Milano, 2 gennaio 2024 – Autostrade più care, anche in Lombardia. L’aumento è del +2,3% per il 2024. Entro il 30 marzo le società autostradali dovrebbero rivedere i propri Piani economico-finanziari e, dunque, stabilire quali potrebbero essere gli eventuali rincari complessivi per la rispettiva gestione societaria. Improbabile, comunque, che rinuncino a quel +2,3%, che corrisponde all’indice dell’inflazione per il 2024, già stabilito dal Governo come salvaguardia dei loro bilanci per adeguare da subito le tariffe alla crescita dell’inflazione.

L’aumento, scattato per decreto dall’1 gennaio, è appunto in percentuale sul totale della tratta percorsa, del +2,3%. Difficile fare degli esempi in quanto il calcolo dipende dalla distanza percorsa, dal tipo di mezzo utilizzato (auto, moto, camion, ecc). Però il rincaro è chiaramente di 2,30 euro ogni 100 euro spesi. Si tratta di un incremento non da poco per pendolari che viaggiano in tratte o orari non coperti dal servizi di trasporto o pubblico, per chi effettua consegne, per chi deve muoversi per lavoro lungo i 1.300 chilometri dell’autostrade della Lombardia. Ed infatti le associazioni a tutela dei consumatori hanno già interpellato il Garante.

I rincari “sono ingiustificati e favoriscono solo gli utili dei gestori privati autostradali”, attacca Assoutenti, che aveva chiesto lo scorso 29 dicembre al Parlamento di “votare contro” la norma del Milleproroghe. “Invece di aumentarli i pedaggi dovrebbero essere diminuiti come forma di indennizzo a fronte dei gravi disservizi registrati sulle autostrade nel 2023”, tuona il Codacons.

Da qui la richiesta al Garante dei prezzi di intervenire. L'aumento dei pedaggi - attaccano le organizzazioni dei consumatori - andrà ad aggravare la stangata che colpirà tutti con il nuovo anno, “dopo le assicurazioni per le auto (aumento di quasi l'8%), i costi telefonici e la fine del mercato tutelato del gas. Tutte voci che riaccenderanno l'inflazione e ridurranno la capacità di spesa”.

Da parte di Autostrade per l'Italia si fa notare che è dal 2018 (cioè dal crollo del Ponte Morandi) che la concessionaria non applica aumenti tariffari, salvo alcuni rincari autorizzati per singole tratte con un decreto interministeriale a firma Salvini-Giorgetti nel 2023. Nel maggio 2022, la prima concessionaria autostradale è passata a un nuovo gruppo di soci, fra questi i fondi di investitori Blackstone e Macquarie, e i nuovi soci hanno a loro volta azionisti a cui rendere conto.

Non dovrebbero invece aumentare i pedaggi della A24-A25, la cosiddetta Autostrada dei Parchi, al sud, in concessione al gruppo Toto che, dopo aver riavuto le concessioni proprio dall’1 gennaio, ha garantito di mantenere fino al 2032 le stesse tariffe del 2017.

L'aumento previsto dal Milleproroghe è dunque una misura di salvaguardia dei concessionari e avrà efficacia fino al 30 marzo 2024 per dare più tempo alle società autostradali di presentare le proposte di aggiornamento dei piani economico-finanziari (Pef). In questi ultimi - si legge nel comunicato diffuso dal Consiglio dei ministri - saranno definiti gli incrementi tariffari “in eccesso o in difetto”. In altre parole, l'aumento del 2,3% è fino a fine marzo. Poi - commentano i consumatori - si rischia di arrivare ad aumenti anche superiori al tasso di inflazione stimato dalla Nadef”.

Le tratte, per un totale di circa 1.300 chilometri (dato aggiornato al 2022) sono gestite da Autostrade per l'Italia, Società Autostrade Lombarde, Milano Serravalle, BreBeMi

Autostrada A1: Collega Milano a Roma, attraversando la Lombardia in direzione sud.

Autostrada A4: Collega Torino a Trieste, attraversando la Lombardia da ovest a est. Passa per città come Milano, Bergamo e Brescia.

Autostrada A7: Collega Milano a Genova, percorrendo una tratta da nord-ovest a sud-est. La MIlano-Serravalle, in particolare gestisce il tratto da Milano a Serravalle Scrivia.

Autostrada A8: Collega Milano a Varese e Como, con un tratto che prosegue fino al confine svizzero.

Autostrada A9: Collega Lainate (Milano) a Como.

Autostrada A50: Tangenziale Ovest di Milano, circonda la parte ovest della città collegando l'A4, l'A7 e l'A8.

Autostrada A51 Tangenziale Est Milano

Austrada A52 Tangenziale Nord Milano, collega Milano a Monza e prosegue verso est fino a Lecco.

Autostrada A53: Bereguardo-Pavia

Autostrada A54 Tangenziale Ovest di Pavia col raccordo autostradale (A53) Autostrada A58: Conosciuta anche come Teem, Tangenziale Est Esterna di Milano, collega le autostrade A1, A4 e A51 attorno alla parte est di Milano.

Autostrada A35: Conosciuta come BreBeMi (Brescia, Bergamo, Milano), collega Milano e Brescia.

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Autostrade in Lombardia: dal primo gennaio rincaro dei pedaggi del +2,3%

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02.01.2024

Milano, 2 gennaio 2024 – Autostrade più care, anche in Lombardia. L’aumento è del 2,3% per il 2024. Entro il 30 marzo le società autostradali dovrebbero rivedere i propri Piani economico-finanziari e, dunque, stabilire quali potrebbero essere gli eventuali rincari complessivi per la rispettiva gestione societaria. Improbabile, comunque, che rinuncino a quel 2,3%, che corrisponde all’indice dell’inflazione per il 2024, già stabilito dal Governo come salvaguardia dei loro bilanci per adeguare da subito le tariffe alla crescita dell’inflazione.

L’aumento, scattato per decreto dall’1 gennaio, è appunto in percentuale sul totale della tratta percorsa, del 2,3%. Difficile fare degli esempi in quanto il calcolo dipende dalla distanza percorsa, dal tipo di mezzo utilizzato (auto, moto, camion, ecc). Però il rincaro è chiaramente di 2,30 euro ogni 100 euro spesi. Si tratta di un incremento non da poco per pendolari che viaggiano in tratte o orari non coperti dal servizi di trasporto o pubblico, per chi effettua consegne, per chi deve muoversi per lavoro lungo i 1.300 chilometri dell’autostrade della Lombardia. Ed infatti le associazioni a tutela dei consumatori hanno già........

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