Roma, 23 novembre 2023 – Cominciare a "fare la propria parte" con "un accordo bipartisan". L’onda dell’emozione per la morte di Giulia Cecchettin si è tradotta, ieri, in un voto trasversale su un prossimo ddl contro la violenza alle donne. All’origine, una telefonata di Elly Schlein alla presidente del Consiglio. Una chiamata – spiegano dal Nazareno – nata per cercare "la possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere".

Erano giorni, d’altra parte, che Schlein e Meloni si lanciavano segnali a distanza su quest’argomento, con la leader dem impegnata a fare in modo che il filo del dialogo non fosse interrotto "dalle polemiche strumentali" suscitate dalle parole dolorose della sorella di Giulia, Elena. Un filo che, alla fine, ha trovato il suo percorso: "Sul contrasto a questa mattanza lasciamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al Paese", sono le parole di Schlein. "Apprezzo il segnale che ha dato la maggioranza - continua la dem - con il parere favorevole all’ordine del giorno che chiede di mettere risorse alla formazione degli operatori e delle operatrici e di calendarizzare in tempi rapidi le proposte di legge che insistono sulla prevenzione, compreso il nostro sull’educazione al rispetto e all’affettività in tutti i cicli scolastici".

E visto che l’accordo trasversale sembra aver trovato concretezza, a dichiarare di volerci stare è stato anche il leader M5s Giuseppe Conte: "È una questione che riguarda tutti, non è un tema di maggioranza o opposizione. Noi siamo assolutamente disponsibili ad elaborare insieme al governo un pacchetto di misure educative". Secondo Conte serve "un progetto culturale molto più ampio, con il volto solo repressivo non si va da nessuna parte".

Andando sul concreto: ieri, in Aula al Senato, sono stati approvati due ordini del giorno al ddl contro la violenza alle donne, presentati dal Pd, ma riformulati con le indicazioni che sono arrivate anche da Plazzo Chigi. Si impegna il governo – si legge nei testi – a mettere in campo disegni di legge "sulla prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne in tempi rapidi". E a prevedere corsi da fare nelle scuole per educare al rispetto della parità di genere. Quale sarà l’articolato che potrà scaturire da queste ’intenzioni’ nlo si vedrà poi, ma il senso politico dei testi approvati è quello di una lotta comune del Parlamento intero contro il flagello del femminicidio che ha portato a 105 le vittime nel 2023. "Un ignobile fenomeno tuttora tristemente presente" lo ha definito ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando come sia la Costituzione stessa a mettere nero su bianco, e con "decisione, il principio della parità tra donne e uomini".

Nel frattempo in Senato, nonostante le buone intenzioni, gli accordi bipartisan e le belle palole, l’esame del ddl del governo contro la violenza alle donne si è svolto ieri in un’aula di Palazzo Madama semideserta. Quasi vuoti gli scranni di maggioranza e opposizione. Nei banchi del governo solo solo la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella. Nelle prossime ore si capirà se l’accordo trovato sugli ordini del giorno verrà tradotto in un articolato condiviso ma nel causo l’augurio è che i parlamentari ieri assenti trovato almeno il tempo per partecipare alla discussione e al – possibile – voto finale unanime.

QOSHE - Schlein chiama Meloni: "Insieme contro le violenze". Passa la legge per le donne, intesa bipartisan / - Elena Polidori
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Schlein chiama Meloni: "Insieme contro le violenze". Passa la legge per le donne, intesa bipartisan /

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23.11.2023

Roma, 23 novembre 2023 – Cominciare a "fare la propria parte" con "un accordo bipartisan". L’onda dell’emozione per la morte di Giulia Cecchettin si è tradotta, ieri, in un voto trasversale su un prossimo ddl contro la violenza alle donne. All’origine, una telefonata di Elly Schlein alla presidente del Consiglio. Una chiamata – spiegano dal Nazareno – nata per cercare "la possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere".

Erano giorni, d’altra parte, che Schlein e Meloni si lanciavano segnali a distanza su quest’argomento, con la leader dem impegnata a fare in modo che il filo del dialogo non fosse interrotto "dalle polemiche strumentali" suscitate dalle parole dolorose della sorella di Giulia, Elena. Un filo che, alla fine, ha trovato il suo percorso: "Sul contrasto a........

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