Almeno 800 accessi abusivi ai database in assenza di notizie di reato e delle autorizzazioni prescritte dalla legge (almeno, perché la perquisizione ed il conseguente sequestro dei supporti informatici a carico del principale indagato sarebbe avvenuto, pensa te, dopo il suo interrogatorio e quindi non certo “a sorpresa”).

Ciò che appare è una sistematica schedatura degna dei peggiori regimi autoritari. Come per l’affaire Palamara per chi scrive, aduso a “battere” le aule dei tribunali da ormai cinque lustri, nessuna sorpresa.

Tuttavia mi chiedo: ma quelli che vedono “fascismo” da tutte le parti hanno la connessione difettosa o sono tutti a judo?

Il caso dossieraggio conferma una volta di più che il comma primo dell’articolo uno della nostra Costituzione andrebbe così riscritto: “L’Italia è una Repubblica asseritamente democratica, fondata sull’ipocrisia”.

Aggiornato il 06 marzo 2024 alle ore 10:17

QOSHE - I dossieraggi e l’Italia dell’ipocrisia - Massimiliano Annetta
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I dossieraggi e l’Italia dell’ipocrisia

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06.03.2024

Almeno 800 accessi abusivi ai database in assenza di notizie di reato e delle autorizzazioni prescritte dalla legge (almeno, perché la perquisizione ed il conseguente sequestro dei supporti informatici a carico del principale indagato........

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