Pesaro, 16 febbraio 2024 – "Io ho preso un impegno morale con la gente di Riceci e Petriano e intendo mantenerlo". Le parole sono Giuseppe Paolini, presidente della Provincia. L’impegno è quello di bloccare la discarica che Marche Multiservizi intenderebbe realizzare nei calanchi di Riceci. L’occasione per dire tutto questo è stata l’audizione in Commissione ecomafie della Camera avvenuta ieri mattina.

Paolini è stato chiamato per chiarire ai deputati tutto quello che sapeva della vicenda e sul perché il suo rappresentante (Maurizio Mazzoli ndr) nel cda di Mms abbia approvato la discarica dicendo sì all’ingresso di Mms nella società Aurora srl (del patron della Cartiera Ciacci di San Marino) per circa 3 milioni di euro. E la risposta di Paolini è stata semplice: "Io non ne sapevo niente fino a quando, il 6 febbraio 2023, Aurora srl ha presentato il progetto in Provincia per l’avvio dell’iter autorizzativo.

A quel punto, ho chiesto al mio rappresentante di dare le dimissioni perché non mi aveva avvertito. Dimissioni che sono arrivate. Poi il 23 giugno 2023, il consiglio provinciale ha detto no alla discarica". Incalzato dalle domande dei vari parlamentari, Paolini ha aggiunto che la Provincia convocherà a breve una seduta della conferenza dei servizi sulla base di nuovi dati morfologici e di altro. Che, a quanto pare, porterà al no definitivo ad Aurora srl e dunque a Marche multiservizi. In altre parole, sembra quasi che Paolini abbia voluto anticipare ai deputati l’annuncio di fine corsa per il progetto della discarica a Riceci.

Ma questo non è bastato ai parlamentari. Come la deputata Carmela Auriemma, 5S, deputata casertana, laurea in giurisprudenza, specializzazione in diritto ambientale, vicina di casa della terra dei fuochi, che ha chiesto alla Commissione ecomafie di acquisire i verbali del cda di Marche Multiservizi del 20 dicembre 2022. Quel giorno, il cda di Mms votò l’ingresso in Aurora srl mettendo sul piatto la somma di 3,2 milioni di euro, soldi gettati in una fornace di carta straccia perché in cambio Marche multiservizi non ha avuto nessuna certezza da Aurora srl, ma solo parole e spese per milioni.

Di cui la Commissione eco mafie ora chiede conto visto che Marche multiservizi ha la maggioranza delle azioni in mano ai Comuni. In particolare, la deputata Auriemma ha chiesto al presidente della Commissione di chiamare a Roma l’amministratore delegato di Marche Multiservizi Mauro Tiviroli perché spieghi chi l’ha messo in contatto con Aurora srl, perché ha pagato 3,2 milioni senza nessuna certezza di realizzazione, a chi aveva riferito del progetto discarica di Riceci e chi risponde di questi milioni gettati. Inoltre la deputata Auriemma ha chiesto di avere la visura camerale di Marche Multiservizi, quella di Eco servizi di San Marino, che è la socia al 60 per cento di Aurora srl accertandone la storia. Il deputato Dario Iaia ha ricordato che la Regione Marche con l’assessore Aguzzi ha già escluso che ci sia la minima possibilità difare la discarica per la mancanza delle distanze dal centro abitato". Insomma, la Commissione ecomafie, che è stata coinvolta dai Verdi su impulso dell’esponente locale Gianluca Carrabs, non molla, anzi rilancia.

QOSHE - Ecomafie: il 'caso Riceci' al colpo di scena. E i commissari convocano Tiviroli - Roberto Damiani
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Ecomafie: il 'caso Riceci' al colpo di scena. E i commissari convocano Tiviroli

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16.02.2024

Pesaro, 16 febbraio 2024 – "Io ho preso un impegno morale con la gente di Riceci e Petriano e intendo mantenerlo". Le parole sono Giuseppe Paolini, presidente della Provincia. L’impegno è quello di bloccare la discarica che Marche Multiservizi intenderebbe realizzare nei calanchi di Riceci. L’occasione per dire tutto questo è stata l’audizione in Commissione ecomafie della Camera avvenuta ieri mattina.

Paolini è stato chiamato per chiarire ai deputati tutto quello che sapeva della vicenda e sul perché il suo rappresentante (Maurizio Mazzoli ndr) nel cda di Mms abbia approvato la discarica dicendo sì all’ingresso di Mms nella società Aurora srl (del patron della Cartiera Ciacci di San Marino) per circa 3 milioni di euro. E la risposta di Paolini è stata semplice: "Io........

© il Resto del Carlino


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