Bologna, 12 marzo 2024 – Mentre il destino delle sue vicissitudini giudiziarie è ancora in bilico, il trapper ventitreenne Medy Cartier torna a fare parlare di sé, ma questa volta in quanto ospite del podcast di Fedez ’Muschio selvaggio’.

Un’ora di intervista condotta dal rapper milanese e da Mr Marra – e sarà una delle ultime ad andare in onda, prima della sospensione in attesa che si chiarisca la diatriba sulle quote societarie del podcast dopo la rottura tra i proprietari, Fedez e lo YouTuber bolognese Luis Sal – in cui il giovane trapper racconta la sua vita, tra musica, carcere (dove è entrato a soli 15 anni), turbolenze. Con qualche nota di tenerezza, dietro l’aria da duro: come quando ringrazia la mamma e il suo avvocato Roberto D’Errico – involontaria parodia della gag di Luis Sal ai danni di Fedez –, o parla del papà, che ha lasciato la famiglia quando lui era bambino, e persino del carcere, tra momenti di dolore e sprazzi di allegria, nonostante tutto ("A quello di Potenza do il massimo dei punti, si mangiava benissimo"; ma "il colloquio con la famiglia era uno strazio, perché tutto il tempo pensavo che dopo un’ora loro se ne sarebbero andati e io sarei tornato da solo").

Medy non trascura il suo legame con Bologna e il suo quartiere: "Se mi dessi ora un milione di euro, ma in cambio dovessi andarmene da San Donato, ti direi di no. Perché mi leveresti una parte di me", dice, fedele alla realtà "della strada, della piazza" in cui è cresciuto; e tra dieci anni si sogna "sempre in San Donato, magari in una casa bellissima, forse con una moglie. Ma lì. E nel sogno i miei amici hanno tutti una bella macchina".

Non manca neppure una sorta di ’mea culpa’: "Ora sembra che i ragazzini facciano reati per mettersi in mostra, girano con il ferro (la pistola, ndr ) o il coltellino perché va di moda, questo mi dà fastidio – riflette infatti il trapper –. Forse però la nostra musica li ha influenzati".

Del resto, i nuovi guai per Medy si sono aperti proprio a seguito di un suo concerto. Quando, lo scorso dicembre, è stato denunciato per l’evento non autorizzato al centro commerciale Gran Reno di Casalecchio , finito nel caos e culminato in una maxi rissa che ha contato diversi feriti, tra cui un giovanissimo accoltellato. Poi, la multa della polizia, che ha sorpreso il ragazzo a bruciare un semaforo rosso, alla guida senza patente. Infine, a febbraio, poco dopo la registrazione del podcast, la denuncia per stalking di una ex e la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ragazza, con tanto di braccialetto elettronico.

Lo scorso venerdì, inoltre, Medy con il suo avvocato D’Errico è comparso davanti al tribunale per i minorenni per discutere dell’affidamento in prova, cui è sottoposto per finire di scontare le pene per alcuni reati commessi da adolescente, e di cui la Procura ha chiesto la revoca a seguito di queste ultime vicende. I giudici si sono riservati la decisione: se l’affidamento verrà revocato, il trapper rischia di tornare in carcere. Intanto, la Questura ha chiesto per lui la sorveglianza speciale, della durata di quattro anni: una misura di prevenzione che prevede prescrizioni su orari o luoghi da frequentare, stabiliti dall’autorità pubblica. La riserva su tali questioni sarà sciolta nei prossimi giorni.

QOSHE - Medy Cartier da Fedez: “Non lascerei Bologna”. Ma i guai non sono finiti - Federica Orlandi
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Medy Cartier da Fedez: “Non lascerei Bologna”. Ma i guai non sono finiti

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12.03.2024

Bologna, 12 marzo 2024 – Mentre il destino delle sue vicissitudini giudiziarie è ancora in bilico, il trapper ventitreenne Medy Cartier torna a fare parlare di sé, ma questa volta in quanto ospite del podcast di Fedez ’Muschio selvaggio’.

Un’ora di intervista condotta dal rapper milanese e da Mr Marra – e sarà una delle ultime ad andare in onda, prima della sospensione in attesa che si chiarisca la diatriba sulle quote societarie del podcast dopo la rottura tra i proprietari, Fedez e lo YouTuber bolognese Luis Sal – in cui il giovane trapper racconta la sua vita, tra musica, carcere (dove è entrato a soli 15 anni), turbolenze. Con qualche nota di tenerezza, dietro l’aria da duro: come quando ringrazia la mamma e il suo avvocato Roberto D’Errico – involontaria parodia della gag di Luis........

© il Resto del Carlino


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