Bologna, 15 aprile 2024 – C'è il Gotha della politica, dell'economia, della cultura e dalla vita pulsante di Bologna alla cerimonia di conferimento dell'Archiginnasio d'oro al professor Romano Prodi.

In una Sala Borsa gremita (chiusa al pubblico e disponibile solo per l'evento), a salutare per primo Prodi è stato il sindaco Matteo Lepore. "Nutro un grande sentimento di riconoscenza e gratitudine, come rappresentante delle istituzioni e come studente di questa università - ha detto Lepore - Sappiamo di arrivare dopo diverse lauree ad honorem e altri riconoscimenti, ma sappiamo quanto ci tieni a questo riconoscimento. Bologna è stato il principio e il destino dei tuoi tanti progetti, tu sei per certi versi una delle nostre 12 porte di Bologna, la porta aperta sull'Europa. Diversi imprenditori e cittadini si sono appassionati all'unione europea grazie a te".

Lepore ha citato il discorso che Giuseppe Dossetti tenne in occasione della consegna a suo carico dell'Archiginnasio d'oro, oltre a estratti di diverse prolusioni dello stesso Prodi. "Grande è stato l'impegno per processi ineludibili, dall'ingresso di nuovi stati nell'Ue alle politiche di coesione - ha continuato il sindaco -. Con quel dito puntato alla fronte, caro Romano, ci hai invitato a riflettere. Come la tua cara Flavia ci ha spronato a superare le frontiere del Welfare. Oggi lei sarebbe qua, felice a vederti ricevere l'Archiginnasio d'oro. Sono onorato di consegnarti il riconoscimento, per tutti è una bellissima giornata".

Presente alla cerimonia anche Sylvie Goulard, consulente politica dell'ex premier negli anni a Bruxelles. "È stato sempre aperto al mondo, alimentando una cultura europeista unita alla cultura democratica. Romano Prodi è uno che guarda lontano, mai ingenuo, con una visione ampia e lungimirante. Quando ho scritto questo discorso ho pensato al sorriso di Flavia, non bisogna mai avere paura di essere europeisti".

Prodi, emozionatissimo, è accompagnato da tutti i suoi familiari, con i figli Giorgio e Antonio e la truppa dei nipoti. "Sono commosso e onorato, è un riconoscimento preziosissimo, è bellissimo riceverlo nella mia città - ha detto Prodi, che ha iniziato il suo discorso ricordando tra gli applausi le vittime della strage di Suviana -. Il mio legame con l'Alma Mater continua senza sosta dagli anni 60, in una città che negli anni ha aggiunto Fiera, Cineteca, infrastrutture. A Bologna il confronto culturale non si è mai limitato alla politica, ma si è aperto alla città e il Mulino e la nuova facoltà di Scienza Politiche hanno cucinato sapori nuovi. Ho imparato più cose chiacchierando sotto i portici con il professor Andreatta, che leggendo i trattati".

Prodi ha ricordato gli amici Arturo Parisi, Umberto Eco, Giulio Santagata. "Ho il piacere anche di ricordare i miei due fratelli Giorgio e Paolo, e con quest'ultimo posso condividere questo premio dell'Archiginnasio d'oro. L'Ulivo è nato a Bologna, nonostante i lunghi anni di Roma e Bruxelles ho sempre voluto abitare qui a Bologna, mai portando la residenza fuori. Giorgio e Antonio hanno sempre frequentato la scuola di quartiere, scelte di cui non mi sono mai pentito. I legami in questo Paese si sono spezzati, si è persa la spinta a essere cooperativi. Questo tessuto strappato deve essere ricucito", ha aggiunto Prodi citando la moglie scomparsa l'anno scorso, Flavia.

"Siamo chiamati a ricostruire tutto, compresi i tram e i canali - ha detto ancora Prodi -. Le lungimiranti scelte delle amministrazioni comunali e regionali ci rendono però protagonisti anche in Europa. Il Tecnopolo, il Centro Meteo e l'università dell'Onu ci danno una grande possibilità di crescita e cambiamento. Non scontate, perché possiamo essere protagonisti della nuova Europa. Il nostro compito è costruire attorno all'ex manifattura tabacchi il nuovo Archiginnasio. Come da consuetudini fin dal Medioevo, accogliendo studiosi da tutto il mondo".

Questa la composizione delle prime file: Pier Ferdinando Casini, Gianni Morandi, Isabella Seragnoli, Graziano Delrio, Andrea De Maria, Virginio Merola, Arturo Parisi, Max Bergami, Vasco Errani, Pierluigi Stefanini, Alessandro Alberani, Maurizio Marchesini, Sandra Zampa, il prefetto Attilio Visconti, tutta la giunta Lepore, diversi consiglieri comunali (in blocco quelli del Pd) tra cui il leghista Giulio Venturi, oltre al civico Gian Marco De Biase.

Al termine della cerimonia, c’è stata una standing ovation per Romano Prodi.

QOSHE - Archiginnasio d’oro a Prodi: “Commosso e onorato, bellissimo riceverlo qui” - Paolo Rosato
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Archiginnasio d’oro a Prodi: “Commosso e onorato, bellissimo riceverlo qui”

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15.04.2024

Bologna, 15 aprile 2024 – C'è il Gotha della politica, dell'economia, della cultura e dalla vita pulsante di Bologna alla cerimonia di conferimento dell'Archiginnasio d'oro al professor Romano Prodi.

In una Sala Borsa gremita (chiusa al pubblico e disponibile solo per l'evento), a salutare per primo Prodi è stato il sindaco Matteo Lepore. "Nutro un grande sentimento di riconoscenza e gratitudine, come rappresentante delle istituzioni e come studente di questa università - ha detto Lepore - Sappiamo di arrivare dopo diverse lauree ad honorem e altri riconoscimenti, ma sappiamo quanto ci tieni a questo riconoscimento. Bologna è stato il principio e il destino dei tuoi tanti progetti, tu sei per certi versi una delle nostre 12 porte di Bologna, la porta aperta sull'Europa. Diversi imprenditori e cittadini si sono appassionati all'unione europea grazie a te".

Lepore ha citato il discorso che Giuseppe Dossetti tenne in occasione della consegna a suo carico dell'Archiginnasio d'oro, oltre a estratti di diverse prolusioni dello stesso Prodi. "Grande è stato l'impegno per processi ineludibili,........

© il Resto del Carlino


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