Pesaro, 9 dicembre 2023 – Doveva starle lontano almeno 300 metri. Aveva il divieto di avvicinamento. Non solo: mercoledì mattina era stato condannato dal tribunale di Pesaro a 3 anni di reclusione per maltrattamenti e lesioni sulla moglie di 26 anni, incinta all’ottavo mese. Ma due ore dopo la condanna, un 29enne, macedone, artigiano, di Vallefoglia, vede la consorte per strada. Sta andando a prendere i figli alla scuola elementare. Dovrebbe mantenere le distanze, invece si mette ad inseguirla per raggiungerla, lei se ne accorge e fugge verso l’istituto di Vallefoglia, dove si barrica e implora le insegnanti di chiudere la porta e chiamare i carabinieri. Che arrivano di lì a qualche minuto. Trovano l’uomo ancora sul posto, dice di voler solo parlare con i suoi due figli che non vede da agosto.

I carabinieri di Vallefoglia bloccano l’uomo, lo portano in caserma in stato di arresto che è obbligatorio in caso di violazione del divieto di avvicinamento. Ma poi la procura di Urbino, competente per quel territorio al confine, rilascia il 29enne perché la legge non permette misure cautelari come conseguenza della violazione del divieto di avvicinamento. In altre parole, l’uomo è stato colto in flagranza e arrestato, ma non può rimanere dietro le sbarre se non per il tempo di compilazione del verbale. Se non è una presa in giro è qualcosa che gli assomiglia molto. L’uomo così torna libero, come se non avesse fatto nulla. La moglie, consapevole del ritorno in libertà del marito che le aveva giurato di ammazzarla, fugge da casa con i figli, l’ultimo di pochi mesi, e chiede ospitalità a dei parenti lontano da Vallefoglia. Vive nel terrore, ha paura che il marito possa trovarla con delle conseguenze che è facile immaginare.

L’avvocatessa Cirioni , che la tutela, dice: "La mia assistita vive in una situazione di pericolo. Quest’uomo è stato allontanato da casa, ha avuto una condanna a 3 anni per le botte e le lesioni che ha procurato alla donna, ma è libero di inseguirla fino a voler entrare nella scuola perché sa che non possono arrestarlo. E ora è lei a non poter uscire di casa dalla paura. Perché si permette tutto questo?".

QOSHE - Insegue la moglie dopo la condanna, lei si barrica nella scuola: paura - Roberto Damiani
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Insegue la moglie dopo la condanna, lei si barrica nella scuola: paura

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09.12.2023

Pesaro, 9 dicembre 2023 – Doveva starle lontano almeno 300 metri. Aveva il divieto di avvicinamento. Non solo: mercoledì mattina era stato condannato dal tribunale di Pesaro a 3 anni di reclusione per maltrattamenti e lesioni sulla moglie di 26 anni, incinta all’ottavo mese. Ma due ore dopo la condanna, un 29enne, macedone, artigiano, di Vallefoglia, vede la consorte per strada. Sta andando a prendere i figli alla scuola elementare. Dovrebbe mantenere le distanze, invece si mette ad inseguirla per raggiungerla, lei se ne........

© il Resto del Carlino


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