Quando si parla di fertilità, la prevenzione e la conoscenza dell’argomento gioca un ruolo fondamentale. Sia per l’uomo che per la donna, esiste la possibilità di verificare il proprio livello di fertilità, tramite test di fertilità oppure tramite esami specifici che vengono effettuati a seguito di un consulto medico.

Innanzitutto, il primo test di fertilità femminile che deve essere effettuato è il calcolo della propria ovulazione. Per calcolare i giorni fertili durante il ciclo mestruale è bene sapere che la donna normalmente ovula 14 giorni prima del flusso. Quindi per le donne con ciclo mestruale regolare ogni 28 giorni, generalmente l’ovulazione avviene nel giorno 14 del ciclo. Per altre donne con un ciclo più lungo, per esempio ogni 35 giorni, l’ovulazione avverrà una settimana più tardi. In ogni caso, bisogna considerare che questo è un modello ideale di un ciclo mestruale, ma possono capitare cicli mestruali per cui l’ovulazione può avvenire prima o dopo il periodo atteso.

Esistono, poi, dei test – simili al test di gravidanza - da acquistare in farmacia che servono per misurare nell’urina un picco dell’ormone LH (ormone luteinizzante), utile appunto per prevedere il momento in cui potrebbe avvenire il rilascio dell’ovocita maturo e consente di stabilire il periodo del ciclo mestruale in cui è più probabile il concepimento.

Un ulteriore passo per valutare la fertilità femminile consiste in un esame del sangue eseguito al terzo giorno del ciclo e che consente di verificare il livello di concentrazione nel sangue delle sostanze prodotte a livello endocrino e, quindi, di valutare la presenza di eventuali squilibri ormonali. In particolare, attraverso questo esame, vengono misurati gli ormoni FSH (ormone follicolo-stimolante), l’AMH (ormone antimulleriano), la prolattina, l’estradiolo e l’LH. Altro esame rilevante al fine di valutare l’infertilità di una donna è l’isterosalpingografia, ovvero una radiografia che viene eseguita con mezzo di contrasto che permette di valutare la morfologia dell’utero e verificare se siano presenti eventuali malformazioni tubariche.

Come si fa, invece, un test di fertilità su un uomo? Molteplici possono essere le cause dell’infertilità maschile: infiammazioni, patologie, varicocele. Una visita andrologica può sicuramente aiutare a capire la propria situazione e a scegliere la terapia più adatta da seguire. Generalmente, durante una visita andrologica vengono previsti un’ecografia della regione genitale e uno spermiogramma. Grazie allo spermiogramma, è possibile conoscere molte informazioni relative ai propri spermatozoi, come il numero, la motilità e la durata degli stessi. Inoltre, questa analisi del liquido seminale permette di esaminare se ci siano malformazioni e quanti dei propri spermatozoi ne siano affetti. Un ulteriore esame che può essere effettuato è la spermiocultura, in cui viene valutata la presenza di possibili infezioni batteriche. A seguito di risultati anomali dello spermiogramma, vengono effettuati degli esami del sangue che permettono di valutare i dosaggi dell’FSH (l’ormone che nell’uomo è principalmente coinvolto nella produzione di liquido seminale), LH e il livello di testosterone.

In generale, possono essere diverse le cause dell’infertilità sia femminile che maschile. Molti fattori di rischio sono reversibili e possono essere superati modificando il comportamento e migliorando lo stile di vita, riducendo così l’impatto dannoso sul potenziale riproduttivo. È molto importante quindi riconoscere questi fattori di rischio, non solo per le coppie che sono alla ricerca di una gravidanza, ma anche in un’ottica di prevenzione rivolta alla popolazione più giovane.

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Quando si parla di fertilità, la prevenzione e la conoscenza dell’argomento gioca un ruolo fondamentale. Sia per l’uomo che per la donna, esiste la possibilità di verificare il proprio livello di fertilità, tramite test di fertilità oppure tramite esami specifici che vengono effettuati a seguito di un consulto medico.

Innanzitutto, il primo test di fertilità femminile che deve essere effettuato è il calcolo della propria ovulazione. Per calcolare i giorni fertili durante il ciclo mestruale è bene sapere che la donna normalmente ovula 14 giorni prima del flusso. Quindi per le donne con ciclo mestruale regolare ogni 28 giorni, generalmente l’ovulazione avviene nel giorno 14 del ciclo. Per altre donne con un ciclo più lungo, per esempio ogni 35 giorni, l’ovulazione avverrà una settimana più tardi. In ogni caso, bisogna considerare che questo è un modello ideale di un ciclo mestruale, ma possono capitare cicli mestruali per cui l’ovulazione può avvenire prima o dopo il periodo atteso.

Esistono, poi, dei test – simili al test di gravidanza - da acquistare in farmacia che servono per misurare nell’urina un picco dell’ormone LH (ormone luteinizzante), utile appunto per prevedere il momento in cui potrebbe avvenire il rilascio dell’ovocita maturo e consente di stabilire il periodo del ciclo mestruale in cui è più probabile il concepimento.

Un ulteriore passo per valutare la fertilità femminile consiste in un esame del sangue eseguito al terzo giorno del ciclo e che consente di verificare il livello di concentrazione nel sangue delle sostanze prodotte a livello endocrino e, quindi, di valutare la presenza di eventuali squilibri ormonali. In particolare, attraverso questo esame, vengono misurati gli ormoni FSH (ormone follicolo-stimolante), l’AMH (ormone antimulleriano), la prolattina, l’estradiolo e l’LH. Altro esame rilevante al fine di valutare l’infertilità di una donna è l’isterosalpingografia, ovvero una radiografia che viene eseguita con mezzo di contrasto che permette di valutare la morfologia dell’utero e verificare se siano presenti eventuali malformazioni tubariche.

Come si fa, invece, un test di fertilità su un uomo? Molteplici possono essere le cause dell’infertilità maschile: infiammazioni, patologie, varicocele. Una visita andrologica può sicuramente aiutare a capire la propria situazione e a scegliere la terapia più adatta da seguire. Generalmente, durante una visita andrologica vengono previsti un’ecografia della regione genitale e uno spermiogramma. Grazie allo spermiogramma, è possibile conoscere molte informazioni relative ai propri spermatozoi, come il numero, la motilità e la durata degli stessi. Inoltre, questa analisi del liquido seminale permette di esaminare se ci siano malformazioni e quanti dei propri spermatozoi ne siano affetti. Un ulteriore esame che può essere effettuato è la spermiocultura, in cui viene valutata la presenza di possibili infezioni batteriche. A seguito di risultati anomali dello spermiogramma, vengono effettuati degli esami del sangue che permettono di valutare i dosaggi dell’FSH (l’ormone che nell’uomo è principalmente coinvolto nella produzione di liquido seminale), LH e il livello di testosterone.

In generale, possono essere diverse le cause dell’infertilità sia femminile che maschile. Molti fattori di rischio sono reversibili e possono essere superati modificando il comportamento e migliorando lo stile di vita, riducendo così l’impatto dannoso sul potenziale riproduttivo. È molto importante quindi riconoscere questi fattori di rischio, non solo per le coppie che sono alla ricerca di una gravidanza, ma anche in un’ottica di prevenzione rivolta alla popolazione più giovane.

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Test di fertilità per uomo e donna, da quelli domestici agli esami specifici

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24.01.2024

Quando si parla di fertilità, la prevenzione e la conoscenza dell’argomento gioca un ruolo fondamentale. Sia per l’uomo che per la donna, esiste la possibilità di verificare il proprio livello di fertilità, tramite test di fertilità oppure tramite esami specifici che vengono effettuati a seguito di un consulto medico.

Innanzitutto, il primo test di fertilità femminile che deve essere effettuato è il calcolo della propria ovulazione. Per calcolare i giorni fertili durante il ciclo mestruale è bene sapere che la donna normalmente ovula 14 giorni prima del flusso. Quindi per le donne con ciclo mestruale regolare ogni 28 giorni, generalmente l’ovulazione avviene nel giorno 14 del ciclo. Per altre donne con un ciclo più lungo, per esempio ogni 35 giorni, l’ovulazione avverrà una settimana più tardi. In ogni caso, bisogna considerare che questo è un modello ideale di un ciclo mestruale, ma possono capitare cicli mestruali per cui l’ovulazione può avvenire prima o dopo il periodo atteso.

Esistono, poi, dei test – simili al test di gravidanza - da acquistare in farmacia che servono per misurare nell’urina un picco dell’ormone LH (ormone luteinizzante), utile appunto per prevedere il momento in cui potrebbe avvenire il rilascio dell’ovocita maturo e consente di stabilire il periodo del ciclo mestruale in cui è più probabile il concepimento.

Un ulteriore passo per valutare la fertilità femminile consiste in un esame del sangue eseguito al terzo giorno del ciclo e che consente di verificare il livello di concentrazione nel sangue delle sostanze prodotte a livello endocrino e, quindi, di valutare la presenza di eventuali squilibri ormonali. In particolare, attraverso questo esame, vengono misurati gli ormoni FSH (ormone follicolo-stimolante), l’AMH (ormone antimulleriano), la prolattina, l’estradiolo e l’LH. Altro esame rilevante al fine di valutare........

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