alla Nato, poche ore dopo aver ricevuto un invito da Budapest a “discutere” il suo ingresso nell’Alleanza. “Al vertice di Madrid dello scorso anno, l’Ungheria ha concesso alla Svezia lo status di ospite” in vista dell’adesione alla Nato, senza alcuna riserva, ha dichiarato Billström ai giornalisti. “Non vedo quindi alcun motivo per negoziare oggi”, ha aggiunto.

Nel pomeriggio anche l’Ungheria si è detta favorevole all’ingresso della Svezia nella Nato. “Ho appena terminato una telefonata con Jens Stoltenberg”. Lo scrive su X Viktor Orbán. “Ho ribadito – afferma il premier magiaro – che il Governo ungherese sostiene l’adesione della Svezia alla Nato. Ho anche sottolineato che continueremo a sollecitare l’Assemblea nazionale ungherese a votare a favore dell’adesione della Svezia e a concludere la ratifica alla prima occasione possibile”. Anche il segretario generale della Nato ha confermato la “buona telefonata con Orbán. Accolgo con favore il chiaro sostegno del primo ministro e del suo Governo all’adesione della Svezia alla Nato: attendo la ratifica non appena il Parlamento tornerà a riunirsi”. Lo scrive sullo stesso social network Jens Stoltenberg.

Aggiornato il 24 gennaio 2024 alle ore 04:43:11

QOSHE - Nato, dopo la Turchia anche l’Ungheria dice sì alla Svezia - Ugo Elfer
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Nato, dopo la Turchia anche l’Ungheria dice sì alla Svezia

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24.01.2024

Ankara dice sì a Stoccolma. Il Parlamento turco ha ratificato l’adesione della Svezia alla Nato, ponendo fine a 20 mesi di negoziati. La candidatura svedese, che ora necessita soltanto del via libera dell’Ungheria, è stata approvata a stragrande maggioranza. Eppure, prima che Recep Tayyip Erdoğan firmasse i protocolli di adesione lo scorso ottobre, non era affatto scontato il via libera turco. La mediazione del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e i numerosi compromessi raggiunti hanno dato esito positivo. La Svezia ha dovuto modificare le sue leggi nazionali sul terrorismo per andare incontro alla Turchia. D’altro canto, quest’ultima nei mesi scorsi ha, infatti, chiesto a........

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