E se Putin non dovesse fermarsi all’Ucraina? La Nato calcola il potenziale dei paesi europei in caso di deflagrazione del conflitto: 2.646.440 truppe (183.800 l’Italia, con 18 mila riserve). Riflessioni a partire da un documento inedito
Non succede. Ma se succede, che succede? E se dovesse succedere, di quanti militari avrebbe bisogno l’Europa per proteggere se stessa? Forse una risposta c’è ed è in un documento segreto intercettato dal Foglio. La questione la conoscete. Le opinioni pubbliche internazionali sono specializzate ormai da anni nel considerare le minacce di Vladimir Putin delle semplici provocazioni, delle vuote enunciazioni volte a spaventare le cancellerie occidentali. E dunque, quando Vladimir Putin afferma, come ha fatto nelle ultime settimane, che la Russia è pronta all’utilizzo di armi nucleari, che la Russia è pronta a portare le truppe al confine con la Finlandia, che la Russia ha armi che possono raggiungere i territori europei, la reazione delle opinioni pubbliche internazionali è simile a quella coltivata prima dell’invasione russa dell’Ucraina: ma figurati se poi lo fa davvero.
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.