Verona, 2 marzo 2024 – “Un neg... giù per un fosso è sempre un bel buongiorno". Era questo il tenore dei messaggi che l’allenatore mandava agli atleti nella chat finita sotto la lente della giustizia sportiva e della Procura di Verona. Messaggi razzisti e xenofobi, con foto di Hitler e Mussolini, che venivano accolti con commenti di approvazione. Ma questo era l’aspetto, se possibile, meno grave. Infatti nella chat, che doveva servire alla gestione organizzativa di un gruppo di atleti della Federazione sport invernali, venivano anche inviate foto di ragazzine minorenni nude o in biancheria intima. Scatti che le stesse mandavano ai fidanzatini, che poi le giravano nella chat ovviamente senza il consenso delle interessate. Sulla vicenda sta indagando la Procura di Verona e, nei giorni scorsi, si è già espressa la giustizia sportiva.

La Procura federale aveva chiesto pene pesanti, cioè la sospensione da sei mesi a un anno per le 15 persone coinvolte (12 atleti, l’allenatore e due dirigenti del Comitato regionale Fisi del Veneto), ma i giudici hanno ridimensionato tutto, assolvendo otto atleti e condannando gli altri a pene miti. Solo l’allenatore è stato sospeso per sei mesi. Una sentenza decisamente soft, che sta facendo molto discutere dentro la Fisi e anche fuori. Chi però non ne vuole discutere è il presidente della stessa Fisi, Flavio Roda: "Non vedo cosa dovrei dire, non mi competono queste cose", dice senza esprimere nemmeno una parola di vicinanza alle vittime di questa brutta storia.

Ma torniamo alla famigerata chat, attiva dalla fine del 2022 alla primavera del 2023. C’è davvero di tutto. Sia video e foto scaricati dalla rete, sia filmati e immagini che invece riguardano le giovanissime atlete della Fisi. A novembre 2022 viene inserito nella chat dai più grandi uno degli atleti più giovani, minorenne pure lui, con un unico scopo: "Mi ha detto che se lo mettiamo dentro manda un sacco di foto, a voi la decisione", dice uno. "Non sarebbe male, al massimo lo buttiamo fuori", risponde un altro. Il ragazzino viene inserito e manda diversi scatti di ragazzine in biancheria intima (scatti che lui ha ricevuto dalle interessate). "Familiare questa", commenta un compagno. "Anche questa", dice un altro. Seguono commenti meno eleganti. Passano i giorni e si alternano contenuti di carattere sessuale e non. Il 18 dicembre uno invia la foto di un incidente stradale: "Macchina guidata stranamente da un nero", commentano. "Sono abituati ai cammelli". Tanti sticker illustrano le idee di questi giovani e dell’allenatore. Vengono postate tante foto di persone di colore, con commenti razzisti.

C’è poi un video di un’atleta ripresa da dietro, vestita, mentre si allena. "Io ho fatto la mia parte, oggi", dice fiero l’allenatore che ha inviato la foto. Arriviamo all’inizio del 2023: "Ecco a voi l’album fotografico, occhio a non farle girare che poi non me le manda più", dice il giovanissimo mandando tante foto di una ragazzina seminuda. Il 5 marzo la vicenda viene a galla. L’allenatore si congeda dalla chat. E per farlo sceglie queste parole: "A me fa piacere che siete affamati di f... e non siate una manica di fr..., malati buonisti pro neg.., comunisti ed ebrei. Detto questo penso capiate che la mia presenza nel gruppo è un po’ borderline. Io esco, meglio evitare possibili casini. Tranquilli non ce l’ho con nessuno. Finiamo bene le gare e poi andiamo a fare caccia grossa".

QOSHE - Video hot e frasi razziste, al setaccio la chat delle promesse azzurre. Nei guai anche un minore - Gilberto Dondi
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Video hot e frasi razziste, al setaccio la chat delle promesse azzurre. Nei guai anche un minore

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02.03.2024

Verona, 2 marzo 2024 – “Un neg... giù per un fosso è sempre un bel buongiorno". Era questo il tenore dei messaggi che l’allenatore mandava agli atleti nella chat finita sotto la lente della giustizia sportiva e della Procura di Verona. Messaggi razzisti e xenofobi, con foto di Hitler e Mussolini, che venivano accolti con commenti di approvazione. Ma questo era l’aspetto, se possibile, meno grave. Infatti nella chat, che doveva servire alla gestione organizzativa di un gruppo di atleti della Federazione sport invernali, venivano anche inviate foto di ragazzine minorenni nude o in biancheria intima. Scatti che le stesse mandavano ai fidanzatini, che poi le giravano nella chat ovviamente senza il consenso delle interessate. Sulla vicenda sta indagando la Procura di Verona e, nei giorni scorsi, si è già espressa la........

© il Resto del Carlino


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