Quella degli agricoltori è l’ultima protesta di categoria. Dai vigili ai cacciatori fino a tassisti e pensionati. Un bestiario

Accampati alle porte settentrionali di Roma, i trattori degli agricoltori vanno ingrossando le fila. I manifestanti fanno in metafora rombare i motori, rilasciano interviste, espongono le loro preoccupazioni e le loro rivendicazioni, tra un vinello caldo e un fuoco da campo. Il tutto in una attesa quasi messianica che una parte dell’opinione pubblica – dei mass media e della politica – dipinge con la stessa ansia che il Senato romano dovette provare all’epoca della discesa in Italia di Annibale. Conto alla rovescia per l’invasione del Grande Raccordo Anulare e forse delle strade del centro cittadino. Ma nonostante tutto, i romani rimangono saldi nella loro consumata letargia, rafforzata da un antico fatalismo e da coronarie ormai irrobustite dall’abitudine al caos urbano e soprattutto da una lunghissima sedimentazione quasi geologica di cortei, manifestazioni e disagi.

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QOSHE - Trattori? No problem, qui a Roma si marcia da sempre - Andrea Venanzoni
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Trattori? No problem, qui a Roma si marcia da sempre

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11.02.2024

Quella degli agricoltori è l’ultima protesta di categoria. Dai vigili ai cacciatori fino a tassisti e pensionati. Un bestiario

Accampati alle porte settentrionali di Roma, i trattori degli agricoltori vanno ingrossando le fila. I manifestanti fanno in metafora rombare i........

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