I carabinieri lo hanno preso domenica pomeriggio in una "zona rurale", in Umbria, nei pressi di Gubbio. Era un’area che probabilmente Federico Marcelli, 49 anni, di Pesaro, ex titolare di una osteria a Cattabrighe, condannato per due stupri ai danni delle sue ex compagne, conosceva abbastanza bene, se l’ha scelta per nascondersi. Marcelli era latitante dal 15 novembre scorso. Forse negli ultimi giorni l’ex ristoratore ha fatto un po’ di vita da Rambo, da solo (forse), tra i monti. Ricercato dai decine di carabinieri dell’Italia centrale.

Marcelli il 15 si era liberato del braccialetto elettronico che il giudice gli aveva imposto di indossare, mentre scontava i domiciliari a casa della madre, in zona Chiusa di Ginestreto, per la doppia condanna avuta dopo aver stuprato tra il 2020 e il 2021 le sue due ex, due donne moldave di 40 e 49 anni, con una della quali ha avuto anche un figlio. Marcelli aveva quindi solo un piano nella testa: scappare. Perché sapeva che a giorni, il primo dicembre, la Cassazione avrebbe mandato in giudicato una delle due condanne inflitte dai giudici della Corte d’Appello, quella a 4 anni e 4 mesi. Per lui quindi si sarebbero aperte le porte del carcere. Quindi rompe il braccialetto elettronico e scappa.

Un mese di fuga. Il 23 novembre spiegamento di forze dei carabinieri sull’Appennino, tra Cagli e Apecchio. Forse i carabinieri avevano ricevuto la segnalazione del piccolo fuoristrada con cui, pare, Marcelli si muoveva (forse lo stesso con cui l’hanno sorpreso domenica scorsa), comprato o avuto da qualcuno poco tempo prima di scappare. Da allora per i carabinieri cominciano le nottate e una dedizione totale al caso. Perchè al di là del nuovo reato che Marcelli sta commettendo – l’evasione – la sua fuga getta nel terrore le sue due ex donne, che da allora vivono nell’incubo di incontrarlo. E la fuga di Marcelli coincide con uno dei momenti della storia nazionale in cui, per la tragedia di Giulia Cecchettin, l’allarme e l’attenzione pubblica in tutto il paese su femminicidi o violenza di genere è al massimo.

Ma l’ex ristoratore non si trova. Ricerche e nottate. Fino a due giorni fa, quando i carabinieri riescono ad agguantarlo. Come? Riserbo tombale sulle indagini. I carabinieri fino a ieri dicevano solo che al momento dell’arresto l’uomo era solo, ed "in ottime condizioni di salute". Soddisfatta la procuratrice della Repubblica di Pesaro Cristina Tedeschini, che elogia i carabinieri, guidati dal maggiore Guerino Spina. Che fine abbia fatto il braccialetto elettronico che l’uomo si era tolto, come fosse un orologio qualsiasi, non si sa.

"E sarei anche curiosa di capire – si chiede la legale che assiste le due vittime di Marcelli, Elena Fabbri, del foro di Rimini – di più su eventuali favoreggiatori". Perchè che qualcuno lo abbia aiutato nella fuga è altamente probabile. E’ uno dei tanti misteri su cui i carabinieri potrebbero dare indicazioni.

La posizione giudiziaria dell’ex ristoratore quindi si complica. L’evasione prevede una pena che va da uno a tre anni. La Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni e 4 mesi per uno dei due stupri. A giorni la Cassazione si pronuncerà sulla seconda condanna per violenza sessuale, quella a 6 anni. Stavolta la prospettiva di Marcelli sono le sbarre, non il braccialetto elettronico.

QOSHE - Marcelli come Rambo, preso tra i monti. L’arresto dopo una fuga durata un mese - Alessandro Mazzanti
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Marcelli come Rambo, preso tra i monti. L’arresto dopo una fuga durata un mese

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12.12.2023

I carabinieri lo hanno preso domenica pomeriggio in una "zona rurale", in Umbria, nei pressi di Gubbio. Era un’area che probabilmente Federico Marcelli, 49 anni, di Pesaro, ex titolare di una osteria a Cattabrighe, condannato per due stupri ai danni delle sue ex compagne, conosceva abbastanza bene, se l’ha scelta per nascondersi. Marcelli era latitante dal 15 novembre scorso. Forse negli ultimi giorni l’ex ristoratore ha fatto un po’ di vita da Rambo, da solo (forse), tra i monti. Ricercato dai decine di carabinieri dell’Italia centrale.

Marcelli il 15 si era liberato del braccialetto elettronico che il giudice gli aveva imposto di indossare, mentre scontava i domiciliari a casa della madre, in zona Chiusa di Ginestreto, per la doppia condanna avuta dopo aver stuprato tra il 2020 e il 2021 le sue due ex, due donne........

© il Resto del Carlino


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