Milano, 10 gennaio 2024 – A poche settimane dal successo ottenuto in extremis in campionato, l’Atalanta batte nuovamente il Milan in rimonta 2-1 e questa volta guadagna l’accesso in semifinale di Coppa Italia eliminando i rossoneri. Un successo meritato quello ottenuto dai bergamaschi al termine di ima partita si è infiammata sul finale di un primo tempo complessivamente meglio interpretato dagli uomini di Pioli, passati in vantaggio al 45’ con una bellissima azione culminata nello scambio tra Theo Hernandez e Leao, autore dell’1-0 con un preciso piatto destro. Sul ribaltamento di fronte, però, la difesa milanista si è fatta cogliere impreparata e Koopmeiners ha potuto pareggiare immediatamente i conti, galvanizzando l’Atalanta che in avvio di ripresa ha continuato a spingere e al 59’ ha messo la freccia del sorpasso con il rigore trasformato sempre dall’olandese. I nerazzurri hanno poi sfiorato anche il tris, ma il Milan è riuscito ad uscire dal guscio e nel finale ha cercato con convinzione ma senza successo di arrivare al pari.

Pioli punta sul collaudato 4-3-3 in grado di trasformarsi in 4-2-3-1 e fa qualche cambio rispetto all’undici titolare che pochi giorni fa ha affrontato e sconfitto l’Empoli: nel pacchetto arretrato davanti a Maignan ci sono capitan Calabria, Gabbia – al suo nuovo esordio in rossonero dal 1’ dopo la breve esperienza al Villareal –, Theo Hernandez (il neoacquisto Terracciano parte dalla panchina) e Jimenéz, molto positivo nelle sue ultime uscite. A centrocampo torna Musah che si divide con Reijnders i compiti di regia e fa reparto anche con Loftus-Cheek. Nel tridente offensivo, invece, nuovamente titolare Jovic, in gol cinque volte nell’ultimo mese e supportato ai lati da Pulisic e Leao. Gasperini risponde con un 3-4-2-1: la linea a quattro di difesa a protezione di Carnesecchi è composta da Scalvini, Djimsiti e Kolasinac, recuperato in extremis al pari di De Ketelaere. Holm e Ruggeri sono invece le mezzali di un centrocampo completato da De Roon ed Ederson. Miranchuk e Koopmeiners agiscono invece alle spalle dell’attesissimo ex di serata De Ketelaere, preferito a Scamacca e Muriel per sostituire Lookman, impegnato in Coppa d’Africa.

Il Milan sin dalle prime battute cerca di prendere in mano il pallino del gioco con ritmo e brillantezza ed eludono – trovando Leao e Jimenez con le loro sgroppate sulla sinistra – il pressing dell’Atalanta che si affida a De Roon per provare ad andare a prendere alti i portatori di palla rossoneri. Proprio da una transizione sulla corsia mancina, al 19’, nasce la prima occasione di marca rossonera: Leao arriva quasi sul fondo e crossa basso al centro, Jovic fa velo e la palla arriva a Musah che fa partire un tiro violento, alzato sopra la traversa dal buon intervento di Carnesecchi. Dall’altra parte i nerazzurri faticano ad uscire palla al piede al cospetto della grande fisicità e pressione messe in campo dai rossoneri e devono attendere il 31’ per affacciarsi concretamente dalle parti di Maignan con il cambio di direzione di Ruggeri per Holm, che calcia al volo ma ampiamente fuori misura. L’occasione più ghiotta, però, i bergamaschi ce l’hanno al 35’ quando Miranchuk pesca con un traversone De Ketelaere, il quale colpisce di testa la palla che si spegne sul fondo con De Roon che manca la deviazione sotto porta di un soffio anche per via di un duro contrasto con Gabbia. Un contatto che fa esplodere la rabbia di Gasperini, prima ammonito e poi espulso da Di Bello per le reiterate proteste, e che costa l’addio al campo di entrambi i giocatori: Gabbia è infatti costretto a lasciare il posto a Kjaer, mentre – 2’ più tardi – alza bandiera bianca anche l’olandese, che viene sostituito dall’ex milanista Pasalic. La partita di colpo si infiamma e l’ultimo spicchio di primo tempo regala veri e propri fuochi d’artificio. Allo scadere dei 45’, infatti, il Milan trova il vantaggio: un’uscita a vuoto di Holm scatena infatti il contropiede dei rossoneri, che culmina nella bellissima triangolazione tra Theo Hernandez e Leao che di piatto destro insacca nell’angolino l’1-0. Il vantaggio rossonero dura però lo spazio di pochi secondi, perché sul ribaltamento di fronte la difesa milanista si fa cogliere impreparata e così Koopmeiners, su suggerimento di Holm, può insaccare il pari al culmine di un’azione orchestrata magistralmente. Galvanizzati dal pari immediato, i nerazzurri prima del duplice fischio di Di Bello ci riprovano due conclusioni ravvicinate del neoentrato Pasalic, murato in entrambi i casi da Calabria.

Il buon finale di primo tempo infonde fiducia nei bergamaschi che escono bene dagli spogliatoi e al 47’ creano una nuova occasione con Miranchuck che, dalla distanza, costringe Maignan alla parata in due tempi. I rossoneri lasciano sfogare l’impeto nerazzurro e pian piano provano a rialzare il pressing e riprendono il controllo del possesso palla, ma al 55’ rischiano nuovamente qualcosa di troppo sul diagonale di Koopmeiners, che si spegne sul fondo di un soffio. Passano 3' e l’Atalanta vede i suoi sforzi ripagati: Miranchuk va sul fondo e salta Jimenez arrivando al contatto. Per Di Bello non ci sono dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Koopmeiners che spiazza Maignan e firma 2-1 atalantino e doppietta personale. Con il Milan finito in svantaggio, Pioli rivoluziona la difesa inserendo Simic e il neoacquisto Terracciano per Calabria e Jimenez. È però sempre l’Atalanta a spingere per cercare di approfittare del momento di difficolta dei rossoneri e a sfiorare il tris prima con De Ketelaere, che su buon suggerimento di Ruggeri non imprime da buona posizione la giusta forza alla palla, e poi con il sinistro a giro di Miranchuk e il destro di Ederson deviato in corner da Maignan. La risposta rossonera è racchiusa nel sinistro di Pulisic che Carnesecchi respinge in corner. Troppo poco, però, per spaventare l’Atalanta e allora Pioli si gioca anche le carte Adlì e Giroud (entrati al posto di Reijnders e Loftus-Cheek), passando così al modulo con le due punte. Il vice di Gasperini, Grittii risponde con gli innesti di Scamacca e Zappacosta per De Ketelaere e Ruggeri. Il finale è un vero e proprio assalto degli uomini di Pioli che all’83’ si divorano il pari con Theo Hernandez, che spara alle stelle un cross basso e a centro area di Leao, e con la frustata dalla distanza di Musah. Gli sforzi rossoneri non si esauriscono ma l’Atalanta riesce a coprirsi con accortezza e protegge il vantaggio fino al triplice fischio di Di Bello.

Milan (4-3-3): Maignan; Calabria (dal 62’ Simic), Gabbia (dal 40’ Kjaer), Hernández, Jiménez (dal 62’ Terracciano); Loftus-Cheek (dal 72’ Adlì), Reijnders (dal 72’ Giroud), Musah; Pulisic, Jović, Leão. All.: Pioli.

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini (dall’86’ Hien), Djimsiti, Kolašinac; Holm, De Roon (dal 41’ Pasalic), Éderson, Ruggeri (dal 78’ Zappacosta); Mirančuk, Koopmeiners (dall’86’ Muriel); De Ketelaere (dal 78’ Scamacca). All. Gasperini.

Arbitro: Marco Di Bello della sezione di Brindisi

Marcatori: Leao (45’), Koopmeiners (47’ e 59’ su rigore).

Note – Ammonizioni: Theo Hernandez, Leao, Ederson. Espulsioni: Gasperini

QOSHE - Milan-Atalanta 1-2: la Dea in semifinale di Coppa Italia/ - Matteo Airoldi
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Milan-Atalanta 1-2: la Dea in semifinale di Coppa Italia/

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11.01.2024

Milano, 10 gennaio 2024 – A poche settimane dal successo ottenuto in extremis in campionato, l’Atalanta batte nuovamente il Milan in rimonta 2-1 e questa volta guadagna l’accesso in semifinale di Coppa Italia eliminando i rossoneri. Un successo meritato quello ottenuto dai bergamaschi al termine di ima partita si è infiammata sul finale di un primo tempo complessivamente meglio interpretato dagli uomini di Pioli, passati in vantaggio al 45’ con una bellissima azione culminata nello scambio tra Theo Hernandez e Leao, autore dell’1-0 con un preciso piatto destro. Sul ribaltamento di fronte, però, la difesa milanista si è fatta cogliere impreparata e Koopmeiners ha potuto pareggiare immediatamente i conti, galvanizzando l’Atalanta che in avvio di ripresa ha continuato a spingere e al 59’ ha messo la freccia del sorpasso con il rigore trasformato sempre dall’olandese. I nerazzurri hanno poi sfiorato anche il tris, ma il Milan è riuscito ad uscire dal guscio e nel finale ha cercato con convinzione ma senza successo di arrivare al pari.

Pioli punta sul collaudato 4-3-3 in grado di trasformarsi in 4-2-3-1 e fa qualche cambio rispetto all’undici titolare che pochi giorni fa ha affrontato e sconfitto l’Empoli: nel pacchetto arretrato davanti a Maignan ci sono capitan Calabria, Gabbia – al suo nuovo esordio in rossonero dal 1’ dopo la breve esperienza al Villareal –, Theo Hernandez (il neoacquisto Terracciano parte dalla panchina) e Jimenéz, molto positivo nelle sue ultime uscite. A centrocampo torna Musah che si divide con Reijnders i compiti di regia e fa reparto anche con Loftus-Cheek. Nel tridente offensivo, invece, nuovamente titolare Jovic, in gol cinque volte nell’ultimo mese e supportato ai lati da Pulisic e Leao. Gasperini risponde con un 3-4-2-1: la........

© il Resto del Carlino


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