Quando la Storia finisce nelle mani dei “narratori” la sostituiscono ai documenti e ai fatti. La narrazione, ormai dilagata ovunque, è una forma ancestrale e potentissima di comunicazione che tocca le corde della pancia degli individui per cui, raccontare narrazioni, è il modo ed il mezzo principale per manipolare e, soprattutto, convertire gli altri. La Storia, invece, deriva dal greco “ἱστορία (historía)” che significa “ricerca e indagine” ed è la disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l’uso di fonti, di documenti, testimonianze e racconti che trasmettono il sapere del passato che consente di comprendere il presente e cercare di costruire il futuro.

Questo articolo vuole essere una precisazione storica al lettore che, nella messe di presunte informazioni divulgate, finisce per perdersi totalmente. Nell’articolo “Napoleone continua a vincere le guerre dell’informazione” è ripresa la tesi di Llewellyn King, che si descrive semplicemente come un giornalista, editorialista, conduttore televisivo, internazionalista, esperto di energia, appassionato di scienza e tecnologia, conferenziere e oratore pubblico oltre a sostenere la battaglia della ME/CFS, l’encefalomielite mialgica, scrivendo numerosi articoli sulla malattia e ha fondato e co-conduce ME/CFS Alert su YouTube con Deborah Waroff e, forse, si occuperà anche della nazionale di calcio degli Stati Uniti. In sintesi un tuttologo.

Al dunque il citato fa un articolo critico sulla rappresentazione scenica del film di Ridley Scott su Napoleone. Se fosse stato semplicemente uno storico e non un tuttologo sapeva che andare a vedere i film storici di Scott significa calarsi nelle sue fantasie che sostituiscono i documenti ed i fatti alla realtà storica, per cui bastava non andarlo a vedere. Fin qui, passi, ma la sua tuttologia lo fa infilare nella “Storia contemporanea” quando scrive testualmente che “Gli storici eminenti diventano più famosi quando entrano in conflitto con altri storici eminenti. Una di queste faide, che divenne molto pubblica, fu tra gli storici britannici Hugh Trevor-Roper e AJP Taylor sulle origini della seconda guerra mondiale.” Ecco che qui emerge l’uomo spettacolo che tende a fare notizia e riduce ad una semplice “faida” quella che fu, in base ad una documentazione accertata, una verifica di tutta la fenomenologia storica tedesca e nazista del XX secolo. A tal proposito sono convinto che i nomi dei due storici risultano pressoché sconosciuti al grande pubblico. Fra loro non ci fu né faida e né lotta ma nelle loro opere rappresentarono fatti e documenti e non interpretazione di essi come, alla stessa stregua, fece in Italia il prof. Renzo De Felice che si limitò a riportare documenti sul fascismo e su Mussolini e per questo fu emarginato perché non si accontentava delle tesi dei “narratori” che molto semplicemente scaricavano tutto sulla follia individuale di Hitler e Mussolini.

Poche note per presentarli al pubblico Hugh Trevor-Roper e Alan J. P. Taylor furono docenti nelle migliori università britanniche. Il primo si trovò in contrasto con quegli storici sul fatto che Hitler andava considerato come il portatore di una sua precisa ideologia per mantenere la sua posizione di leadership continentale in Europa in funzione anticomunista, tant’è che cercò fino in fondo la pace separata con la Gran Bretagna. Il secondo, invece, rafforzò la tesi che economicamente aveva sostenuto John Maynard Keynes quando fu costretto ad abbandonare la Conferenza di Versailles che scaricava una mole tale di danni di guerra alla fine del primo conflitto mondiale che avrebbe creato le basi del “problema tedesco” come poi dimostrò il periodo della Repubblica di Weimar.

A tali considerazioni si ispirarono, oltre al citato De Felice, i professori Gabriele De Rosa e Francesco Malgeri alla fine degli anni ’60 all’Università di Salerno.

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Quando la Storia finisce nelle mani dei “narratori”

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11.12.2023

Quando la Storia finisce nelle mani dei “narratori” la sostituiscono ai documenti e ai fatti. La narrazione, ormai dilagata ovunque, è una forma ancestrale e potentissima di comunicazione che tocca le corde della pancia degli individui per cui, raccontare narrazioni, è il modo ed il mezzo principale per manipolare e, soprattutto, convertire gli altri. La Storia, invece, deriva dal greco “ἱστορία (historía)” che significa “ricerca e indagine” ed è la disciplina che si occupa dello studio del passato tramite l’uso di fonti, di documenti, testimonianze e racconti che trasmettono il sapere del passato che consente di comprendere il presente e cercare di costruire il futuro.

Questo articolo vuole essere una precisazione storica al lettore che, nella messe di presunte informazioni divulgate, finisce per perdersi totalmente. Nell’articolo “Napoleone continua a vincere le guerre dell’informazione” è ripresa la tesi di Llewellyn King, che si descrive semplicemente come un........

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