Una politica seria cerca di ottimizzare gli spazi che ha cercando di conciliare lo sviluppo urbano con la riduzione del consumo di suolo senza battaglie ideologiche. In passato è stato fatto

Il consumo di suolo è un problema grave e c’è una larga convergenza sul fatto che vada ridotto, possibilmente fino a zero. Qualche dato meno urlato degli allarmi periodici che sul tema vengono lanciati da ambientalisti e da Ispra aiuta, però, non solo a capire meglio le tendenze vere, che su questo tema sono di medio-lungo periodo, ma anche a guardare dentro il fenomeno e a elaborare politiche “lunghe” di contrasto. Nel periodo 1960-1990 il consumo di suolo medio annuo era di 240 kmq, saliti nell’ultimo decennio del secolo scorso a 280 kmq annui, poi scesi nel primo decennio del XXI secolo a 210 kmq e attestatisi negli ultimi otto anni intorno ai 60 kmq. L’ultimo Rapporto Ispra dice che nel 2022 si è registrata una crescita a 71 kmq e una certa dose di attenzione questo dato la richiede. Nulla toglie, però, a una tendenza in atto che va accelerata, ma intanto c’è: in un decennio il consumo di suolo si è ridotto di oltre due terzi. Quando ci sono dati positivi non vanno nascosti, ma valorizzati, insieme alle politiche che li hanno prodotti.

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QOSHE - Combattere le balle sul consumo del suolo si può. Qualche antidoto - Giorgio Santilli
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Combattere le balle sul consumo del suolo si può. Qualche antidoto

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29.11.2023

Una politica seria cerca di ottimizzare gli spazi che ha cercando di conciliare lo sviluppo urbano con la riduzione del consumo di suolo senza battaglie ideologiche. In passato è stato fatto

Il consumo di suolo è un problema grave e c’è una larga convergenza sul fatto che vada ridotto, possibilmente fino a zero. Qualche dato meno........

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