Personalmente non sono d’accordo con tutti gli accorati rammarichi sulla mancata vittoria di Roma per Expo 2030. Il risultato del Bureau International des Expositions, BIE, è stato impietoso infatti non c’è stata partita con Riad che ha stravinto per 119 a 17 su Roma che, oltretutto, è stata battuta anche da Bausan della Corea del Sud che ha ottenuto 29 voti. Le lacrime agli intervistati politici come Roberto Gualtieri, attuale Sindaco di Roma, e colei che lo aveva preceduto l’indimenticabile Virginia Raggi, attualmente ben allocata alla Presidenza della Commissione comunale per Expo 2030 non sono bastate. Strano che nessuno abbia notato e riportato la presenza anomala dell’ex sindaco Raggi che si oppose nel 2016 alla proposta di puntare su Roma per le Olimpiadi del 2024 le sue parole furono:

Diciamo ‘no’ alle Olimpiadi del mattone. Questa è la nostra posizione“. Più che un ‘no’ alle Olimpiadi di Roma 2024, quello annunciato allora dalla Raggi suonò come uno stop alla politica dei “grandi eventi” per la capitale. Ed oggi ha cambiato idea? Non ci sono più i pericoli di infiltrazioni da lei denunciati pochi anni fa? Per quanto concerne, invece, l’attuale sindaco Roberto Gualtieri una domanda sorge spontanea: “Come è possibile progettare, coordinare e gestire lavori ed eventi di caratura straordinaria quando la sua amministrazione non sa garantire nemmeno l’ordinario?

Mi spiego meglio Roma è decaduta da tempo ma si fa finta di non accorgersene e proprio perché la si ama l’analisi deve essere impietosa: mancanza di auto gialle aspettando, quando va bene, un’ora in coda per attendere un introvabile taxi sotto il sol leone d’estate o la pioggia d’inverno. Per non parlare dei rifiuti sparsi ovunque e quasi mai raccolti sui quali si avventano mandrie di cinghiali che hanno preso il possesso di interi quartieri. Il tutto frutto di una follia ideologica contestataria che dal referendum contro l’energia nucleare impone la sua guerra contro il progresso. Senza dimenticare l’invasione dei topi di grossa stazza ed i loro concorrenti aerei: i gabbiani che, ormai, vivono nella Capitale e non conoscono più il mare loro habitat naturale. Alla Stazione Termini, a Piazza del Popolo e poi agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino si vedono code chilometriche di turisti e viaggiatori ed il buon sindaco Gualtieri e il suo predecessore Raggi si guardano bene dal liberalizzare con Uber e, allo stesso tempo, aumentare le licenze dei taxi. Per non parlare delle aziende municipalizzate come, ad esempio, l’AMA in cui c’è da anni un tasso di assenteismo pari a circa al 18% e che nessuno affronta oppure allo scarso rendimento dei beni pubblici. Valga per tutti l’esempio del Colosseo, forse il monumento più bello al mondo, che ha incassato appena 53 milioni di euro l’anno scorso mentre il Museo di scienze naturali a New York ne incamera quasi 240.

Passando alle strade la manutenzione non esiste e sono ormai impraticabili e piene di buche ovunque quasi disastrate. Poi c’è la follia delle vie di comunicazione che riguardano le vie consolari: Flaminia, Cassia, Aurelia, Portuense, Ardeatina, Appia, Prenestina, Tiburtina, Nomentana, Pontina e Salaria. Ogni mattina circa 600.000 veicoli le attraversano per andare a lavorare a Roma e le stesse fanno ritorno nel pomeriggio sera in quanto non esiste un vero e proprio trasporto pubblico attivo e funzionante. La cosa comica se non fosse tragica riguarda il flusso che dal GRA (Grande Raccordo Anulare) poi si cala su tutte le consolari prima elencate per cui si passa dalle 5 corsie per ogni senso di marcia (3 2 complanari) all’immissione sulle consolari che ne hanno appena 2, per cui ogni santa mattina ed ogni sera gli ingorghi in entrata ed in uscita dal GRA sono spaventosi. Nel frattempo in pieno centro negozietti di souvenir, finti centurioni e spacciatori della pasta cacio e pepe aggrediscono quasi letteralmente le mandrie di turisti che scorrazzano per il centro storico. Per carità di patria si evitano di elencare i decenni per la costruzione e la manutenzione delle metropolitane dove il tempo come unità di misura è ormai scomparso. Senza dimenticare la polizia locale che farebbe parte al primo posto di “Chi l’ha visto?”.

Nello stupidario acclarato e consolidato ogni 5 anni quando ci sono le elezioni per il Campidoglio le campagne elettorali mica si svolgono proponendo soluzioni a qualcuno di questi problemi appena elencati. Assolutamente NO! Si accapigliano accusandosi, nella migliore delle ipotesi, di essere fascisti o comunisti. Il problema primario, però, è che masse di elettori li seguono su questi scambi di accuse che ormai da 30 anni, con l’insediamento della sedicente seconda repubblica, prolifica. Il risultato finale è che gli elettori si accontentano di avere eletto un presunto comunista o fascista.

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Roma non meritava l’expo

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05.12.2023

Personalmente non sono d’accordo con tutti gli accorati rammarichi sulla mancata vittoria di Roma per Expo 2030. Il risultato del Bureau International des Expositions, BIE, è stato impietoso infatti non c’è stata partita con Riad che ha stravinto per 119 a 17 su Roma che, oltretutto, è stata battuta anche da Bausan della Corea del Sud che ha ottenuto 29 voti. Le lacrime agli intervistati politici come Roberto Gualtieri, attuale Sindaco di Roma, e colei che lo aveva preceduto l’indimenticabile Virginia Raggi, attualmente ben allocata alla Presidenza della Commissione comunale per Expo 2030 non sono bastate. Strano che nessuno abbia notato e riportato la presenza anomala dell’ex sindaco Raggi che si oppose nel 2016 alla proposta di puntare su Roma per le Olimpiadi del 2024 le sue parole furono:

Diciamo ‘no’ alle Olimpiadi del mattone. Questa è la nostra posizione“. Più che un ‘no’ alle Olimpiadi di Roma 2024, quello annunciato allora dalla Raggi suonò come uno stop alla politica dei “grandi eventi” per la capitale. Ed oggi ha cambiato idea? Non ci sono più i pericoli di infiltrazioni da lei denunciati pochi anni fa? Per quanto concerne, invece, l’attuale sindaco Roberto........

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