Milano – La sua latitanza è durata quasi due anni, ma in tutto questo tempo gli investigatori della Squadra mobile non hanno mai smesso di cercarlo. A ottobre, gli agenti coordinati dal dirigente Marco Calì hanno recuperato una litografia griffata di Banksy che Andrea Deiana aveva affidato a un gallerista milanese per ottenere i soldi necessari a garantirsi la latitanza.

L’analisi dei movimenti bancari ha intercettato un passaggio di soldi per un ammontare di circa 500mila euro, anche se il valore dell'opera, il "Lanciatori di fiori”, si aggira sui 2 milioni. Sabato anche il 42enne con la passione per l'arte, che nelle chat criptate aveva preso in prestito il nickname proprio dal celebre artista britannico, è finito nella rete: i poliziotti lo hanno bloccato all'aeroporto di Fiumicino, appena sceso da un volo partito da Città del Messico, e gli hanno notificato l'ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico emessa nel maggio 2022, a valle dell'indagine antidroga della Dda che aveva già portato in cella 31 persone. Ora il broker si trova in carcere a Civitavecchia.

Stando a quanto ricostruito, Deiana ha trascorso la sua latitanza prevalentemente in Messico. All'epoca degli arresti, la Mobile aveva individuato pure la sua villa di residenza vicino Cancun, ma il quarantaduenne si era volatilizzato. Il blitz dell'altro giorno è stato reso possibile dalla collaborazione tra Mobile, Servizio centrale operativo, Servizio per la cooperazione internazionale di polizia, Direzione centrale per i servizi antidroga e Fbi statunitense. Broker di stupefacenti di calibro internazionale, all'epoca dei fatti in cui rappresentava il vertice della presunta organizzazione criminale, Deiana era il titolare di una galleria d'arte ad Amsterdam.

"Dall'attività di indagine - si legge in un comunicato firmato dal procuratore capo Marcello Viola - è emerso come l'ex latitante avesse investito parte dei proventi dell'attività illecita nell'acquisto di una litografia autografata proprio dal famoso street artist britannico". Stiamo parlando di una delle opere più famose di Baksy, il Lanciatore di fiori (The Flower Thrower), il cui graffito originale si trova a Gerusalemme, sul muro che separa Israele dalla Palestina. Un'opera da 2 milioni di euro, "affidata dal latitante a un gallerista di Milano al fine di monetizzarne il valore economico" per sostenere "i costi della latitanza". In primo grado, Deiana è stato condannato a 16 anni e 8 mesi di reclusione.

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Andrea Deiana, il trafficante di droga con la passione per l’arte: l’opera di Banksy svenduta per pagarsi la latitanza in Messico

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15.01.2024

Milano – La sua latitanza è durata quasi due anni, ma in tutto questo tempo gli investigatori della Squadra mobile non hanno mai smesso di cercarlo. A ottobre, gli agenti coordinati dal dirigente Marco Calì hanno recuperato una litografia griffata di Banksy che Andrea Deiana aveva affidato a un gallerista milanese per ottenere i soldi necessari a garantirsi la latitanza.

L’analisi dei movimenti bancari ha intercettato un passaggio di soldi per un ammontare di circa 500mila euro, anche se il valore dell'opera, il "Lanciatori di fiori”, si aggira sui 2 milioni. Sabato anche il 42enne con la passione per l'arte,........

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