Bologna, 2 febbraio 2024 – Ricoverato da una settimana con la gamba rotta, ma senza la possibilità di potersi operare. Il caso arriva dall’Istituto ortopedico Rizzoli, dove l’iper afflusso di questi giorni sta creando diversi disagi tra reparti pieni e interventi programmati che continuano a saltare. È la storia di un paziente che, da domenica scorsa, attende ancora il proprio intervento dopo aver rimediato una brutta frattura a seguito di un infortunio sportivo. Una situazione particolare che riguarderebbe anche altri cittadini, "almeno quattro o cinque nel mio reparto" – secondo quanto racconta il paziente – che da giorni restano in attesa di essere operati.

"Sabato scorso sono arrivato al pronto soccorso del Rizzoli in codice arancione – sottolinea il paziente –. Ricoverato in attesa dell’intervento, mi è stato chiesto su disposizione dei medici di restare digiuno e di non bere a causa dell’intervento fissato per il giorno successivo. Lunedì alle 20 mi è stato comunicato che, a causa di altre emergenze, l’intervento non sarebbe stato eseguito. La stessa cosa mi è stata ripetuta martedì, sempre alle 20, con l’annuncio che sarei stato operato il giorno successivo. Mercoledì è arrivato un altro medico, che mi ha detto come l’intervento non sarebbe stato eseguito: stesso copione".

"Ho scritto alla direzione sanitaria chiedendo lumi anche rispetto alla situazione degli altri pazienti nella mia stessa condizione – prosegue –: qualcuno di loro ha iniziato ad andare su di giri. Il primario, a quel punto, ha confermato in sostanza la situazione, parlando espressamente di ‘problemi di organizzazione’...".

Dall’istituto ortopedico confermano una situazione complicata: negli ultimi giorni, infatti, si sarebbero inanellati diversi accessi improvvisi, con pazienti in condizioni gravi o di fragilità, anziani e bambini. Tanti casi che hanno finito per provocare l’impasse. Alcune operazioni già fissate, dunque, sarebbero slittate per lasciare la precedenza a casi più urgenti, in attesa di essere riprogrammate.

"Ad oggi non so ancora quando il mio intervento sarà eseguito, in spregio a ogni condizione di dignità del malato – conclude il paziente –. Mi hanno anche detto che potrei stare tranquillamente 20 giorni con un arto rotto, se ci sono urgenze che sopravanzano...".

Il protagonista, nello specifico, ha anche fatto presente al personale sanitario l’incombenza di alcuni appuntamenti e impegni professionali a cui non può sottrarsi, cercando invano di sottolineare la necessità di essere operato il prima possibile, per tornare – quando opportuno – al proprio lavoro e alla propria routine.

Dal Rizzoli, intanto, assicurano che "tutti gli interventi sono già stati nuovamente calendarizzati" e, quindi, verranno eseguiti appena ci sarà la possibilità. Sempre dallo Ior spiegano anche che i reparti disposti per i traumi cambiano e si alternano di settimana in settimana. Un sistema che, a fronte di situazione emergenziali, potrebbe complicare quindi il calendario delle operazioni.

Non è chiaro, però, a cosa sia dovuto l’iper afflusso registrato in questi giorni. Non ci sono condizioni climatiche straordinarie, come potrebbe essere la presenza di neve o ghiaccio, tanto da giustificare un improvviso boom di infortuni traumatici. La spiegazione, al massimo, potrebbe riguardare la grande ondata di influenza che ha colpito anche la popolazione bolognese: con ospedali e pronto soccorso quasi del tutto intasati, i pazienti che necessitano di cure ortopediche potrebbero così scegliere di rivolgersi direttamente all’istituto specifico, piuttosto che attendere per ore e ore nell’area triage di un’altra struttura.

QOSHE - Rizzoli, emergenza iperafflusso: "Ho la gamba rotta da una settimana. Ma l’operazione continua a saltare" - Francesco Moroni
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Rizzoli, emergenza iperafflusso: "Ho la gamba rotta da una settimana. Ma l’operazione continua a saltare"

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02.02.2024

Bologna, 2 febbraio 2024 – Ricoverato da una settimana con la gamba rotta, ma senza la possibilità di potersi operare. Il caso arriva dall’Istituto ortopedico Rizzoli, dove l’iper afflusso di questi giorni sta creando diversi disagi tra reparti pieni e interventi programmati che continuano a saltare. È la storia di un paziente che, da domenica scorsa, attende ancora il proprio intervento dopo aver rimediato una brutta frattura a seguito di un infortunio sportivo. Una situazione particolare che riguarderebbe anche altri cittadini, "almeno quattro o cinque nel mio reparto" – secondo quanto racconta il paziente – che da giorni restano in attesa di essere operati.

"Sabato scorso sono arrivato al pronto soccorso del Rizzoli in codice arancione – sottolinea il paziente –. Ricoverato in attesa dell’intervento, mi è stato chiesto su disposizione dei medici di restare digiuno e di non bere a causa........

© il Resto del Carlino


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