La promozione in B del Cesena è, e ancora di più sarà, una festa per tutto il territorio. Lo dicono i riscontri legati all’indotto che il mondo del calcio è in grado di portare a vantaggio di una città e della sua comunità, partendo dall’ assunto che più la categoria cresce, più aumentano gli impatti economici. "Prima di tutto – è l’analisi dell’assessore allo sport Christian Castorri – serve considerare i tifosi. In serie B si muovono gruppi di entità ben maggiore rispetto a quelli della C e i tifosi sono prima di qualsiasi altra cosa, visitatori che approfittano dei servizi offerti dalla città. A riguardo ritengo prioritario sgomberare il campo dai luoghi comuni: il mondo del tifo non è un potenziale problema, ma una importante risorsa. Le immagini che a volte l’attualità ci riporta di persone che danneggiano cose e luoghi, arrivando anche alle aggressioni, non hanno nulla a che fare con questo contesto. E dunque non le cito". Castorri a proposito ricorda il grande senso civico del popolo bianconero che sabato ha celebrato l’impresa restando fuori dal campo: "Non era affatto scontato, perché la gioia era tanta e il momento attesissimo. Ma è stato un ottimo biglietto da visita della nostra città: qui le regole si rispettano. Complimenti a tutti". L’assessore spende anche una parola sulla festa allungatasi all’interno del palazzo comunale. "Nessuna forzatura politica – argomenta – Ripensando al passato, ricordo che il percorso dopo il fallimento del club era nato proprio lì, in Comune e ritengo sia stato giusto chiudere il cerchio nello stesso luogo. Il Comune non rappresenta una parte politica, ma tutta la città".

Volendo già cominciare a guardare oltre l’estate (pur essendo appena all’inizio della primavera), i primi riscontri economici sono quelli dei quali beneficerà il club, che nella nuova categoria, contando anche i diritti legati alla tv, si vedrà riconosciuta una somma che dovrebbe variare tra i sei milioni e mezzo e i sette milioni di euro. I conti esatti devono ancora essere effettuati: oltre alla quota fissa attribuita a ogni squadra, serve infatti aggiungerne una variabile legata al piazzamento in classifica. Per una neopromossa in ogni caso l’ordine di grandezza dovrebbe essere quello citato. "C’è molto più di questo – rilancia Corrado Augusto Patrignani, imprenditore, presidente di Confcommercio Cesenate ed ex patron del Cesena Calcio prima della cessione alla proprietà statunitense – perché gli impatti legati alla squadra in B riguarderanno l’intera comunità. E’ un dato di fatto incontrovertibile, legato sia alle presenze fisiche, che all’immagine della quale beneficerà la nostra comunità: è inutile negarlo, il calcio è un veicolo promozionale incredibile, in Italia le città che ospitano squadre di calcio nelle prime categorie sono universalmente conosciute e a questo serve aggiungere la visibilità che Cesena guadagnerà sulla stampa e sulle televisioni, comprese quelle nazionali. Un volano per tutti".

Patrignani si sta godendo il momento anche a livello personale: "Ho sempre detto di essere un ultras con la cravatta ed è verissimo. Sono orgoglioso di questa squadra e sono orgoglioso di aver fatto una parte del percorso insieme a lei. Noi imprenditori del territorio abbiamo rappresentato il primo passo della rinascita, facendo poi da traghettatori al nuovo corso, rendendo possibile l’ingresso di soci con disponibilità economiche decisamente più importanti. Così, col contributo di tutti, siamo arrivati dove siamo ora. Che, permettetemi, è tanto, ma non ancora abbastanza. Avete visto al tifoseria di sabato? Avete visto la coreografia, sentito i cori? Il popolo bianconeri è un ‘patrimonio’ che pochissimi hanno. Quando si parla della gente di Cesena il raffronto non deve essere con la serie B, ma con la A. Dunque benissimo la promozione, ma la strada da fare è ancora lunga".

QOSHE - La promozione è un affare. In serie B c’è un ’tesoro’ tra incassi, diritti tv e indotto - Luca Ravaglia
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La promozione è un affare. In serie B c’è un ’tesoro’ tra incassi, diritti tv e indotto

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02.04.2024

La promozione in B del Cesena è, e ancora di più sarà, una festa per tutto il territorio. Lo dicono i riscontri legati all’indotto che il mondo del calcio è in grado di portare a vantaggio di una città e della sua comunità, partendo dall’ assunto che più la categoria cresce, più aumentano gli impatti economici. "Prima di tutto – è l’analisi dell’assessore allo sport Christian Castorri – serve considerare i tifosi. In serie B si muovono gruppi di entità ben maggiore rispetto a quelli della C e i tifosi sono prima di qualsiasi altra cosa, visitatori che approfittano dei servizi offerti dalla città. A riguardo ritengo prioritario sgomberare il campo dai luoghi comuni: il mondo del tifo non è un potenziale problema, ma una importante risorsa. Le immagini che a volte l’attualità ci riporta di persone che danneggiano cose e luoghi, arrivando anche alle aggressioni, non hanno nulla a che fare con questo contesto. E dunque non le cito". Castorri a........

© il Resto del Carlino


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