Il 14 dicembre anche in Italia, come nel resto d’Europa, è stato possibile scaricare Threads, il nuovo social lanciato da Meta lo scorso luglio nel resto del mondo e che punta a sostituire X.

Partiamo dall’inizio: cos’è Threads?

Threads è, di fatto, l’estensione testuale di Instagram. Complice il malcontento che gli utenti di X hanno più volte espresso rispetto alla gestione della storia piattaforma per la condivisione di testi da parte di Elon Musk, Meta ha deciso di lanciare un’app in diretta concorrenza. Questa congiuntura, non solo ha causato un crollo del traffico del vecchio Twitter, ma ha consentito a Threads di diventare l’app più velocemente scaricata di sempre, scalzando dal primo posto ChatGPT.

Secondo i dati raccolti, infatti, due ore dopo il rilascio dell’applicazione avvenuto lo scorso 5 luglio, gli iscritti a Threads erano già 2 milioni, nelle 24h successive si sono raggiunti i 30milioni di utenti e il 10 luglio, 5 giorni dopo, si sono toccate le 100milioni di iscrizioni.

Anche gli utenti europei hanno risposto in modo positivo all’apertura delle iscrizioni, andando ad aggiungersi alla già grande community che, fino al 14 dicembre, contava 141 milioni di persone.

Stando a questi dati si potrebbe giungere alla facile conclusione che Threads di Zuckerberg è destinato a soppiantare X in tempi rapidi, in realtà altre analisi ci dicono che potrebbe non essere così.

Prima di entrare nel dettaglio del perché la possibilità che Threads cancelli definitivamente quella di Musk vediamo quali sono le effettive differenze tra i due social.

Come abbiamo notato la natura generale dei due strumenti è la stessa: condividere testi in maniera diretta. Dalle caratteristiche principali di Threads si possono già evincere le prime differenze con X:

• Messaggi di lunghezza massima di 500 caratteri, invece dei 280 di X

• Post video fino a cinque minuti, oltre a link e foto, al posto dei 2 minuti su X

• Post con note audio

• Funzioni di accessibilità.

• Accesso ai controlli di sicurezza esistenti per gli utenti di Instagram, come l’unfollowing, il blocco, la restrizione e la segnalazione dei profili.

• Un feed con i post degli account seguiti e nuovi contenuti consigliati.

Altre differenze sostanziali tra i due social invece sono le seguenti:

• Threads non dispone di una funzione di messaggio diretto (per ora)

• Gli utenti di Threads non possono modificare un post una volta pubblicato, su X invece è possibile per gli account a pagamento

• Threads non consente agli utenti di personalizzare il testo alternativo delle immagini.

• Threads non ha una sezione dedicata agli argomenti di tendenza.

• Threads non mostra annunci pubblicitari.

Da evidenziare le note vocali, che riportano molto alle caratteristiche di whatsapp e rendono davvero simpatico questo nuovo social!

A seguito dei primi feedback degli utenti sono state apportate alcune modifiche che, in realtà, avvicinano molto più l’applicazione alla versione originale di Twitter, come per esempio l’aggiunta di una pagina “I tuoi like” che mostra le pagine che sono piaciute a un utente oppure la scheda “following” che mostra i post degli account che gli utenti seguono in ordine cronologico.

Al momento quindi, nonostante i numeri record raggiunti alla data del rilascio, le differenze tra i due social non sembrano essere tali da permettere a Threads di farci dimenticare del tutto X, anzi. Ma come è possibile che un social partito così bene non raggiunga i risultati prefissati?

Innanzitutto va sottolineato come il numero degli utenti iniziali di Threads sia viziato dal numero degli utenti presenti su instagram e facebook, gli altri due social di proprietà di Meta. Soprattutto Instagram, infatti, facilità moltissimo l’iscrizione alla nuova piattaforma, rendendola di fatto molto più facile e automatica. Questo legame a doppio filo con il social di condivisione di immagini consente agli utenti di avere già una propria community di riferimento e rende, quindi, il proprio profilo threads pronto all’uso con un semplice click. Questa facilità di accesso potrebbe aver comportato ad un dato falsato rispetto al reale interesse degli utenti che non hanno fatto alcuno sforzo nello scegliere la nuova piattaforma.

In più, secondo i dati raccolti ad un mese dalla data di rilascio, il social di Meta non sarebbe riuscito a tenere vivo l’interesse degli utenti. Il 6 luglio 2023, il giorno dopo il lancio, gli utenti giornalieri attivi registrati sono stati 41,79 milioni, dato salito a 49,3 milioni il 7 luglio. Appena una settimana dopo, tuttavia, gli utenti attivi giornalieri sono scesi al 23,6 milioni con un calo del 52%. Secondo i dati di agosto, ad un mese dal rilascio, il numero di utenti attivi giornalieri è sceso a 10,3 milioni raggiungendo così un -79% rispetto al picco.

Stesso triste destino anche per i dati relativi al tempo di utilizzo: il 7 luglio gli user di Thread passavano sulla piattaforma una media di 21 minuti al giorno, ad oggi invece il tempo medio giornaliero trascorso sull’app è solo di 3 minuti che, confrontati con i 31 minuti medi al giorno dei 200 milioni di utenti attivi di X, risultano decisamente troppo pochi.

Questi dati ci restituiscono alcune considerazioni: la prima è che il rischio meteora è sempre dietro l’angolo. Altre applicazioni hanno avuto picchi di attenzione in breve tempo per poi spegnersi inesorabilmente si pensi a Clubhouse o a BeReal per esempio.

Questo non vuol dire che Threads sia destinato anch’esso all’oblio, non fosse altro perché come dicevamo prima può contare su una base di utenti fidelizzata da altri due social, ma che al momento non è ancora pronto per poter anche solo pensare di sostituire X. È necessario che il prodotto di Meta mantenga impegnati i propri utenti e per farlo dovrà necessariamente provare ad inserire delle novità siano esse di forma o di contenuto che consentano a Threads di staccarsi dall’immagine di clone di X ma lo rendano un social a sé che può rappresentare un valore aggiunto per gli utenti e non una semplice sfida tra due multimilionari.

Restate connessi, ne vedremo delle belle!

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Il 14 dicembre anche in Italia, come nel resto d’Europa, è stato possibile scaricare Threads, il nuovo social lanciato da Meta lo scorso luglio nel resto del mondo e che punta a sostituire X.

Partiamo dall’inizio: cos’è Threads?

Threads è, di fatto, l’estensione testuale di Instagram. Complice il malcontento che gli utenti di X hanno più volte espresso rispetto alla gestione della storia piattaforma per la condivisione di testi da parte di Elon Musk, Meta ha deciso di lanciare un’app in diretta concorrenza. Questa congiuntura, non solo ha causato un crollo del traffico del vecchio Twitter, ma ha consentito a Threads di diventare l’app più velocemente scaricata di sempre, scalzando dal primo posto ChatGPT.

Secondo i dati raccolti, infatti, due ore dopo il rilascio dell’applicazione avvenuto lo scorso 5 luglio, gli iscritti a Threads erano già 2 milioni, nelle 24h successive si sono raggiunti i 30milioni di utenti e il 10 luglio, 5 giorni dopo, si sono toccate le 100milioni di iscrizioni.

Anche gli utenti europei hanno risposto in modo positivo all’apertura delle iscrizioni, andando ad aggiungersi alla già grande community che, fino al 14 dicembre, contava 141 milioni di persone.

Stando a questi dati si potrebbe giungere alla facile conclusione che Threads di Zuckerberg è destinato a soppiantare X in tempi rapidi, in realtà altre analisi ci dicono che potrebbe non essere così.

Prima di entrare nel dettaglio del perché la possibilità che Threads cancelli definitivamente quella di Musk vediamo quali sono le effettive differenze tra i due social.

Come abbiamo notato la natura generale dei due strumenti è la stessa: condividere testi in maniera diretta. Dalle caratteristiche principali di Threads si possono già evincere le prime differenze con X:

Altre differenze sostanziali tra i due social invece sono le seguenti:

A seguito dei primi feedback degli utenti sono state apportate alcune modifiche che, in realtà, avvicinano molto più l’applicazione alla versione originale di Twitter, come per esempio l’aggiunta di una pagina “I tuoi like” che mostra le pagine che sono piaciute a un utente oppure la scheda “following” che mostra i post degli account che gli utenti seguono in ordine cronologico.

Al momento quindi, nonostante i numeri record raggiunti alla data del rilascio, le differenze tra i due social non sembrano essere tali da permettere a Threads di farci dimenticare del tutto X, anzi. Ma come è possibile che un social partito così bene non raggiunga i risultati prefissati?

Innanzitutto va sottolineato come il numero degli utenti iniziali di Threads sia viziato dal numero degli utenti presenti su instagram e facebook, gli altri due social di proprietà di Meta. Soprattutto Instagram, infatti, facilità moltissimo l’iscrizione alla nuova piattaforma, rendendola di fatto molto più facile e automatica. Questo legame a doppio filo con il social di condivisione di immagini consente agli utenti di avere già una propria community di riferimento e rende, quindi, il proprio profilo threads pronto all’uso con un semplice click. Questa facilità di accesso potrebbe aver comportato ad un dato falsato rispetto al reale interesse degli utenti che non hanno fatto alcuno sforzo nello scegliere la nuova piattaforma.

In più, secondo i dati raccolti ad un mese dalla data di rilascio, il social di Meta non sarebbe riuscito a tenere vivo l’interesse degli utenti. Il 6 luglio 2023, il giorno dopo il lancio, gli utenti giornalieri attivi registrati sono stati 41,79 milioni, dato salito a 49,3 milioni il 7 luglio. Appena una settimana dopo, tuttavia, gli utenti attivi giornalieri sono scesi al 23,6 milioni con un calo del 52%. Secondo i dati di agosto, ad un mese dal rilascio, il numero di utenti attivi giornalieri è sceso a 10,3 milioni raggiungendo così un -79% rispetto al picco.

Stesso triste destino anche per i dati relativi al tempo di utilizzo: il 7 luglio gli user di Thread passavano sulla piattaforma una media di 21 minuti al giorno, ad oggi invece il tempo medio giornaliero trascorso sull’app è solo di 3 minuti che, confrontati con i 31 minuti medi al giorno dei 200 milioni di utenti attivi di X, risultano decisamente troppo pochi.

Questi dati ci restituiscono alcune considerazioni: la prima è che il rischio meteora è sempre dietro l’angolo. Altre applicazioni hanno avuto picchi di attenzione in breve tempo per poi spegnersi inesorabilmente si pensi a Clubhouse o a BeReal per esempio.

Questo non vuol dire che Threads sia destinato anch’esso all’oblio, non fosse altro perché come dicevamo prima può contare su una base di utenti fidelizzata da altri due social, ma che al momento non è ancora pronto per poter anche solo pensare di sostituire X. È necessario che il prodotto di Meta mantenga impegnati i propri utenti e per farlo dovrà necessariamente provare ad inserire delle novità siano esse di forma o di contenuto che consentano a Threads di staccarsi dall’immagine di clone di X ma lo rendano un social a sé che può rappresentare un valore aggiunto per gli utenti e non una semplice sfida tra due multimilionari.

Restate connessi, ne vedremo delle belle!

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Uno, due, Threads… stella! Numeri, rischi e potenzialità del social che punta a sostituire X

17 0
15.12.2023

Il 14 dicembre anche in Italia, come nel resto d’Europa, è stato possibile scaricare Threads, il nuovo social lanciato da Meta lo scorso luglio nel resto del mondo e che punta a sostituire X.

Partiamo dall’inizio: cos’è Threads?

Threads è, di fatto, l’estensione testuale di Instagram. Complice il malcontento che gli utenti di X hanno più volte espresso rispetto alla gestione della storia piattaforma per la condivisione di testi da parte di Elon Musk, Meta ha deciso di lanciare un’app in diretta concorrenza. Questa congiuntura, non solo ha causato un crollo del traffico del vecchio Twitter, ma ha consentito a Threads di diventare l’app più velocemente scaricata di sempre, scalzando dal primo posto ChatGPT.

Secondo i dati raccolti, infatti, due ore dopo il rilascio dell’applicazione avvenuto lo scorso 5 luglio, gli iscritti a Threads erano già 2 milioni, nelle 24h successive si sono raggiunti i 30milioni di utenti e il 10 luglio, 5 giorni dopo, si sono toccate le 100milioni di iscrizioni.

Anche gli utenti europei hanno risposto in modo positivo all’apertura delle iscrizioni, andando ad aggiungersi alla già grande community che, fino al 14 dicembre, contava 141 milioni di persone.

Stando a questi dati si potrebbe giungere alla facile conclusione che Threads di Zuckerberg è destinato a soppiantare X in tempi rapidi, in realtà altre analisi ci dicono che potrebbe non essere così.

Prima di entrare nel dettaglio del perché la possibilità che Threads cancelli definitivamente quella di Musk vediamo quali sono le effettive differenze tra i due social.

Come abbiamo notato la natura generale dei due strumenti è la stessa: condividere testi in maniera diretta. Dalle caratteristiche principali di Threads si possono già evincere le prime differenze con X:

• Messaggi di lunghezza massima di 500 caratteri, invece dei 280 di X

• Post video fino a cinque minuti, oltre a link e foto, al posto dei 2 minuti su X

• Post con note audio

• Funzioni di accessibilità.

• Accesso ai controlli di sicurezza esistenti per gli utenti di Instagram, come l’unfollowing, il blocco, la restrizione e la segnalazione dei profili.

• Un feed con i post degli account seguiti e nuovi contenuti consigliati.

Altre differenze sostanziali tra i due social invece sono le seguenti:

• Threads non dispone di una funzione di messaggio diretto (per ora)

• Gli utenti di Threads non possono modificare un post una volta pubblicato, su X invece è possibile per gli account a pagamento

• Threads non consente agli utenti di personalizzare il testo alternativo delle immagini.

• Threads non ha una sezione dedicata agli argomenti di tendenza.

• Threads non mostra annunci pubblicitari.

Da evidenziare le note vocali, che riportano molto alle caratteristiche di whatsapp e rendono davvero........

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