Mattarana (La Spezia), 9 dicembre 2023 – Di prima mattina Alfredo Zenucchi, 57 anni, edicolante nel Cremonese ma originario di Teglia in provincia di Bergamo, ha colpito la moglie alla gola con un rasoio a mano nella stanza di un albergo di Mattarana, in provincia della Spezia. Poi si è allontanato in auto, una C3 bianca, cercando di far perdere le proprie tracce. Ma è stato fermato circa sei ore dopo, nel primo pomeriggio alle 13,30, dai carabinieri in un posto di blocco a Terrarossa, in Lunigiana. "Adesso scappo, così mi sparate e la facciamo finita", ha detto ai militari dell’Arma in preda alla disperazione. Una confessione del femminicidio, l’ultimo di una lunghissima serie: 110 le donne uccise da inizio anno. L’uomo, dopo l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri alla Spezia, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario: ha confessato tutto in tarda serata.

“Volevamo farla finita. Prima dovevo uccidere lei, poi mi sarei tolto la vita io. Ma alla fine non ce l’ho fatta". Così avrebbe detto nel corso dell’interrogatorio Alfredo Zenucchi. Il corpo di Rossella Cominotti, 53 anni, di Cremona, è stato trovato senza vita riverso sul letto poco dopo le 8,30 dalla donna delle pulizie in una camera da letto dell’antica locanda Luigina di Mattarana, piccola località nel comune di Carrodano, in Val di Vara, sul passo del Bracco. Lì la donna e il marito Alfredo Zenucchi alloggiavano da venerdì scorso. Cosa abbiano fatto una settimana in un paese dove d’inverno vivono solo i residenti resta un mistero. Sarebbero comunque partiti ieri, ma a lasciare l’albergo è stato solo l’uomo, che aveva compiuto 57 anni il giorno prima. La coppia abitava a Cavatigozzi in provincia di Cremona. Si erano sposati il 9 marzo e gestivano un’edicola a Bonemerse nel Cremonese, proprio di fronte al municipio.

Avevano fatto perdere le loro tracce improvvisamente dal 29 novembre e risultavano irreperibili anche al telefono. Non a caso, sui social, i familiari avevano pubblicato circa 24 ore prima un avviso di ricerca che spiegava come Rossella mancasse da casa con il marito da ormai tanti giorni e che ci fosse preoccupazione. Ma nessuno immaginava che la loro fuga, sembra per problemi economici, finisse in tragedia. Rossella Cominotti era originaria di Rivarolo Mantovano, aveva fatto la parrucchiera che è il lavoro della sorella Sabrina. Quando ieri l’anziana madre Sandra ha avuto la terribile notizia, è stata colta da malore.

Non appena è stato trovato il corpo senza vita con evidenti tracce di sangue che hanno fatto presumere subito un delitto, è scattato l’allarme. A Mattarana sono arrivati i carabinieri di Sesta Godano e Borghetto Vara e il maggiore Marco Di Iesu che ha diretto le indagini. Nella camera i militari hanno rinvenuto il rasoio a mano libera, l’arma con cui l’omicida avrebbe colpito la vittima alla gola. È intervenuto sul posto anche il pubblico ministero di turno, Elisa Loris.

Il corpo della donna è stato portato via nella tarda mattinata dal retro dell’albergo, dove si stava preparando il pranzo dell’Immacolata con numerosi tavoli prenotati . I carabinieri h anno posto sotto sequestro la stanza e sono rimasti nell’albergo per controllare i filmati delle telecamere di sicurezza, mentre i clienti hanno pranzato come se nulla fosse successo. Una famiglia di origine romena in vacanza in Italia, che aveva la camera prenotata per un’altra notte, ha preferito invece andare via non appena ha saputo che nell’albergo c’era stato un delitto.

QOSHE - E' il femminicidio numero 110 dall'inizio dell'anno - Massimo Benedetti
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E' il femminicidio numero 110 dall'inizio dell'anno

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09.12.2023

Mattarana (La Spezia), 9 dicembre 2023 – Di prima mattina Alfredo Zenucchi, 57 anni, edicolante nel Cremonese ma originario di Teglia in provincia di Bergamo, ha colpito la moglie alla gola con un rasoio a mano nella stanza di un albergo di Mattarana, in provincia della Spezia. Poi si è allontanato in auto, una C3 bianca, cercando di far perdere le proprie tracce. Ma è stato fermato circa sei ore dopo, nel primo pomeriggio alle 13,30, dai carabinieri in un posto di blocco a Terrarossa, in Lunigiana. "Adesso scappo, così mi sparate e la facciamo finita", ha detto ai militari dell’Arma in preda alla disperazione. Una confessione del femminicidio, l’ultimo di una lunghissima serie: 110 le donne uccise da inizio anno. L’uomo, dopo l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri alla Spezia, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio volontario: ha........

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