Nelle celebrazioni più andanti mi sembra si perda qualcosa di essenziale come il suo cinismo, il suo gusto per il potere, l’ambiguità politica. A me il suo gioco di specchi e di inganni piaceva perversamente, sebbene fossi sempre dall’altra parte dello specchio

Rispetto lo Scalfari amico, padre, nonno e ora idolo centenario di “una strana gioia di vivere”, come lo rappresenta un suo sodale e biografo della maturità, estraneo alla genesi e alla storia dello scalfarismo ma non al declino rampante del grande vecchio, il forte e chiaro Francesco Merlo. Nella drammaturgia o orchestrazione delle celebrazioni più andanti mi sembra si perda qualcosa di essenziale come il suo cinismo, il suo gusto per il potere e la frode intellettuale, la sua totale assenza di scrupoli, l’immoralismo travestito da predicazione di valori, il rapporto disinvolto con il denaro societario e il patrimonio personale, lo sfrontato provincialismo culturale, l’ambiguità politica, tutte cose molto importanti della sua personalità e del suo immenso successo di mercato come portavoce e profeta della nuova classe media italiana.

Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo

"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.

QOSHE - Scalfari era meglio e peggio del nonno messo in scena cent’anni dopo - Giuliano Ferrara
menu_open
Columnists Actual . Favourites . Archive
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close
Aa Aa Aa
- A +

Scalfari era meglio e peggio del nonno messo in scena cent’anni dopo

28 9
07.04.2024

Nelle celebrazioni più andanti mi sembra si perda qualcosa di essenziale come il suo cinismo, il suo gusto per il potere, l’ambiguità politica. A me il suo gioco di specchi e di inganni piaceva perversamente, sebbene fossi sempre dall’altra parte dello specchio

Rispetto lo Scalfari amico, padre, nonno e ora idolo centenario di “una strana gioia di vivere”, come lo rappresenta un suo sodale e biografo della........

© Il Foglio


Get it on Google Play