Molte cose possono succedere in dieci mesi. Possono essere concepiti e portati al mondo bambini, si possono accumulare e perdere fortune e possono scoppiare guerre o si può fare la pace. Una cosa però è certa: fra dieci mesi gli americani decideranno chi governerà gli Stati Uniti. E il confine che separa il Texas dal Messico sarà al centro delle elezioni: e probabilmente di un’ondata di disinformazione.

Poche cose suscitano paura tra chi è parte del “sogno americano” come la potenziale invasione da parte di eserciti di spietati terroristi, agenti comunisti, criminali e stupratori decisi a distruggere il sogno. Tutti, naturalmente, provenienti dal Messico. Per questo, e perché convincere gli elettori che Joe Biden è un male per l’America se invece – come pare – gli indicatori economici diranno il contrario, il (presunto) candidato Trump già scommette così tanto sul confine e sulla paura che esso genera.

A dirla tutta, non ci vuole molto a convincere gli irriducibili sostenitori dell’idea del MAGA (Make America Great Again, lo slogan di Trump) del grave pericolo generato da quel confine gestito da Joe Biden e del suo governo. Esponenti dell’estrema destra sostengono da tempo (in rete e in televisione) che agenti di terrorismo, criminalità e caos attraversano illegalmente un confine che, ai loro occhi, è libero e aperto. Se il messaggio viene ripetuto con tanta convinzione e tanto spesso, è per convincere gli elettori indecisi e i sostenitori moderati del Partito repubblicano.

Da qualche tempo al coro si è unito il presidente della Camera Mike Johnson, la terza carica del potere Usa: in un discorso di fronte ai membri della Camera ha sostenuto che il 60-70 per cento di coloro che arrivano al confine sono “uomini single in età militare” provenienti almeno in parte da quelli che ha definito “Paesi avversari e regimi terroristici”.

Non ci vuole molto per capire che questa non è una menzogna: la verità è che la media di “adulti single” che attraversano il confine è del 64% circa, ma la categoria di “adulti single” è usata per descrivere uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 75 anni. E che a 75 anni difficilmente chiunque può essere considerato parte di un esercito di “in età militare”. La possibilità poi che queste persone possano provenire da Paesi ostili all’America o addirittura “da regimi terroristici” è una mera speculazione, senza alcun prova.

Il risultato di questa narrazione è diffondere l’idea che gli Stati Uniti siano a rischio perché squadre di terroristi motivati, in età militare e preparati possono entrare indisturbati e attaccare gli americani quando vogliono.

Un’analisi cinica potrebbe concludere che l’avvertimento è pensato affinchè – qualora ci sia un attacco terroristico in America da qui alle elezioni – la colpa possa essere fatta ricadere sull’amministrazione Biden. E, a voler essere ancora più cinici, si potrebbe pensare anche che i sostenitori più estremi di Trump questo lo sanno benissimo e che potrebbero sfruttarlo. Ipotesi? Forse. Ma di certo diffondere un certo tipo di narrazioni false in un clima teso come quello che si respira oggi in America non fa bene a nessuno.

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Molte cose possono succedere in dieci mesi. Possono essere concepiti e portati al mondo bambini, si possono accumulare e perdere fortune e possono scoppiare guerre o si può fare la pace. Una cosa però è certa: fra dieci mesi gli americani decideranno chi governerà gli Stati Uniti. E il confine che separa il Texas dal Messico sarà al centro delle elezioni: e probabilmente di un’ondata di disinformazione.

Poche cose suscitano paura tra chi è parte del “sogno americano” come la potenziale invasione da parte di eserciti di spietati terroristi, agenti comunisti, criminali e stupratori decisi a distruggere il sogno. Tutti, naturalmente, provenienti dal Messico. Per questo, e perché convincere gli elettori che Joe Biden è un male per l’America se invece – come pare – gli indicatori economici diranno il contrario, il (presunto) candidato Trump già scommette così tanto sul confine e sulla paura che esso genera.

A dirla tutta, non ci vuole molto a convincere gli irriducibili sostenitori dell’idea del MAGA (Make America Great Again, lo slogan di Trump) del grave pericolo generato da quel confine gestito da Joe Biden e del suo governo. Esponenti dell’estrema destra sostengono da tempo (in rete e in televisione) che agenti di terrorismo, criminalità e caos attraversano illegalmente un confine che, ai loro occhi, è libero e aperto. Se il messaggio viene ripetuto con tanta convinzione e tanto spesso, è per convincere gli elettori indecisi e i sostenitori moderati del Partito repubblicano.

Da qualche tempo al coro si è unito il presidente della Camera Mike Johnson, la terza carica del potere Usa: in un discorso di fronte ai membri della Camera ha sostenuto che il 60-70 per cento di coloro che arrivano al confine sono “uomini single in età militare” provenienti almeno in parte da quelli che ha definito “Paesi avversari e regimi terroristici”.

Non ci vuole molto per capire che questa non è una menzogna: la verità è che la media di “adulti single” che attraversano il confine è del 64% circa, ma la categoria di “adulti single” è usata per descrivere uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 75 anni. E che a 75 anni difficilmente chiunque può essere considerato parte di un esercito di “in età militare”. La possibilità poi che queste persone possano provenire da Paesi ostili all’America o addirittura “da regimi terroristici” è una mera speculazione, senza alcun prova.

Il risultato di questa narrazione è diffondere l’idea che gli Stati Uniti siano a rischio perché squadre di terroristi motivati, in età militare e preparati possono entrare indisturbati e attaccare gli americani quando vogliono.

Un’analisi cinica potrebbe concludere che l’avvertimento è pensato affinchè – qualora ci sia un attacco terroristico in America da qui alle elezioni – la colpa possa essere fatta ricadere sull’amministrazione Biden. E, a voler essere ancora più cinici, si potrebbe pensare anche che i sostenitori più estremi di Trump questo lo sanno benissimo e che potrebbero sfruttarlo. Ipotesi? Forse. Ma di certo diffondere un certo tipo di narrazioni false in un clima teso come quello che si respira oggi in America non fa bene a nessuno.

QOSHE - Dal Messico arrivano squadre di terroristi pronti a colpire gli Usa. L'ultima tossica narrazione trumpiana - John Fiegener
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Dal Messico arrivano squadre di terroristi pronti a colpire gli Usa. L'ultima tossica narrazione trumpiana

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03.02.2024

Molte cose possono succedere in dieci mesi. Possono essere concepiti e portati al mondo bambini, si possono accumulare e perdere fortune e possono scoppiare guerre o si può fare la pace. Una cosa però è certa: fra dieci mesi gli americani decideranno chi governerà gli Stati Uniti. E il confine che separa il Texas dal Messico sarà al centro delle elezioni: e probabilmente di un’ondata di disinformazione.

Poche cose suscitano paura tra chi è parte del “sogno americano” come la potenziale invasione da parte di eserciti di spietati terroristi, agenti comunisti, criminali e stupratori decisi a distruggere il sogno. Tutti, naturalmente, provenienti dal Messico. Per questo, e perché convincere gli elettori che Joe Biden è un male per l’America se invece – come pare – gli indicatori economici diranno il contrario, il (presunto) candidato Trump già scommette così tanto sul confine e sulla paura che esso genera.

A dirla tutta, non ci vuole molto a convincere gli irriducibili sostenitori dell’idea del MAGA (Make America Great Again, lo slogan di Trump) del grave pericolo generato da quel confine gestito da Joe Biden e del suo governo. Esponenti dell’estrema destra sostengono da tempo (in rete e in televisione) che agenti di terrorismo, criminalità e caos attraversano illegalmente un confine che, ai loro occhi, è libero e aperto. Se il messaggio viene ripetuto con tanta convinzione e tanto spesso, è per convincere gli elettori indecisi e i sostenitori moderati del Partito repubblicano.

Da qualche tempo al coro si è unito il presidente della Camera Mike Johnson, la terza carica del potere Usa: in un discorso........

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