Milano – Un incrocio pericoloso, quello tra la partita delle nomine dei nuovi direttori generali della sanità lombarda e il Bilancio di previsione 2024-2026. E la prova si è avuta ieri in Consiglio regionale, in particolare ieri mattina, quando, durante la discussione sulla manovra, i banchi di Forza Italia apparivano del tutto vuoti a causa di un vertice interno al partito in corso proprio al Pirellone e proprio sull’affaire delle nomine col coordinatore regionale azzurro Alessandro Sorte.

Anche nel pomeriggio l’attività della terza assemblea legislativa d’Italia ha risentito dei confronti in corso tra l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, e i partiti di maggioranza sempre sui nomi ai quali affidare la aziende sanitarie e le agenzie di tutela della salute lombarde. Un confronto-scontro dietro le quinte del tutto parallelo a quello con le opposizioni di centrosinistra per l’approdo ad un’intesa minima sul Bilancio.

Risultati? Sull’ultimo punto, ancora fino alle 21.30 di ieri si era "alle schermaglie". Sulla questione nomine si è fatta largo un’ipotesi che potrebbe portare alla pace, per quanto si tratti di una soluzione infrequente: Alberto Zoli, inviso a Fratelli d’Italia, che ha ottenuto che non sia confermato alla guida dell’AREU, l’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, che guida dal 2008, potrebbe essere ricompensato e premiato per il proprio impegno con la nomina a direttore generale dell’ospedale Niguarda di Milano, carica che manterrebbe per un solo anno, l’ultimo prima della pensione. A quel punto gli succederebbe Mario Melazzini, ciellino, ex assessore regionale, uomo di Bertolaso ma non sgradito a Fratelli d’Italia che avrebbe per sé la nomina del direttore generale dell’AREU. Nei giorni scorsi si era fatto il nome di Matteo Scotto, ora direttore generale dell’Azienda socio sanitaria dei Santi Paolo e Carlo, ma nelle ultime ore ha preso quota il nome di Luca Stucchi, uomo di Fratelli d’Italia, attualmente direttore generale ad Imperia.

Stucchi vuole rientrare in Lombardia, segnatamente a Lecco, la sua provincia. Ma può accettare un incarico di prestigio come l’AREU nell’ottica di un accordo che porti alla guida dell’Asst lecchese Marco Bosio, oggi dg proprio del Niguarda. Per l’altro grande ospedale milanese, il Policlinico, si fa invece il nome di Matteo Stocco, un altro profilo di compromesso. Aperta la partita delle aziende sanitarie di Bergamo sulle quali si concentrano le mire di Claudia Maria Terzi, capodelegazione della Lega in Giunta, ma anche dello stesso Sorte, senza contare Fratelli d’Italia. Una seduta della Giunta regionale è convocata per la prima serata di domani: potrebbe essere quella dell’intesa tra i partiti e tra i partiti e Bertolaso.

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Lombardia, la partita delle nomine della sanità alle battute finali. Ipotesi staffetta al Niguarda: Zoli ora, Melazzini tra un anno

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20.12.2023

Milano – Un incrocio pericoloso, quello tra la partita delle nomine dei nuovi direttori generali della sanità lombarda e il Bilancio di previsione 2024-2026. E la prova si è avuta ieri in Consiglio regionale, in particolare ieri mattina, quando, durante la discussione sulla manovra, i banchi di Forza Italia apparivano del tutto vuoti a causa di un vertice interno al partito in corso proprio al Pirellone e proprio sull’affaire delle nomine col coordinatore regionale azzurro Alessandro Sorte.

Anche nel pomeriggio l’attività della terza assemblea legislativa d’Italia ha risentito dei confronti in corso tra l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, e i partiti di maggioranza........

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