Oggi in tutto il mondo ricorre la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, una data in cui ogni anno dovremmo celebrare i progressi fatti per la piena attuazione e realizzazione dei diritti dei bambini ovunque nel mondo. Eppure, oggi i diritti dei bambini non sono mai stati così a rischio.

Da quando 34 anni fa, nel 1989, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC) – il trattato sui diritti umani più ratificato della storia – è stata approvata, molto è stato fatto, ma non abbastanza. Si stima che 1 bambino su 5 – o 400 milioni – viva o sia fuggito da zone di conflitto. Tra il 2005 e il 2022, le Nazioni Unite hanno verificato più di 315.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini in aree in conflitto. Questi sono solo i casi verificati, per cui il numero reale delle violazioni è sicuramente molto più elevato.

Come Unicef Italia abbiamo dedicato idealmente la giornata al diritto alla Pace, perché i bambini non danno inizio a conflitti o guerre e non possono fermarli. Per questo abbiamo realizzato il brief Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate per ricordare i tanti bambini che nel mondo vivono contesti di guerra ed emergenza. Il focus è su 6 paesi colpiti da conflitti o gravi violenze: come Palestina e Ucraina, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e altre emergenze “dimenticate”, come Siria, Yemen, Sudan e Haiti.

I diritti dei bambini però non vengono violati soltanto in zone di guerra o conflitto. Ci sono altre crisi che minacciano il loro presente e il futuro, come la crisi climatica. A livello globale, più di 1 miliardo di bambini attualmente vive in paesi a rischio “estremamente alto” per le conseguenze del cambiamento climatico. In altre parole, metà dei bambini del mondo potrebbe subire danni irreparabili a causa del riscaldamento del pianeta: potrebbero perdere le proprie case o scuole a causa di fenomeni metereologici estremi, soffrire di malnutrizione acuta grave a causa della siccità o delle inondazioni, perdere la vita a causa di ondate di calore o polmonite dovute all’inquinamento atmosferico.

Come Unicef chiediamo a tutti di agire adesso e sostenere e difendere in modo ancora più forte e determinato la realizzazione e la protezione dei diritti dell'infanzia. È necessario allineare i quadri giuridici nazionali alla Convenzione e ad altri standard internazionali e metterli in pratica; riaffermare lo status dei bambini come titolari di diritti distinti e indipendenti; garantire che coloro che violano i diritti dei bambini siano chiamati a rispondere dei loro atti, ovunque questi si verifichino.

Per ricordare l’importanza dei diritti dei bambini, come abbiamo realizzato e promosso, nel nostro Paese, diverse attività con comuni, aziende sostenitrici dei programmi dell’Uncef, nelle scuole, presso i nostri Comitati locali. Come “Go Blue”, iniziativa promossa insieme con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani - ANCI a cui hanno aderito oltre 230 comuni che illumineranno di blu un monumento o un edificio della città per ricordare con un gesto simbolico che per ogni bambino, bambina e adolescente ogni diritto deve essere garantito e attuato. Abbiamo proposto a 900 scuole coinvolte nel programma Unicef Scuola Amica dei bambini e a tutti gli Ambiti territoriali, grazie alla collaborazione del Ministero del Merito e dell’Istruzione, una serie di strumenti per realizzare, nelle classi, momenti di approfondimento dedicati ai diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti. Diverse aziende sostenitrici dell’Unicef promuoveranno messaggi sull’importanza dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Inoltre, nel corso della settimana, in tutta Italia, nostri rappresentanti e volontari dei comitati locali saranno coinvolti in numerose iniziative dedicate all’anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia. È possibile leggere le iniziative a livello locale qui.

I conflitti e le crisi in una parte del mondo possono avere un impatto sulla vita dei bambini a migliaia di chilometri di distanza. I bambini hanno bisogno che tutti noi mettiamo la loro sicurezza in primo piano e che immaginiamo un futuro in cui siano in salute, vivano in sicurezza e istruiti. Nessun bambino merita di meno.

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Oggi in tutto il mondo ricorre la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, una data in cui ogni anno dovremmo celebrare i progressi fatti per la piena attuazione e realizzazione dei diritti dei bambini ovunque nel mondo. Eppure, oggi i diritti dei bambini non sono mai stati così a rischio.

Da quando 34 anni fa, nel 1989, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC) – il trattato sui diritti umani più ratificato della storia – è stata approvata, molto è stato fatto, ma non abbastanza. Si stima che 1 bambino su 5 – o 400 milioni – viva o sia fuggito da zone di conflitto. Tra il 2005 e il 2022, le Nazioni Unite hanno verificato più di 315.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini in aree in conflitto. Questi sono solo i casi verificati, per cui il numero reale delle violazioni è sicuramente molto più elevato.

Come Unicef Italia abbiamo dedicato idealmente la giornata al diritto alla Pace, perché i bambini non danno inizio a conflitti o guerre e non possono fermarli. Per questo abbiamo realizzato il brief Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate per ricordare i tanti bambini che nel mondo vivono contesti di guerra ed emergenza. Il focus è su 6 paesi colpiti da conflitti o gravi violenze: come Palestina e Ucraina, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e altre emergenze “dimenticate”, come Siria, Yemen, Sudan e Haiti.

I diritti dei bambini però non vengono violati soltanto in zone di guerra o conflitto. Ci sono altre crisi che minacciano il loro presente e il futuro, come la crisi climatica. A livello globale, più di 1 miliardo di bambini attualmente vive in paesi a rischio “estremamente alto” per le conseguenze del cambiamento climatico. In altre parole, metà dei bambini del mondo potrebbe subire danni irreparabili a causa del riscaldamento del pianeta: potrebbero perdere le proprie case o scuole a causa di fenomeni metereologici estremi, soffrire di malnutrizione acuta grave a causa della siccità o delle inondazioni, perdere la vita a causa di ondate di calore o polmonite dovute all’inquinamento atmosferico.

Come Unicef chiediamo a tutti di agire adesso e sostenere e difendere in modo ancora più forte e determinato la realizzazione e la protezione dei diritti dell'infanzia. È necessario allineare i quadri giuridici nazionali alla Convenzione e ad altri standard internazionali e metterli in pratica; riaffermare lo status dei bambini come titolari di diritti distinti e indipendenti; garantire che coloro che violano i diritti dei bambini siano chiamati a rispondere dei loro atti, ovunque questi si verifichino.

Per ricordare l’importanza dei diritti dei bambini, come abbiamo realizzato e promosso, nel nostro Paese, diverse attività con comuni, aziende sostenitrici dei programmi dell’Uncef, nelle scuole, presso i nostri Comitati locali. Come “Go Blue”, iniziativa promossa insieme con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani - ANCI a cui hanno aderito oltre 230 comuni che illumineranno di blu un monumento o un edificio della città per ricordare con un gesto simbolico che per ogni bambino, bambina e adolescente ogni diritto deve essere garantito e attuato. Abbiamo proposto a 900 scuole coinvolte nel programma Unicef Scuola Amica dei bambini e a tutti gli Ambiti territoriali, grazie alla collaborazione del Ministero del Merito e dell’Istruzione, una serie di strumenti per realizzare, nelle classi, momenti di approfondimento dedicati ai diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti. Diverse aziende sostenitrici dell’Unicef promuoveranno messaggi sull’importanza dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Inoltre, nel corso della settimana, in tutta Italia, nostri rappresentanti e volontari dei comitati locali saranno coinvolti in numerose iniziative dedicate all’anniversario della Convenzione sui diritti dell’infanzia. È possibile leggere le iniziative a livello locale qui.

I conflitti e le crisi in una parte del mondo possono avere un impatto sulla vita dei bambini a migliaia di chilometri di distanza. I bambini hanno bisogno che tutti noi mettiamo la loro sicurezza in primo piano e che immaginiamo un futuro in cui siano in salute, vivano in sicurezza e istruiti. Nessun bambino merita di meno.

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Giornata Mondiale dell’Infanzia. I diritti dei bambini mai così a rischio

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20.11.2023

Oggi in tutto il mondo ricorre la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, una data in cui ogni anno dovremmo celebrare i progressi fatti per la piena attuazione e realizzazione dei diritti dei bambini ovunque nel mondo. Eppure, oggi i diritti dei bambini non sono mai stati così a rischio.

Da quando 34 anni fa, nel 1989, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC) – il trattato sui diritti umani più ratificato della storia – è stata approvata, molto è stato fatto, ma non abbastanza. Si stima che 1 bambino su 5 – o 400 milioni – viva o sia fuggito da zone di conflitto. Tra il 2005 e il 2022, le Nazioni Unite hanno verificato più di 315.000 gravi violazioni dei diritti dei bambini in aree in conflitto. Questi sono solo i casi verificati, per cui il numero reale delle violazioni è sicuramente molto più elevato.

Come Unicef Italia abbiamo dedicato idealmente la giornata al diritto alla Pace, perché i bambini non danno inizio a conflitti o guerre e non possono fermarli. Per questo abbiamo realizzato il brief Bambini tra guerre ed emergenze dimenticate per ricordare i tanti bambini che nel mondo vivono contesti di guerra ed emergenza. Il focus è su 6 paesi colpiti da conflitti o gravi violenze: come Palestina e Ucraina, al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e altre emergenze “dimenticate”, come Siria, Yemen, Sudan e Haiti.

I diritti dei bambini però non vengono violati soltanto in zone di guerra o conflitto. Ci sono altre crisi che minacciano il loro presente e il futuro, come la crisi climatica. A livello globale, più di 1 miliardo di bambini attualmente vive in paesi a rischio “estremamente alto” per le conseguenze del cambiamento climatico. In altre parole, metà dei bambini del mondo potrebbe subire danni irreparabili a causa del riscaldamento del pianeta: potrebbero perdere le proprie case o scuole a causa di fenomeni metereologici estremi, soffrire di malnutrizione acuta grave a causa della siccità o delle inondazioni, perdere la vita a causa di ondate di calore o polmonite dovute all’inquinamento atmosferico.

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