Intervento dell'ex ministro del Bilancio dopo l'intervista al giurista sul dl Calderoli

Nel tempo ho avuto l’onore di avere come consulente — nel mio primo incarico ministeriale — il professore Sabino Cassese e da allora si è stretto un reciproco rapporto di stima e di amicizia. Il professor Cassese è un grande personaggio anche se questo apprezzamento mi ricorda una vecchia frase di Giulio Andreotti che ricordava come i grandi uomini sono sempre grandi, anche quando fanno errori perché anche questi sono grandi. E con rispetto parlando questa volta il grande Cassese ne commette, in buona fede, uno enorme.

Cassese infatti insiste sul fatto che l’autonomia differenziata scatterà sempre quando saranno definiti i livelli essenziali di prestazione (Lep) con relativa dote finanziaria. Ma come mai in 40 anni questi Lep non sono stati ne definiti e men che meno finanziati. Anzi è accaduto il contrario con tagli brutali di risorse nei settori della sanità , dell’istruzione, nella formazione e nello sviluppo economico. Un solo esempio. Tra il 31/12/1992 e il 31/12/2019 (dati della Svimez) il Mezzogiorno ha perduto 500 mila posti di lavoro. Chi erano al governo, i lanzichenecchi? No, per 19 anni furono al governo le varie sinistre e per 9 anni il centro destra. Cioè tutti, nessuno escluso.
Cosa mai sarebbe avvenuto perché Cassese pone tanta fiducia in una classe dirigente che in 30 anni ha fermato l’ economia con una crescita media dello 0,8% annuo, ha ridotto, unico caso in Europa, il potere di acquisto di salari e redditi; ha creato gravi disuguaglianze reddituali e sociali e tanto per ricordare a Cassese una cosa che gli è cara, la crisi della ricerca scientifica.
In 30 anni l’Italia ha avuto un solo premio Nobel, Parisi, mentre nei 40 anni precedenti ne avemmo ben 7 in campi diversi.
Ci fermiamo qui per non infierire verso un maestro che ha il dono della buona fede e dell’ottimismo mentre noi che abbiamo trascorso la vita in trincea sappiamo che quel pasticcio approvato dal Senato, scritto in un pessimo italiano, altro non è che un modesto manifesto di chi dopo 30 anni di fallimenti pensa di mettersi un vestito a festa impegnandosi sulla parola a fare quel che in 30 anni non solo non ha fatto ma ha operato addirittura in senso contrario.
Ci fosse una clausola di dissolvenza dell’intero disegno di legge in carenza di mancata definizione dei Lep già sarebbe una cosa ma il legislatore si guarda bene dal farlo perché sa benissimo che quel pessimo testo serve solo a propaganda e a dare una mano al Nord dove si concentra la ricchezza mentre il misero Mezzogiorno è costretto a pagare quote del debito pubblico figlio legittimo degli amici del Nord. Se il Molise ha una spesa maggiore procapite del Veneto è solo perché ha eccellenze sanitarie che attraggono flussi di ammalati da tutto il Mezzogiorno e non certo per spreco.
Domanda semplice e finale: ma perché non fare subito politiche finanziarie e ordinamentali per definire i Lep e finanziarle e poi attivare quella norma costituzionale approvata dalla sinistra con tre voti e di scarto nel lontano 2001? Sarebbe troppo facile ma anche molto credibile e l’attuale sistema politico tutto è tranne che credibile.

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26 gennaio 2024

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Sull'Autonomia il mio amico Sabino Cassese ha commesso un errore

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26.01.2024

Intervento dell'ex ministro del Bilancio dopo l'intervista al giurista sul dl Calderoli

Nel tempo ho avuto l’onore di avere come consulente — nel mio primo incarico ministeriale — il professore Sabino Cassese e da allora si è stretto un reciproco rapporto di stima e di amicizia. Il professor Cassese è un grande personaggio anche se questo apprezzamento mi ricorda una vecchia frase di Giulio Andreotti che ricordava come i grandi uomini sono sempre grandi, anche quando fanno errori perché anche questi sono grandi. E con rispetto parlando questa volta il grande Cassese ne commette, in buona fede, uno enorme.

Cassese infatti insiste sul fatto che l’autonomia differenziata scatterà sempre quando saranno definiti i livelli essenziali di prestazione (Lep) con relativa dote finanziaria. Ma come mai in 40 anni questi Lep non sono stati ne definiti e men che meno finanziati. Anzi........

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