Pesaro, 2 marzo 2024 – Ha ucciso a morsi la sua padrone, attaccandola anche al collo, recidendole la carotide e lasciandola a terra in un lago di sangue. Tigre è il cane pastore dell’Asia centrale, nove anni circa, sui 60 chili, pelo marrone scuro e bianco, che l’altro ieri ha ucciso Gianna Canova, 84 anni, casalinga, sposata con Italo Schiavi, ex imprenditore, un figlio che abita a Roma, è che ieri ha scritto disperato sul suo profilo Fb: "Il giorno peggiore della mia vita, mamma non dovevi andartene così".

Tigre era il cane di casa, quello preso cucciolo circa 9 anni fa da Gianna e Italo da alcuni pastori nelle vicinanze per fare la guardia a quella casa isolata, con grande giardino, nella campagna di Mercatino Conca, al confine tra Marche e Romagna. La donna è stata assalita alle 13 circa: era sul pianerottolo di casa. Sarebbe uscita di lì a poco per una visita programmata ortopedica a un braccio. Perché nonostante i suoi 84 anni compiuti nello scorso febbraio guidava ancora con disinvoltura, e gestiva lei tutta la casa. E’ morta per shock emorragico: il pm della procura di Urbino non ha disposto neanche l’autopsia, è bastato un esame esterno del medico sul corpo dilaniato, la ferocia dei morsi conferisce una tragica chiarezza al caso. Che quindi è già chiuso, dal punto di vista penale.

Se ne apre un altro, quello che riguarda il destino del cane. Tigre è da giovedì dietro una rete nel recinto di un canile di Urbino, l’hanno portato lì i veterinari dopo averlo sedato (e non è stato facile sedarlo, dice chi ha visto l’operazione). E’ in attesa di un verdetto. Che potrebbe essere l’abbattimento (l’ipotesi più probabile), anche se vedendolo con gli occhi tristi dietro quel recinto, qualcuno, sui social, sta cominciando a chiedersi se non sia possibile salvare l’animale, nonostante quanto è accaduto.

Il problema è che Tigre era recidivo. Un paio di anni fa un amico di famiglia, entrato nel giardino della villa in cui è avvenuta la tragedia, è stato morso, e si è salvato, letteralmente, salendo sul cofano della sua auto. Tigre aveva anche morso gli stessi padroni, più volte. Da qui la sua pericolosità, e l’alta probabilità di un destino segnato. Quando il marito della donna, si è trovato davanti lui e il cadavere, si sono guardati, il cane ha ’solo’ piegato la testa e si è allontanato.

Un vicino di casa della coppia, Francesco Renzini, dice che quando era cucciolo, Tigre giocava con tutti. Poi qualcosa è cambiato. Con il peso dei suoi circa 60 chili giovedì scorso ha atterrato la padrona e l’ha riempita di morsi, su tutto il tronco e le braccia. Perché? Il marito, Italo Schiavi, classe 1937, è disperato: "Era lei che gli preparava sempre da mangiare, perché l’ha fatto? Non lo so".

Il sindaco di Mercatino Conca, Omar Lavanna, è mortificato per non esser riuscito a salvare la vita dell’anziana: "Se ci avessero segnalato la situazione, potevamo fare con Tigre come abbiamo fatto in questi giorni con un pitbull Lo abbiamo trasferito in un canile".

Tigre è già nel canile, in attesa.

QOSHE - Ha sbranato la padrona: ora il - Alessandro Mazzanti
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Ha sbranato la padrona: ora il

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02.03.2024

Pesaro, 2 marzo 2024 – Ha ucciso a morsi la sua padrone, attaccandola anche al collo, recidendole la carotide e lasciandola a terra in un lago di sangue. Tigre è il cane pastore dell’Asia centrale, nove anni circa, sui 60 chili, pelo marrone scuro e bianco, che l’altro ieri ha ucciso Gianna Canova, 84 anni, casalinga, sposata con Italo Schiavi, ex imprenditore, un figlio che abita a Roma, è che ieri ha scritto disperato sul suo profilo Fb: "Il giorno peggiore della mia vita, mamma non dovevi andartene così".

Tigre era il cane di casa, quello preso cucciolo circa 9 anni fa da Gianna e Italo da alcuni pastori nelle vicinanze per fare la guardia a quella casa isolata, con grande giardino, nella campagna di Mercatino Conca, al confine tra........

© il Resto del Carlino


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