Con i suoi 58.270 posti il ‘San Nicola’ di Bari è il terzo stadio più capiente d’Italia dietro al Meazza di Milano e all’Olimpico di Roma. Un impianto progettato da Renzo Piano e da lui stesso soprannominato ‘Astronave’ per la sua caratteristica conformazione architettonica. Un luogo che trasuda storia, realizzato per ‘Italia 90’ e in cui nella primavera del ’91 si giocò anche la finale di Coppa dei Campioni vinta dalla Stella Rossa di Mihajlovic sull’Olimpique Marsiglia.

È qui che oggi, a partire dalle 16,15, la Reggiana cercherà l’impresa. Non tanto perché il Bari stia facendo chissà quale campionato - i ‘Galletti’ di Marino sono a 27 punti, i granata a 25 - ma perché Nesta dovrà mettere in campo una formazione falcidiata dalle squalifiche (un turno per Cigarini, Girma e Portanova) e indebolita dagli infortuni (Romagna out un mese). E allora è chiaro che soprattutto col passare dei minuti e con pochi cambi a disposizione, il tecnico dovrà cercare di tenere botta facendo di necessità virtù. I ballottaggi si riducono quindi a due-tre. Non di più. Rozzio potrebbe (dovrebbe…) prendere il posto di Szyminski al centro della difesa, a sinistra Pieragnolo è in vantaggio su Pajac, mentre a destra Fiamozzi è ormai davanti a Libutti nelle gerarchie che ha in testa il trainer laziale. Il resto della ciurma dovrebbe essere abbastanza ‘scontato’, a meno che Nesta non decida di dare una chance dal primo minuto a Crnigoj. Ipotesi però difficile, mentre sembra più probabile un suo coinvolgimento a gara in corso. Forse qualche minuto potrebbe essere concesso a Reinhart, il ‘volante’ argentino arrivato a fine dicembre. Che però, stando alle prime indiscrezioni, pare sia ancora un po’ acerbo per essere protagonista a questo livello. Attenzione alla squadra di Marino, arrivato a campionato in corso al posto di Mignani. L’ex tecnico dell’Udinese ha dato brio alla manovra e ha giocatori offensivi di ottima caratura. Su tutti Sibilli, il capocannoniere dei biancorossi a quota 7 a cui ha aggiunto anche 3 assist, ma non solo. Pensiamo a Nasti, attaccante del 2003 che il Milan ha scelto di far crescere in Puglia, arrivato a quota 4 gol e a Kallon, un’ala destra con grandi capacità atletiche. Insomma una squadra in grado di fare male, con un vecchio lupo di mare come Benali, diventato l’orologio della mediana e in odore di rinnovo dopo la ‘rivalutazione’ avvenuta con Marino. Il ds Ciro Polito ha poi investito quasi due milioni per il portiere Brenno, prelevato dal Gremio in estate, mentre sulla fascia destra sta sbocciando l’algerino Dorval (1 gol e 1 assist). La delusione per la promozione in A sfuggita al 93’ contro il Cagliari aveva lasciato inevitabilmente delle scorie che però l’ambiente sta iniziando a smaltire. E il Bari sta riprendendo quota. Un pareggio, che allungherebbe a 5 i risultati utili, oggi andrebbe benissimo alla Reggiana, che oggi sarà seguita da circa 400 tifosi.

QOSHE - Ci vuole una Reggiana senza paura. I granata sono senza quattro titolari. Ma in grado di andare a punto a Bari - Francesco Pioppi
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Ci vuole una Reggiana senza paura. I granata sono senza quattro titolari. Ma in grado di andare a punto a Bari

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27.01.2024

Con i suoi 58.270 posti il ‘San Nicola’ di Bari è il terzo stadio più capiente d’Italia dietro al Meazza di Milano e all’Olimpico di Roma. Un impianto progettato da Renzo Piano e da lui stesso soprannominato ‘Astronave’ per la sua caratteristica conformazione architettonica. Un luogo che trasuda storia, realizzato per ‘Italia 90’ e in cui nella primavera del ’91 si giocò anche la finale di Coppa dei Campioni vinta dalla Stella Rossa di Mihajlovic sull’Olimpique Marsiglia.

È qui che oggi, a partire dalle 16,15, la Reggiana cercherà l’impresa. Non tanto perché il Bari stia facendo chissà quale campionato - i ‘Galletti’ di Marino sono a 27 punti, i granata a 25 - ma perché Nesta dovrà mettere in........

© il Resto del Carlino


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