Pesaro, 16 novembre 2023 – C’è chi chiede 450 euro al mese per una sola camera a Pantano, come nemmeno a Milano. E non sembra arrossire per la richiesta. E’ una dei tanti annunci emersi ultimamente sul web. Questo perché un vero appartamento in affitto a Pesaro sembra ormai introvabile. Ma è davvero così?

Secondo il presidente dell’Uppi, l’unione piccoli proprietari, Stefano Tornimbeni, le cose sono diverse: "Noi sottoscriviamo affitti a canone concordato ad un buon ritmo. Posso dire che ogni settimana registriamo a Pesaro e dintorni una decina di contratti. Poi ci sono anche quelli a canone libero ma che noi non vediamo. Non nego che molti proprietari si stanno orientando verso gli affitti brevi perché hanno avuto una brutta esperienza a causa della decisione del governo Conte 2 che ha bloccato l’esecutività degli sfratti per due anni. Questo ha significato per tanti che gli inquilini già sfrattati hanno smesso di pagare la retta per due anni facendo perdere quindi l’introito al proprietario oltre a riversargli addosso anche i costi del condominio e delle tasse, per un danno di almeno 30mila euro".

Aggiunge Tornimbeni: "Non mi risultano nemmeno i prezzi che sento dire in giro. Noi facciamo contratti di affitto per appartamenti di 90 mq al costo di 550 euro al mese a canone concordato. Un bell’appartamento in viale Trieste può arrivare a 800 euro. Ma non di più altrimenti non potrebbe rientrare nel canone concordato con cedola al 10 per cento". Sulle garanzie richieste dal proprieario, Tornimbeni afferma: "Lavoro a tempo indeterminato, cauzione di 3 mesi, fidejussione bancaria ma non è facile ottenerla, e referenze. Un appartamento intero a Pantano può costare 500 euro al mese, ma non credo molto di più. Sul fatto che ci siano 2 o 3mila case sfitte, occorrerebbe che ci fossero degli stimoli per riportarle sul mercato degli affitti ma non ne vedo".

L’avvocato Floro Bisello, presidente nazionale dell’associazione Unioncasa, dice a proposito della mancanza di case in affitto: "Per evitare problemi molti proprietari preferiscono locare i loro immobili per brevi periodi o lasciarli vuoti per evitare così il rischio dell’inquilino moroso. Questo accade a causa della tempistica troppo lunga per sfrattare l’inquilino moroso. Basti pensare che sono necessari dai 16 ai 18 mesi e nel frattempo il titolare si carica sulle spalle tasse e spese condominiali. Per cui o cambia la legge che regola gli sfratti e garantisca ai proprietari il rientro in possesso del proprio immobile in tempi ragionevoli oppure sul mercato delle locazioni verranno meno sempre più immobili. Parlando dei contratti che sottoscrivo come Unioncasa – dice l’avvocato Bisello – constato che il rinnovato accordo tra Comune di Pesaro e i rappresentanti di proprietari e inquilini sul canone concordato ad uso abitativo, negli ultimi tre anni ha rappresentato il 90 per cento dei contratti interessando più di tremila famiglie. Come Unioncasa ne assevero una ventina al mese, in quanto è molto più conveniente di quello libero, sia per i proprietari, che per gli inquilini, considerando che il nuovo accordo ha congelato i i prezzi fino al 28 febbraio 2025.

Infine l’avvocato Gabriele Belfatto, del Sunia, in rappresentanza degli inquilini, dice: "Il governo non ha rifinanziato il fondo per la morosità incolpevole. Questo farà diminuire ancora di più l’offerta. Comunque, le case in affitto ci sono, ma non è facile trovarle".

ro.da.

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Odissea affitti. Il record a Pantano: 450 euro al mese ma solo per una camera

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16.11.2023

Pesaro, 16 novembre 2023 – C’è chi chiede 450 euro al mese per una sola camera a Pantano, come nemmeno a Milano. E non sembra arrossire per la richiesta. E’ una dei tanti annunci emersi ultimamente sul web. Questo perché un vero appartamento in affitto a Pesaro sembra ormai introvabile. Ma è davvero così?

Secondo il presidente dell’Uppi, l’unione piccoli proprietari, Stefano Tornimbeni, le cose sono diverse: "Noi sottoscriviamo affitti a canone concordato ad un buon ritmo. Posso dire che ogni settimana registriamo a Pesaro e dintorni una decina di contratti. Poi ci sono anche quelli a canone libero ma che noi non vediamo. Non nego che molti proprietari si stanno orientando verso gli affitti brevi perché hanno avuto una brutta esperienza a causa della decisione del governo Conte 2 che ha bloccato l’esecutività degli sfratti per due anni.........

© il Resto del Carlino


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